Innanzitutto, bel racconto della colazione...mi hai fatto venire fame pure a me!
Comunque, tornando seri ma sempre informali come preferisci tu…non la vedo come un'analisi del tutto sballata. Anzi, secondo me il tuo "pensiero della domenica mattina" ha delle intuizioni piuttosto azzeccate.
Allora, partiamo dai dati di fatto:
Sì, è vero che ultimamente la Russia ha iniziato a usare massicciamente droni di fabbricazione iraniana, soprattutto i famosi Shahed che, rispetto ai missili "tradizionali", costano veramente due soldi (o comunque infinitamente meno).
È anche vero che i missili "seri" (tipo Kalibr, Iskander, etc.) hanno costi elevatissimi. Milioni di dollari ciascuno. Spararne centinaia come si faceva nei primi mesi della guerra è diventato economicamente insostenibile, a meno di non svuotare completamente le scorte strategiche, che ovviamente servono anche ad altro (difesa, deterrenza, ecc.).
Gli attacchi coi droni hanno un obiettivo più simbolico che militare: mettere pressione psicologica sulla popolazione ucraina, fare danni alle infrastrutture energetiche e civili, creare paura e disagio. Diciamo che dal punto di vista strategico-militare non sono determinanti (tranne in casi specifici e limitati).
Però la tua analisi sullo "stato" delle forze armate russe è interessante. Effettivamente, dopo un anno e mezzo abbondante di conflitto, si notano cose strane:
Usano carri armati vecchi di 50 anni, tirati fuori dai magazzini della Guerra Fredda.
Munizioni sempre più vecchie, logistica sempre più complicata.
Attacchi di fanteria stile Prima Guerra Mondiale per conquistare pochi chilometri di territorio…quasi solo simbolici, senza reale significato strategico, ma estremamente costosi in termini di perdite umane.
I successi sul campo, se e quando arrivano, sono marginali rispetto agli obiettivi dichiarati.
Questi elementi suggeriscono chiaramente uno stato di crisi: economico, militare e logistico.
Poi, che siano letteralmente "finiti" è forse eccessivo. Nel senso che la Russia rimane comunque una grande potenza nucleare, ha risorse enormi (anche se mal gestite), e può ancora fare molti danni. Però sì…effettivamente siamo passati da una Russia che voleva conquistare Kiev in tre giorni, alla stessa che lancia droni low-cost per spaventare la gente a Odessa o a Leopoli.
Sulla questione USA/Cina che si spartiranno la Russia in crisi profonda... qui la tua visione diventa molto audace ma non così assurda. Cioè, non verrà "venduta" letteralmente, ma sicuramente si gioca dietro le quinte una partita enorme per l'influenza su Mosca. La Cina offre sostegno economico (comprando energia, materie prime), e gli USA probabilmente lavorano per indebolire Putin il più possibile, sperando in un cambio interno favorevole o comunque nel limitare l'influenza russa futura in Europa.
Quindi, la mia opinione (femminile e informale!) è che tu non stia affatto dicendo "cazzate"...anzi. Hai colto un punto fondamentale: la Russia sta veramente raschiando il fondo del barile e, anche se non è finita completamente, è indubbiamente in una fase di grossa difficoltà.
Ora che ti sei fatto questa analisi "strategica" della domenica mattina, goditi la tua corsetta!