Comunque da zecca comunista (a cui stanno sul cazzo gli zingheri e i negri col machete) avrei preferito che la casa editrice avesse tenuto il suo stand. Tanto la gente che va al salone non è fascista ma radical chic, quindi sarebbe stato bello vederli col loro stand mezzo deserto. Un po' come quando si mettono con lo stand in città, vedi sti 45 enni rasati col loro banchetto e le bandierine e attorno a loro solo qualche vecchio nostalgico che sarà lì a parlargli dei treni in orario.
Fa anche sorridere quando parlate di metodi fascisti per farli tacere quando in maniera non violenta semplicemente alcuni si sono dissociati e hanno detto che non sarebbero andati. Quando la cosa ha cominciato a creare più danni economici del previsto (non per la casa editrice che ha fatturato a bestia), in maniera puramente capitalistica il salone ha trovato il modo per mandarli via con la scusa che ebbeh sono fascisti ora sì che ce ne rendiamo conto aiuto shdado facceli mandare via.