Ecco :sisi:
Un po' come gli antiamericani qui
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no non è per questo. In grecia c'è da molto tempo una forte destabilizzazione russa (vabeh propaganda), sui blog, in tv, troll sui social media etc.
Questo per ragioni strategiche geografiche.
In più, in grecia i poli opposti hanno numeri più elevati che negli altri paesi, sempre parlando in proporzione. Di conseguenza l'estrema sinistra è numerosa e supporta putin per le consuete ragioni, cioè russo e contro gli usa, mentre l'estrema destra vede i russi come fratelli ortodossi.
LA NOSTRA SERVITÙ
Chi ha ucciso la pace in 12 mesi di guerra CINQUE DOMANDE SCOMODE - Vincere per gli Usa significa neutralizzare Mosca in vista dello scontro con Pechino. L'ex premier israeliano Bennett tentò una mediazione, ma fu scavalcato da Biden. L'Europa resta nel mezzo
Il Fatto Quotidiano 17 FEBBRAIO 2023
DI BARBARA SPINELLI
Invece di insistere come ebeti su una distinzione del tutto scontata - il 24 febbraio 2022 ci fu un aggressore e un aggredito in Ucraina - converrebbe cominciare a porsi qualche domanda magari scomoda ma utile. La più ovvia concerne l'opportunità di inviare a Kiev armi sempre più offensive, che troncano ogni trattativa. La risposta a questa domanda è negativa: è ormai evidente che accrescere l'armamento ucraino non genera tregue, ma aumenta il numero di morti e la possibilità di un conflitto nucleare. Per le industrie belliche occidentali è una manna, ma non per i cittadini, né aggrediti ucraini né europei, che pagano il prezzo della guerra.
La seconda domanda riguarda le ragioni del conflitto. Dopo i negoziati con Gorbaciov del 1991 e negli anni che vanno dalla Rivoluzione delle Rose in Georgia nel 2003 a quella Arancione in Ucraina del 2014, è stato fatto tutto il necessario, per rassicurare Mosca che pure aveva sciolto l'Urss aprendosi all'Occidente? Niente affatto, visto che dopo poco tempo l'Occidente decise, per volontà degli Stati Uniti e dell'Est europeo, di espandere la zona di influenza Usa-Nato fino alle porte russe. La menzogna più dura a morire è quella che ritrae Vladimir Putin nelle vesti di zar imperiale. I veri imperiali sono gli occidentali, guidati da Washington. É ormai palese che l'ottocentesca dottrina Monroe (nessuna interferenza è tollerata nelle aree attorno agli Usa) si applica oggi all'Europa sino alle frontiere russe. Non aver capito che tale estensione ha non solo infranto le promesse fatte a Gorbaciov nel '91, ma ha rappresentato una micidiale provocazione è il peccato originale dell'Occidente. Mosca è l'aggressore e Kiev l'aggredito, ma questo non implica che la guerra fosse "non-provocata" e inevitabile.
Terza domanda, legata alla seconda: i giornali europei mainstream hanno fatto abbastanza per capire le radici della guerra cominciata nel 2014 in Donbass, ben prima del febbraio 2022? La risposta è no, I media scritti e parlati non fanno il loro mestiere di cani da guardia. Non sono al servizio dei cittadini-lettori, ma degli interessi geostrategici Nato. Esercitandosi in censura e autocensura giungono sino ad accusare di disinformazione uno dei massimi giornalisti occidentali - Seymour Hersh, premio Pulitzer, noto per aver rivelato la strage di My Lay del 1968, i retroscena dell'assassinio nel 2011 di Bin Laden, le torture nelle carceri di Abu Ghraib nella guerra in Iraq - che l'8 febbraio ha svelato con dovizia di fonti gli autori - governo Usa, aiutato da Norvegia e Svezia - del sabotaggio che nel giugno scorso ha distrutto i due gasdotti Nord Stream.
Fu un atto di guerra preparato molti mesi prima del 24 febbraio 22, e scatenato non solo contro Mosca, ma anche contro la Germania e contro i rapporti energetici Europa-Russia (uno degli obiettivi è facilitare la dipendenza Ue dal gas liquefatto Usa). Le rivelazioni sono occultate non solo da giornali e Tv, ma anche da Facebook, dove la notizia viene segnalata come fake news (segnaliamo che il fact checker di Facebook per l'Italia è Open di Enrico Mentana).
Hersh é accusato di nascondere le fonti. Sappiamo che fine farebbero queste ultime, se rivelate: la fine di Snowden e Assange. La domanda da porsi dentro questa terza domanda è se i cittadini siano pronti a proteste massicce, come fecero per il Vietnam e un po' per l'Iraq (non per le guerre di Corea o Afghanistan). La risposta è no, anche se i popoli europei sono ostili all'escalation militare. I cittadini che non si sentono più rappresentati smettono oggi di votare, forse immaginando che il messaggio sarà compreso. Non lo sarà. Il non ascolto dei cittadini è oggi la norma gradita da Nato, Ue, governi e lobby militari.
