sei un militare o ricordo male? si può fare o è un crimine di guerra?
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https://x.com/yunus_arslan_ya/status...515213298?s=20
questo caso qua. In cisgiordania pochi giorni fa.
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e allora il 7 ottobre cit.
Un anno fa ero in Israele
Ma sti soggetti da dove li pescate? :mah:
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Netacoso non perde l'occasione per confermarsi un nazista di merda.
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Io non mi esprimo, altrimenti mi ritrovo ad essere filoqualcuno di cui me ne frega poco.
Come se mi trovassi ad essere amico degli assassini se mi espongo contro la pena di morte.
Eppure giustizia e vendetta hanno due significati diversi, soprattutto quando ci vantiamo della nostra società evoluta, cosa in cui io credo troppo fermamente.
Sempre detto, il meglio che può succedere in medio oriente (e non solo la striscia di Gaza) è che si eliminino tutti a vicenda, portando con loro gli estremismi religiosi.
Beh come vedi anche qui c'è chi ci crede e si indigna.
Non mi risulta, fonte?
L'immagine è dell'IA...strano perchè dell'ennesimo (se non sbaglio dai 12 iniziali siamo sulla trentina ora) dipendente unrwa che ha partecipato al 7 ottobre ci sono foto che lui stesso ha fatto :asd:
Perchè mai mettere un'immagine dell'IA?
Sulle stime delle vittime:
. https://ilmanifesto.it/morti-a-gaza-...as-sono-fedeli
La verità è che non c'è bisogno di inventarsi nulla di fronte a questi numeri: basta confermare quelli reali
I numeri sono questi: poi ad uno può andar bene oppure no, ma neanche gli israeliani si raccontano le cazzate che ad alcuni piace bersi qui
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se si vuole eliminare hamas purtroppo l'unica via è quella militare, non credo che esista altro modo. sarebbe come volere eliminare l'isis solo combattendola sul piano politico. quello che resterà da vedere è se l'idf procede con la massima attenzione possibile verso i civili o procede facendo tiro al bersaglio con tutto quello che si muove. per il momento propendo per la seconda ipotesi. imho i casi di crimini contro l'umanità fioccheranno copiosi, basta dare tempo al tempo. naturalmente israele ci si farà il bidet e i coloni ortodossi continueranno a cantare i loro canti di gioia nelle case altrui :bua:
Dubito stiano andando alla cieca, anche quando hanno beccato gli ostaggi la cosa è stata riportata immediatamente ed hamas non aspetta altro che mostrare cadaveri di innocenti massacrati.
Ma finchè fanno i video finti non devono avere poi così tanto materiale.
https://www.cnn.com/2023/12/05/middl...hnk/index.html
Ha detto che i numeri devono essere verificati, ma non li ha dati come inattendibili, e che 2 civili morti per ogni terrorista è tanta roba.
:boh2:
Ma ho postato prima uno studio piuttosto interessante, lo trovi nei miei post, al volo non lo ritrovo.
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imho hamas continuerebbe a regnare sull'odio verso israele, solo su un pezzo di terra ancora più misero. poi, non credo neanche che decidere di affamare milioni di persone stipate in una terra di nessuno per ottenere uno scopo politico sia una via percorribile per l'occidente.
Una volta che l'organizzazione è in piedi, florida ed attrezzata a colpire si.. Devi intervenire militarmente per farla fuori.
Ma fino a quando non si capisce che, sul medio lungo periodo, a queste organizzazioni devi togliere il terreno fertile da sotto i piedi (e questo si fa con la politica, gli interventi mirati sui fondi e magari su singole personalità), passerai il tempo a sparare ad una organizzazione terroristica dopo l'altra.. Perché se il terreno è fertile, eliminata una organizzazione ne emergerà subito un'altra.
La storia dell'isis ci racconta proprio questo.
Detto questo, io non credo che Israele vada avanti sparando a tutto quello che si muove, ma che le regole di ingaggio siano molto vicine a "nel dubbio, spara".
