Tra l'altro nel secondo gruppo è pieno di gente che dice "capoloavoro totale bellissimo esperienza indimenticabile ma non l'ho finito perché Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!"![]()
Eccomi qua
L'ho giocato e finito e mi è anche piaciuto, però mi è piaciuto soprattutto la parte walking simulator con i paesaggi più che la trama che sembra un po' quella di un anime shonen per 16 enni, e di cui non ricordo assolutamente una beata minchia![]()
Allora, come sempre vi (dico di Kemper e lo Zio) piace il rutto da bar e ci sta anche, eh (più o meno, insomma, non in questo thread da sommelier, però)
Death Stranding è di per sé degno di interesse perché tenta di fare una cosa innovativa e di creare un ibrido tra cinema e VG. Ci riesce? In parte.
Diciamo che sfrutta bene il medium per farti vivere una sensazione/situazione (mettersi nei panni di un super fattorino in un mondo disconnesso e alla deriva) che ha un senso nel disegno generale e nell'intenzione dell'opera (che poi quel disegno e quell'intenzione siano espressi in maniera un po' pedestre è un altro discorso). È quindi di necessità e per intenzione un gioco che a tratti è lento e meditativo (ma a tratti anche l'opposto, va detto).
DS non lo si gioca come Call of Duty o Doom, è proprio un'altra cosa (esattamente come leggere, che so, Proust è diverso da leggere un romanzo d'avventura) e richiede un altro tipo di attenzione e di forma mentis. Che possa piacere o meno, è soggettivo. Gli va però riconosciuto di cercare di esplorare le potenzialità del medium e questo per me è già un traguardo![]()
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
It's like just the fuckin' regularness of life is too fuckin' hard for me or somethin' (Chris Moltisanti)
e dire che DS1 l'ho pure preso su seriexma non ricordo se ci ho giocato oltre i dieci minuti (prima di svenire sul divano
)
Perle ai porci, perle ai porci
Non so io ci vedo molto circlejerk in tutta la questione Death Stranding. Voglio dire, creare un ibrido tra cinema e videogiochi non mi sembra proprio questa idea innovativa nell'anno 2019.
È sicuramente un tipo di gameplay poco convenzionale (per quanto non proprio nuovo), ma "esplorare le potenzialità del medium" mi sembra un po' eccessivo, alla fine è un videogioco di atmosfera, sicuramente originale per alcuni aspetti, ma non vedo quale inesplorata potenzialità del medium abbia sfruttato.
Di fatto ruota tutto intorno al nome di Kojima (da cui il circlejerk), l'avesse fatto uno sconosciuto se lo sarebbero cagato in pochissimi, a cui magari sarebbe anche piaciuto ma tutte le sviolinate sull'innovazione del medium non ci sarebbero state. Alla fine se una roba è di Kojima e non dici che ti piace, sei fuori dal giro di quelli che ci capiscono e vieni subito schedato tra i porci che ti fanno sprecare le perle.
eh capisco che non tutti possano elevarsi ai miei gusti
- - - Aggiornato - - -
la roba fatta da $_nome_famoso deve essere figa perchè sì![]()
tipo quando qualche anno fa giravano quei film astrusi dove laggente_colta(TM) li inneggiava a capolavori gridando "non c'ho capito un cazzoo!!! capolavoro!!!"
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"Esplorare il medium" vuol dire provare a farci cose non convenzionali, come farti vivere l'esperienza di un porter che ha come nemico principale il terreno e la gravità e ha il compito di unire i punti (letterlamente) di un mondo disconesso e disastrato. Questo non vuol dire idolatrare Kojima, ma riconoscere che ha provato a fare qualcosa di inedito e per certi versi "coraggioso" (ovvero proporti uno stile di gioco antidopaminico, come lo chiamo io, perché funzionale a quello che vuole raccontarti e farti vivere in prima persona).
Come dicevo, può piacere o non piacere, ma buttarla sul "circle jerk" e rimanere ancorati al "fa cagare / non fa cagare" come metro di valutazione di un'opera, beh insomma... Mi pare che innanzitutto privi del piacere personale dell'interpretazione. Poi, oh, fate voi
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Ecco, cvd![]()
Qualunque opera che si allontana un minimo dalle convenzioni / attese e che magari richiede un filo di attenzione e impegno = Maledetti "intellettuali", sicuramente comunisti![]()
Ultima modifica di Milton; Ieri alle 23:08
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
It's like just the fuckin' regularness of life is too fuckin' hard for me or somethin' (Chris Moltisanti)
Infatti circlejerk è un metro di valutazione della community, non del gioco ("opera", mah). Mi sembra innegabile che ogni critica venga affrontata con variazioni sul tema di "non l'hai capito".
Poi vabeh, "può piacere o non piacere" si può direi di qualsiasi cosa, non è una valutazione che aggiunga molto.
In generale poi penso che si dia un valore troppo alto all'innovazione in sé, quando di fatto innovare ai fini del risultato è una cosa neutra: si può innovare bene e si può innovare male. C'è però una diffusa mitizzazione dell'innovazione come fosse essa stessa un traguardo, quando in realtà è solo un mezzo.
C'è però anche l'effetto opposto, cioè quello di elogiare pronti via ogni gioco che si basi su una storia cervellotica, considerando più o meno esplicitamente inferiori i giochi che si basano interamente sul gameplay, come se incentrare un gioco sul gameplay fosse un male.
E di nuovo, il fatto che una cosa si allontani dalle convenzioni non significa automaticamente che abbia più valore.