Quarta domanda: l'Europa si è impegnata sovranamente nel conflitto, oppure partecipa alla guerra per servitu volontaria nei confronti degli Stati Uniti? Tutto fa propendere per la seconda ipotesi. Una decisione che sia sovrana in stato di emergenza, cioè libera di difendere i propri interessi geostrategici, implica un calcolo dei danni che possono derivare da un impegno bellico prolungato: crisi economica, prezzi energetici devastanti, crisi della rappresentanza democratica, impossibilità di un accordo mondiale sul clima. Nell'ottica Usa questa guerra è intesa a facilitarne altre, a cominciare da quella con la Cina su Taiwan (già programmata per il 2025, ha annunciato il 27 gennaio il generale dell'aviazione Usa Minihan).
Infine la quinta domanda, cruciale. Ci si è sforzati in Europa di capire le motivazioni degli Stati Uniti, cosi lontani dalla zona di guerra? Vincere, per i neocon Usa, significa neutralizzare Mosca in vista dello scontro decisivo con Pechino, e per riuscire Washington ha bisogno di rianimare l'Alleanza atlantica e accrescere il peso nell'Ue di Stati più atlantisti che europei (Polonia, Baltici, Nord Europa). Questa battaglia il governo Usa la sta vincendo. Sta adoperando gli europei come pedine nel suo Grande Gioco inteso a vendere armi, gas ed esercitare un'egemonia planetaria che produce solo caos.
Lungo quest'anno è apparso che almeno in due occasioni Biden determino l'escalation di un conflitto che poteva essere evitato, o quantomeno abbreviato. Abbiamo accennato alla distruzione dei gasdotti, che ha demolito i legami Russia-Europa. Ma c'è stato anche un costante boicottaggio dei negoziati. Lo ha rivelato l'ex premier israeliano Naftali Bennett, in un video del 4 febbraio scorso. Il 5 marzo 2022, Bennett incontro Putin e ottenne il si di Mosca e Kiev a una serie di condizioni. Putin disse che avrebbe rinunciato al disarmo di Kiev e alla denazificazione (dunque all'uccisione di Zelensky: Zelensky ne gioi e uscito dal bunker proclamò: "Io non ho paura!"). Zelensky offri la non adesione alla Nato. La mediazione di Bennett falli, nonostante l'evidente "pragmatismo di Putin che capiva totalmente le costrizioni politiche di Zelensky" e il pragmatismo parallelo di Kiev. Poi ci fu il massacro da Bucha e "a quel punto così Bennett - non c'era più nessuno pronto a pensare in maniera non ortodossa (out of the box)". Su spinta di Biden e Boris Johnson prevalse la "legittima decisione degli occidentali di continuare a colpire Putin (...), non so se avevano ragione (...). Hanno bloccato la mediazione (...). Pensai che era sbagliato (...). Dopo molti anni Biden ha creato un'alleanza contro l'aggressore: nella percezione generale i riflessi sono palesi su arene come Cina e Taiwan. Credo davvero che esistesse una chance per il cessate il fuoco".
Se Washington ha vinto questo primo round, non è così per l'Europa: del tutto incapace di sovranità, essa è la retroguardia degli Usa. E a dominare non è l'asse franco-tedesco, ma l'asse Polonia-Baltici-Usa (la "Nuova Europa" esaltata da Rumsfeld nella guerra d'Iraq). Quanto alla Russia, indebolita dalle sanzioni, dovrà tollerare la dipendenza da Pechino. Ma resiste più efficacemente di noi alle strategie punitive, come testimoniano i preziosi documentari girati per Tv Loft da Alessandro Di Battista nelle terre russe.
Letto tutto :sisi:
dico solo
armi agli ucraini, fino alla completa distruzione dell'armata rotta
Un plauso per l'impegno a Gilga.
Stavolta più cazzuto e incisivo del solito.
Più incisivo nel provocare un maggior vomito misto a diarrea nel coglione che legge quelle robe, dici?
Quanto siete rigidi...
https://twitter.com/PaulJawin/status...56202845962243
Regàcheccazz...
1) questo è roba da Medal of Honor, da solo in una trincea con tipo 4 armi diverse tutte cariche per continuare a sparare wtf
2) allo stesso tempo, che cazz ci fa uno da solo (apparentemente, e per "da solo" intendo "da solo entro 20mt da lui" escluso il tipo nascosto che gli passa le armi) a respingere qualcosa come 5+ russi?
spero stia bene, ma CHE CAZZ.
(apparentemente il tizio che gli passa le armi ha avuto un attacco di panico e si è nascosto, stando ai commenti - comunque guardando meglio la trincea pare fine trincea/buca ad L per 1-3 soldati, quindi probabilmente è parte di un sistema difensivo più ampio e si è semplicemente trovato nel punto peggiore)
Ok NON STO DICENDO CHE SIA LA STESSA COSA ma hai mai giocato a paintball?
Già senza la paura di morire è fottutamente difficile capirci qualcosa quando qualcuno spara, ti spara e così via. è impossibile capire dove cazzo sia uno con la mimetica.
Figurati in guerra vera, non voglio neanche immaginare.
Io vabè avevo una tuta completa da benzinaio arancione e venivo crivellato per i lulz