No. Da quel che ho capito, Windows Store installa di default le app nel disco in cui è installato Windows. Tutte le app, senza distinzioni.
Per permettergli di usare altri dischi come destinazione delle app devi autorizzare un secondo disco. A quel punto Windows Store crea una cartella sicura "WindowsApps" su quel disco coni i permessi dati solo a TrustedInstaller, che immagino sia Windows Store stesso.
Se per caso, però, hai ripristinato Windows, la cartella nell'altro drive continua ad esistere. Quando provi a spostare nuovamente la destinazione delle app di windows store, ti dà errore, perché la cartella già esiste. Ti dà dunque errore. Il bello è che a meno di riappriopiarsi della cartella ridandosi i permessi, non puoi cancellarla o rinominarla. C'è di più, se per caso hai installato una app sul drive di windows, che era anche sull'altro drive, per qualche strana magia, se quell'app crea un servizio, il servizio penserà che i file di quella cartella sono suoi, per cui li proteggerà finché è in esecuzione.
Alla fine, per risolvere, ho dovuto cambiare proprietario alla cartella, autorizzarlo a fare tutto, trovare i processi in comuni e forzare il loro termine, cancellare la cartella, svuoltare il cestino (che ha dato errore perché la cartella non poteva essere cancellata ma la cartella è sparita comunque quindi boh). Solo fatto questo ho potuto selezionare nuovamente il drive come destinazione delle app.
Ogni altro modo previsto da Windows, falliva a fare questo. Da qui il mio pensiero su come faccia la gente che non smanetta a sopravvivere a questo uber controllo del sistema operativo.