chiedo per curiosità, perché è diffamatorio metterne nome e cognome?
chiedo per curiosità, perché è diffamatorio metterne nome e cognome?
sarebbe interessante capire in che modo sono risaliti alla reale identità del tizio per verificare se fossero effettivamente dati open source o ottenuti in modi meno legali, nel secondo caso la cecilina potrebbe ritrovarsi in qualche guaio
Ultima modifica di Enriko!!; 25-06-25 alle 10:38
Signor avvocato, la prego, abbia capacità di comprensione del testo.
Riformulo: se io non dichiaro il mio nome e faccio cose opinabili, è diffamatorio per qualcuno dire - a ragione - che in realtà mi chiamo Tizio Caio, perchè se non ho dichiarato il mio nome vuol dire che non volevo che questo fosse collegabile al mio misfatto?
Mi pare 'na minchiata. Peggio per me che ho compiuto cose opinabili, ma il fatto che mi chiami Tizio Caio non è che la pura e semplice realtà anagrafica, come fa ad essere diffamatorio?
Comunque segnalatoh per diffamazione in quanto stai insinuando che io sia un tossicodipendente![]()
Se io dico che sono andato in un centro massaggi a farmi spompinare col nik biocane e tu pubblichi nome e cognome (Antonio Biocane) e’ diffamazione aggravata, senza se e senza ma. E’ la stessa cosa. Se una apre un sito in cui dice “ mi piace l’anale, te lo succhio fino alla base, con me passerai un’ora incantevole, rate 150 per mezz’ora più 100 supplemento anale, no straniero” e tu le pubblichi nome e cognome nei commenti riservati ai puttanieri, e’ diffamazione aggravata;
E’ la stessa fattispecie comportamentale in contesti diversi che aderisce alla fattispecie di reato di diffamazione, più l’aggravante dell’utilizzo a mezzo stampa (Internet e’ giurisprudenzialmente riconosciuto dalle sezioni unite equivalente al mezzo stampa nella capacità diffusoria e pertanto nell’aumento esponenziale del profilo diffamatorio).
Il “peggio per me che ho compiuto cose opinabili” non esiste nel penale, siamo alla sagra del cowboys? Si Quindi se uno compie un reato, automaticamente perde il suo status? Qui si applica per la reciprocità di un reato a querela ma perché sono 2 reati che si annullano.
Allora un’altro esempio per farti capire il tuo ragionamento fallace: l’equivalenza che può annullare il reato esiste solo nei reati perseguibili a querela, quindi anche la diffamazione, e questo ha senso perché se è perseguibile a querela e entrambi si diffamano, tutelare l’immagine di entrambi perde la logicità perché gli interessi soggettivi vanno a fare in culp nel momento in cui io pretendo di tutelare la mia immagine e contemporaneamente vado a ledere l’immagine dello stesso tizio verso il quale pretendo la tutela dallo Stato. MA deve esserci il comportamento reciproco, QUINDI, nel caso di specie, come ho detto e tu non hai capito, la sala poteva denunciarli per diffamazione, ora che ha pubblicato nome e cognome non le conviene.
Allo stesso modo i leoni da tastiera non la denunceranno perché loro stessi hanno compiuto ex ante un comportamento diffamatorio.
Queste le circostanze riferibili a questo caso, ma il comportamento della sala ex se è diffamatorio, che è quello che ho scritto.
Se fossero due reati perseguibili ex officio, questo principio di reciprocità dei reati non si applica; se io assumo un nero boxeur per pestarti perché osi contraddire una mia spiegazione di penale, non importa se è giusto, sono lesioni gravi, reato perseguibile d’ufficio, se tu in tutta risposta assumi un altro nero per farmi lo stesso servizio, sono di nuovo lesioni gravi. Entrambi i reati verranno perseguiti (se arrivano come notizia di reato). Se invece io ti prendo a schiaffi (percosse, reato a querela) e tu rispondi (di nuovo percosse) no, anche se entrambi andiamo a piagnucolare dai CC
Ultima modifica di Biocane; 25-06-25 alle 15:09