Quali famiglie al giorno d'oggi si possono permettere di avere un partner che non lavora, salvo assistenza in caso di cure verso familiari infermi?
Ultima modifica di Necrotemus; 06-09-22 alle 13:22
Che prende >5000/mese
In piu puo permettersi una casa in liguria dove mandare moglie e pargoli mente lui rimane con la Svetlana in città
Nascita: 28 novembre 1968 (età 53 anni), Pietrasanta
vabbè allora non fa notizia..
Ritenta, sarai più fortunato.
In realtà la proposta ha senso.
Oltre al fatto scontato che è un lavoro faticoso, i vantaggi ricadono comunque sulla comunità, non solo sulle famiglie.
Le casalinghe si occupano di cure e prestazioni che altrimenti dovrebbe fornire lo stato. Sono da sempre sussidiarie allo stato. Senza contare che se più donne possono scegliere di rimanere a casa senza mandare in bancarotta la famiglia, è probabile che la cosa si tradurrebbe anche in una maggiore natalità. Ancora una volta, a tutto vantaggio della comunità.
Io sono certamente favorevole a un emolumento serio per le mamme. Se estenderlo anche alle semplici casalinghe… è da studiare, ma su due piedi non mi va di escluderlo.
Ultima modifica di hoffmann; 06-09-22 alle 14:14
penso che andrebbe per il 90% alle colf dei paesi dell'est, che ufficialmente non lavorano e in realtà puliscono le case degli altri e vengono pagate in nero 10 euro l' ora, mentre i mariti fanno i muratori o i meccanici e rallano bene.
Non sono sicuro che vada bene per la comunità perché non è un provvedimento che ridistribuisce equamente la ricchezza
oltretutto andrebbe esteso anche agli uomini perché altrimenti sarebbe anticostituzionale, quindi se uno dei due coniugi ha un lavoro e l'altro lavora in nero, quest ultimo usufruirebbe del sussidio; in un paese in cui l'emersione del nero è una priorità per i bilanci, questo provvedimento sarebbe una palese stronzata
Innumerevoli. Assistenza agli anziani o infermi, cura dei bambini (gli asili nido sono da sempre insufficienti), cucina per i membri della famiglia (a sostituire le mense che mancano) ecc. ecc.
Senza contare che i ragazzi crescono con un punto di riferimento a casa, almeno quando sono piccoli.
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Niente in contrario, ci mancherebbe![]()
E perché no, una famiglia con sia padre che madre casalinghi.
Mi pare un ottima idea per tornare all'età della pietra e mantenere le famiglie che già sono in difficoltà nella loro merda. Indovina in quale zone d'Italia la donna sta ancora a casa a fare la calzetta e a che livello sociale appartengono.
Quelli che decidono di andare a lavoro perché hanno una carriera che vogliono perseguire invece sono coglioni, visto che non si beccano il bonus a pioggia.
Se non si riesce ad arrivare a fine mese è perché gli stipendi sono da fame e i servizi tipo asili sono delle estorsioni legalizzate.
Lo stipendio alla casalinga è la solita trovata elettorale. Le famiglie in condizioni difficili le aiuti con i sussidi per asilo e scuola e abbattendo tasse e contributi.
E aggiungo anche allungare paternity e maternity leave.
Trovo che sia molto meglio che dare il bonus per stare a casa.
Ultima modifica di tigerwoods; 06-09-22 alle 14:32
Per l'assistenza infermi e anziani esiste già un supporto dello stato (anche perché la casalinga non può sostituire l'assistenza infermieristica professionale), la mensa non mi pare possa essere una cosa universale garantita a tutti, no?
La parte sul supporto della crescita demografica invece è un ottimo punto, ma io preferirei lo si risolvesse con il potenziamento delle strutture che permettono alle donne di lavorare E avere figli. Quello sì che è un investimento per il futuro della società, casalinghe che fanno altre casalinghe invece è uno schema piramidale![]()
Troppa grazia
Gli aiuti alla natalità in Italia sono ridicoli. E i risultati si vedono; se non nascono bambini non c’è null’altro che abbia senso e che possa funzionare sul lungo periodo: brutale, ma innegabile. Di tutto il resto si può discutere.Mi pare un ottima idea per tornare all'età della pietra e mantenere le famiglie che già sono in difficoltà nella loro merda. Indovina in quale zone d'Italia la donna sta ancora a casa a fare la calzetta e a che livello sociale appartengono.
Ma no, io parlo di dare la possibilità a chi vuole (maschio o femmina) di dedicare qualche anno della sua vita alla cura della famiglia e dei figli senza mandare in bancarotta la baracca.Quelli che decidono di andare a lavoro perché hanno una carriera che vogliono perseguire invece sono coglioni, visto che non si beccano il bonus a pioggia.
Quello che ti pare, ma in qualche modo le famiglie con figli vanno aiutate in modo concreto. A furia di ribadire che bisognerebbe fare “ben altro” non si è fatto assolutamente nulla; mentre aspettiamo, la denatalità è ormai arrivata addirittura alle scuole superiori.Se non si riesce ad arrivare a fine mese è perché gli stipendi sono da fame e i servizi tipo asili sono delle estorsioni legalizzate.
Lo stipendio alla casalinga è la solita trovata elettorale. Le famiglie in condizioni difficili le aiuti con i sussidi per asilo e scuola e abbattendo tasse e contributi.
E no, l’immigrazione non è una soluzione, non senza GRANDI investimenti per l’integrazione.
Nulla e gratis, bisogna solo decidere per cosa spendere quei soldi: se per farli i figli o se per integrare quelli degli altri.
Ultima modifica di hoffmann; 06-09-22 alle 14:41