Su Bakhmut non so, nel senso che non mi è capitato di leggere quel tipo di analisi in merito.
Da profano mi immedesimo nel comando ucraino, pensando a due situazioni relativa a quella città che “so” ( = immagino) verrà presa:
1) mollo subito la presa per consolidare altre posizioni
2) faccio perdere al nemico MOLTI ma MOLTO più uomini e mezzi di quanti ne potrò perdere io mettendo su una resistenza “fino ad un certo punto”
Nella situazione 1 i russi avrebbero avuto uomini e mezzi da buttare in battaglia da qualche altra parte, o sfruttare proprio la città per fare da punta di lancia per altri attacchi. Ok che gli ucraini non avrebbero perso in quel momento uomini e mezzi, ma li avrebbero persi quasi inevitabilmente dopo, magari in aree più strategiche.
Nella situazione 2 sacrifico uomini e mezzi per sfiancare talmente i russi da impedire loro di farsene alcunché di quel cumolo di macerie. Decisione orripilante dal punto di vista “morale” (che con la guerra non ha nulla a che fare, lo so bene pure io), ma “più sensata” della 1.
Ricordiamo comunque che Bakhmut era l’unica città che i russi potessero conquistare, dato che era l’unica alla quale potevano far affluire i rifornimenti via ferrovia.