Ecco cosa succede ogni volta che qualcuno frigna perche' non e' giusto pagare per una sito o rivista di videogiochi.
Pensavo fosse su US Gamer che ha chiuso.
Vabbè ma anche chissenefotte
alle volte vorrei giusto una recensione che si capisca di cos'è che stian scrivendo
Una rastrelliera per fucili? Io non possiedo neanche un fucile, tantomeno una gamma di fucili che richieda un'intera rastrelliera. Che ci faccio con una rastrelliera per fucili?
Basta il video del gameplay senza commento.
E via... Mah, come se chi ne scriveva all'epoca fosse sempre stato un "serio professionista". Fatevene una ragione, quando le riviste tiravano è perché non c'era altro. Troppo livore da chi pensava di farne un lavoro vero e poi è rimasto fregato.
Era divertente per un adolescente leggere tgm o consolemania per poi pensare di comprare con "cognizione di causa". Non ho idea di cosa sia diventata TGM ora, negli ultimi anni in cui l'ho letta era diventata una cosa ridicola, fiumi di testo inutile "le mie terminazioni nervose non aspettavano inaspettatamente altro", "il prodotto è adeguatamente confezionato anche se purtroppamente si rivelano delle carenze manualistiche e la serialità non è stata adeguatamente rispettata". Era una cosa che ti provocava la stipsi, e dire che una volta me la portavo al cesso apposta per cagare.
Con tutto il rispetto per chi ci ha scritto e a cui sono affezionato. Marco Auletta e il suo livore verso il mondo, SS e le sue vomitate introspettive, il Raffo che ti dava del tu manco fossero le istruzioni dei Lego, metà recensione sulle cagare che combinavano e il resto "il gioco mi ha divertito, se ti va compralo".
Vi voglio bene.
Sì, in sintesi anche per me fregacazzi, non ho 12 anni e non siamo nel 1998
Da eurogamer a repubblica vedo strafalcioni grammaticali da accapponare la pelle.
Volevate tutto gratis, coprofagi golosi
Ultima modifica di maxx; 16-01-21 alle 18:47
CaZuo, this. Mi ricordo ad esempio articoli imbarazzanti dove si inventavano le cose di sana pianta, tipo primi anni 90 prima che importassero dragon ballz che una rivista scriveva nella recensione di un qualche dragon ball per snes che goku aveva i capelli biondi per la saturazione delle onde kamehame nel sangue
Per me comunque il peggio erano gli articoli dei pseudo filosofi di sto cazzo tipo bittanti che erano i classici segaioli che cercano di trovare ragioni serie per fare i giochini come avessero 14 anni.
Ultima modifica di defmaka; 16-01-21 alle 21:10
Le fonti all'epoca erano quello che erano, a volte erano fin troppo bravi... Quando si è iniziato a filosofare penso che molti abbiano giustamente strippato, la posta dello Xam (mi sbaglio?) era diventata una cosa abominevole.
Non ho capito, c'è un sito americano che fa recensire i giochi a Svapo?
Tgm prendevo per i giochi allegati e per la posta, ma alla fine la leggevo tutta. Certo ormai mister tamburino...
Fede (posso chiamarti così? ) la leggevo tutta pure io finché l'ho comprata e il gioco allegato ai tempi era una goduria, poi s'è stroppiato nel troppo credendo di fare del mero servizio un'arte (oltretutto mancando clamorosamente il media internette, nonostante Tgmonline). Attorno al 2009-2010 non ce l'ho fatta più, complici problemi di distribuzione nella mia zona (che comunque non sono una buona referenza) ho mollato in un colpo solo tutto il carrozzone.
Rikko, chi è che stimi o apprezzi in giro in Italia e all'estero?
Se ti dà fastidio esporti accetto pm
Il triste esempio che ho riportato e' un estremo che va molto al di la' del "bravo e meno bravo".
Non faccio critica di critici - alla fine e' questione di metodo ed etica. Probabimente la cosa peggiore che una testata videoludica possa fare e' avere un alto turnover dei recensori, distruggendo qualunque coerenza interna e rendendo l'interpretazione dei suoi contenuti una lotteria.
Vero.
Cmq non l'ho mai letto da nessuna parte, però c'è un caso che non ho mai visto discusso e nessuno mi ha spiegato. Ex caporedattore di tgm, che cambia lido, segue anteprima e credo recensione di un gioco. E poi finisce con l'avere un ruolo di responsabilità per quell'azienda.
Per me si è toccata una certa punta di professionalita' fra il 2000 e il 2010.
Quel che vedo e leggo oggi è imbarazzante.
Non critico il passato e gente come l'Auletta (il Raffo si, era un pesce fuor d'acqua e si vedeva) perché l'ignoranza si bilanciava con la passione.
This.
E anche this.
Premetto che posso parlare solo di riviste uscite fino al 2005, anno in cui ho smesso di acquistarle.
Riprendendo in mano alcune riviste d'epoca l'unica sensazione che provo è di imbarazzo per chi ci scriveva (il Bossetti, per dio, ma cosa cazzo me ne poteva fregare delle disavventure di un ciccionetto rossiccio che occupavano 3/4 di recensione) e per il me del passato che stava a prendere certe topiche clamorose come fossero la bibbia.
Era gradevole all'epoca? Certo, perchè il contesto faceva sì che le riviste fossero la ciliegina sulla torta di una vita spensierata. Le prime esperienze con le femmine, i pomeriggi interi a fare i doppi con gli amici rientrando dal campetto, quel senso di quasi onnipotenza che ha solo chi non è più bambino ma non è ancora uomo, quando vivi di assoluti e la vita ti deve ancora prendere a schiaffi per bene.
Ma non mi si venga a parlare di qualità dell'editoria videoludica. A parte le riviste dirette da Albini nei 90/00, il resto è invecchiato malissimo, spesso molto più del materiale recensito.
Oggi non leggo proprio più recensioni specializzate. Non mi interessa nemmeno l'opinione di un singolo quando posso farmi un'idea migliore scorrendo qualche decina di commenti su steam.
Ultima modifica di Cento Blobfish; 17-01-21 alle 10:48
Bene ha fatto la Farnesina a convocare l'ambasciatore francese. Quanto accaduto a Bardonecchia ti rende preda del nemico.