I restanti 7 stanno chiedendo il riconteggio![]()
Oh no, tutti i quotidiani che parlano del pranzo di Natale coi parenti.
Piuttosto perché nessuno dice che andrebbe vietata la messa di Natale?![]()
"l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro"
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Misure organizzative che ovviamente sono possibili solo nei luoghi di culto![]()
https://www.ilfattoquotidiano.it/202...aggio/6002404/
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Coronavirus, l’Austria verso lockdown “duro”. In Germania aumentano i contagi: 23.542 positivi e 218 morti in 24 ore![]()
Sì, raga, ma il mondo perfetto e privo di contraddizioni e tutto non esiste, su, specie in presenza di una roba eccezionale del genere. Non dovrebbero neanche esserci le trasmissioni TV e le partite (perché pure che fai i tamponi al momento... lo sapete come funziona), ecc. Considerando che tra tutti i Paesi siamo gli unici ad avere il Vaticano in casa e che i papi sono stati monopolio italiano fino all'altro giorno, direi che c'è andata anche bene. Soprattutto, considerando quanta gente, pur professandosi cattolica, va in chiesa oggi il problema potrebbe essere per fortuna piuttosto contenuto.
Ma il punto è che anche fosse vero, c'è ben poco da festeggiare. Certi "giornalisti" e certi politicanti già iniziano ad assumere toni sull' "evvai l'errettì non è più +infinito, il nemico è sconfitto, dai che tra poco passiamo dal rosso all'arancione, orge libere al bar per Natale" (pericolosissimo perché l'esperienza dei mesi passati dovrebbe avere insegnato che la parte più stupida della popolazione non è capace di distinguere tra "lieve miglioramento" e "tutto finito", con comportamento conseguente), quando fintanto che l'rt è sopra ad 1 (e lo è) la crescita dei ricoveri continua, è soltanto più lenta rispetto a prima.
Meglio di me può spiegarlo il sole 24 ore, nel commento alla loro pagina di dati sulla situazione in Italia:
Il calo di alcuni indicatori negli ultimi giorni ha ridato fiato a chi ritiene inutili nuove misure di mitigazione: rispondiamo con i dati. Abbiamo scoperto che le misure di contrasto funzionano? In effetti lo sapevamo già, dopo le esperienze nostre e di molti altri Paesi: quindi è un po’ come scoprire l’acqua calda. La vera questione non è “se” funzionano: ma “quanto”, “quando” e “con quali” ricadute reali.
Per capirlo analizziamo il caso Francia: il lockdown “leggero” dalla mezzanotte del 28 ottobre ha avuto effetti importanti sui principali indicatori (dati ufficiali del governo francese). Dopo 12 giorni l’indice Rt è sceso sotto quota 1.0: l’ultimo valore disponibile, calcolato alla data del 7 novembre, è 0.93 contro 1.37 del 28 ottobre. Il tasso di incidenza (nuovi casi per 100.000 abitanti nella settimana mobile) è passato da un picco di 499 del 2 novembre ai 428 dell’8 novembre (ultimo dato disponibile mentre scriviamo). In lento declino anche il rapporto positivi/tamponi: da 20,9% del 28 ottobre a 19,5% dell’8 novembre (ultimo dato disponibile).
Prosegue invece al rialzo, e qui veniamo alla vera questione perché ogni numero rappresenta una persona, il tasso di occupazione delle terapie intensive: dal 60% del 28 ottobre al 94,7% dell’11 novembre (con trend tutt’ora crescente). Per vedere questo indicatore ripiegare occorrono infatti almeno 2-3 settimane con Rt inferiore a 1.0: perché in questo intervallo di tempo la situazione dei ricoveri riflette il valore di Rt, per l’appunto, di 2-3 settimane prima.
In Italia, con una media giornaliera di 112 posti occupati in più nelle unità intensive, in tre settimane aggiungeremmo 2.352 posti intensivi agli oltre 3.000 già impegnati. Una condizione che comporterebbe il blocco di quasi tutte le attività non Covid-correlate. Il grande rischio che stiamo correndo, ballando sull’orlo del baratro, è la saturazione degli ospedali: gli indicatori in calo sono una buona notizia, ma il nodo centrale rimane questo.
Chiudiamo con i valori di Rt (metodo Kohlberg-Neyman) alla sera dell’11 novembre: Italia 1.36 ; Lombardia 1.28; Milano città 1.09.
Ultima modifica di IlGrandeBaBomba; 13-11-20 alle 14:46
Ti darei ragione se le messe di Natale non fossero quelle più frequentate pure da quelli che mai vanno a messa durante l'anno. Dato che non ho visto chiese che abbiano messo in piedi un sistema di prenotazione messa che escluda chi non ha prenotato, lasciami dubitare che la gente rinunci di sua sponte ad affollare i luoghi di culto.
E' una cosa che sto sentendo spesso in tv, quella del "eh ma la curva sembra in discesa".
Ma come stracazzo fai a pensare a qualcosa di diverso di "siamo nella merda" quando fai +600 morti e >30k casi al giorno
l'unico intento della politica è non chiudere tutto perché non sanno come risarcire chi resta fermo e temono rivolte di piazza, per cui un certo numero di morti tra la popolazione piu' anziana è dato come il minore dei mali. direi che è una cosa piuttosto evidente.