I russi invadono, stuprano e cancellano la cultura, la lingua e il popolo ucraino da più di un secolo, anche con la pianificazione della carestia dei contadini (1932-33), le Grandi Purghe (1936) e l’eliminazione fisica di un’intera generazione di intellettuali (1937-38 ).
Basta leggere un buon libro di storia per saperlo, consiglio quelli di Anne Applebaum e di Timothy Snyder. Basta anche parlare con un ucraino qualsiasi, il quale potrà testimoniare di bisnonni morti per la fame pianificata da Stalin, di nonni finiti sotto le purghe sovietiche, di parenti umiliati come nemici del popolo, di conoscenti incarcerati perché scrivevano in lingua ucraina e di amici esposti per settimane alle radiazioni di Chernobyl senza che Mosca gli dicesse che cosa era successo.
Non si contano i colpi di Stato russi in Ucraina, le dichiarazioni di indipendenza domate nel sangue, i presidenti fantoccio del Cremlino che hanno sparato sulla folla per obbedire agli ukase di Mosca e allontanare Kyjiv dall’Europa.
Questo genocidio ininterrotto del popolo ucraino è stato perpetrato dalla Russia guidata dallo Zar, dalla Russia guidata dai comunisti e dalla Russia guidata da Putin. Zar, Urss e Putin uniti nella lotta per cancellare l’Ucraina e gli ucraini.
all’estero e che non rischiano nulla. Nessun presidio davanti alle ambasciate del loro paese. Zero, soltanto la fuga da casa per evitare di essere arruolati e mandati al fronte.
I russi che sono rimasti in patria stanno zitti, si voltano dall’altra parte, non criticano Putin se non di essere poco risoluto. Intanto schiacciano bottoni che lanciano missili sugli ospedali, sulle fermate degli autobus, sui parchi-giochi, sulle scuole, sui centri commerciali, assicurandosi di farlo durante l’ora di punta oppure di notte se l’obiettivo invece sono le abitazioni private.
Sono cittadini russi quelli che uccidono a sangue freddo nelle zone occupate, quelli che buttano i corpi nelle fosse comuni a Bucha e altrove, quelli che stuprano le ragazze e fanno razzia nelle case ucraine, mentre i loro connazionali a casa si lamentano di non poter più accedere a Netflix e per questo chiedono al boia del Cremlino di intensificare le stragi e di spaventare gli europei, riuscendoci.
I russi vogliono uccidere gli ucraini, cancellare la lingua ucraina, negare l’indipendenza ucraina.
Gli ucraini non vogliono uccidere i russi, non vogliono cancellare la lingua russa, non negano il diritto dei russi di avere un loro Stato.
Gli ucraini si sentono europei, occidentali e democratici. Non vogliono i russi in casa, perché sanno che cosa succede sotto occupazione. Gli ucraini vogliono essere indipendenti e resistono come possono, anche con il nostro aiuto, al secolare genocidio orchestrato dai russi.
Nessun russo si senta escluso da questa responsabilità.