
Originariamente Scritto da
Bobo
A quanto vedo hanno usato una definizione un po a menga
Dovrebbe essere il discorso che faceva Burioni qualche giorno fa, parlando di un ipotetico vaccino.
Prima fai i test di non tossicità: lo dai a persone sane e devi essere sicuro che non abbiano effetti collaterali pesanti.
A quel punto devi verificare che funzioni come vaccino.
Ma eticamente parlando non puoi prendere un tizio, vaccinarlo e poi contagiarlo a forza come faresti coi topi (*)
Quindi lo somministri ad un gruppo di persone limitato e particolarmente a rischio, tipo appunto i medici di prima linea.
Prendi due gruppi di studio, uno senza vaccino ed uno con, ed a distanza di qualche tempo vedi se il numero di infetti nei due gruppi è comparabile oppure no.
Nel primo caso, il vaccino probabilmente non funziona.
Nel secondo (ho il 25% di infettati nel gruppo di controllo e solo il 3% in quello che ha usato il vaccino) allora possiamo essere ottimisti.
(*)
Una opzione di cui parlava, per velocizzare un passaggio che viceversa richiederebbe mesi, è quella di prendere un gruppo di volontari molto giovani (<25 anni) ed in cui quindi il rischio di conseguenze gravi da covid sia estremamente basso, sottoporli a vaccinazione e farli infettare.
Esporli volontariamente alla malattia.
E' la modalità che usa per i test sui vaccini dell'influenza, ma in questo caso essendo la malattia molto più pericolosa ovviamente la questione morale è più complessa.
Ma permetterebbe di ridurre di parecchio i tempi di quella seconda fare di test