Che in un contesto operativo come quello di Gaza vuol dire fare una vagonata di morti.
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L'idf conferma che è più o meno giusto il numero di 5000 terroristi eliminati.
Quello che poi aggiunge è che SE i numeri forniti da hamas fossero giusti vuol dire 2 civili morti per ogni terrorista il che in una situazione di guerra dove i primi vengono usati come scudi umani dai secondi sarebbero numeri positivi (nel senso che normalmente sarebbero peggio).
Infine il portavoce contattato successivamente chiarisce che non stava confermando numeri...quali?
L'articolo cmq fa un bel lavoro nel cercare di mischiare con il termine "numeri" le varie cifre riportate (terroristi, civili, totale) :asd:
Non ci leggo nessuna conferma ne dichiarazione di attendibilità dei numeri di hamas, solo un pessimo articolo, uno dei tanti :bua:
Spero tu abbia di meglio.
Quanto allo studio...se non lo trovi tu mi metto a cercarlo io? :asd:
"Non c'è peggior sordo...."
Da cell me l'aveva fatto leggere, ma riporto per comodità l'articolo linkato sopra
https://ilmanifesto.it/morti-a-gaza-...as-sono-fedeliCitazione:
Morti a Gaza, per gli esperti le cifre di Hamas sono fedeli
ISRAELE/PALESTINA. Secondo il ministero della salute di Gaza le vittime dei raid sono oltre ventimila. Ci si può fidare di una cifra fornita da una delle parti in causa? Secondo studi scientifici, e anche per l’esercito israeliano, sì tratta di dati attendibili
Andrea Capocci
Alla data del 29 dicembre, secondo il ministero della salute di Gaza le vittime dei bombardamenti israeliani sono state 21.507. Oltre che per la sua dimensione, che corrisponde a oltre 250 morti al giorno in media, il numero esatto è straniante nella sua apparente precisione. Ma ci si può fidare delle cifre fornite da funzionari che fanno capo ad Hamas, cioè a una delle parti in causa?
Nella prima fase del conflitto, in tanti hanno invitato a prendere i dati con le pinze. «Non ho alcuna fiducia che i palestinesi dicano la verità sui loro morti» disse per esempio il presidente statunitense Joe Biden il 25 ottobre. Con il protrarsi dei bombardamenti tenere in piedi un sistema informativo affidabile è diventato via via più difficile per le autorità gazawi. Paradossalmente, i dubbi sulle cifre ufficiali si sono invece progressivamente diradati. Lo stesso Biden ha dovuto scusarsi per le sue affermazioni. Oggi, secondo gli esperti, le cifre fornite da Hamas sulle vittime dei bombardamenti sono sostanzialmente corrette. Non lo affermano solo gli alleati della causa palestinese, ma anche gli osservatori internazionali, i ricercatori specializzati nelle analisi demografiche, e gli stessi militari israeliani.
PER RISPONDERE allo scetticismo di Biden, all’inizio di novembre Hamas ha pubblicato i nomi, l’età e il numero del documento di identità di ciascuna delle settemila vittime dei bombardamenti registrate al 26 ottobre. Diversi ricercatori hanno analizzato quell’elenco per verificarne l’autenticità. Lo hanno fatto per primi ( https://aoav.org.uk/2023/are-the-gaz...-are-credible/ ) Michael Spagat, professore di economia alla Royal Holloway University di Londra, e Daniel Silverman, docente di scienze politiche all’università Carnegie Mellon di Pittsburgh (Usa). Spagat e Silverman hanno confrontato la distribuzione per età e per sesso delle vittime dichiarate e quella della popolazione della Striscia e hanno evidenziato che tra le vittime maschili l’età compresa tra i 30 e i 34 anni appare sovra-rappresentata, un dato plausibile visto che molti combattenti caduti ricadono proprio in quella fascia. Al contrario tra le donne, che raramente partecipano alle azioni militari di Hamas, il profilo delle vittime è lo stesso della popolazione femminile di Gaza, come ci si aspetterebbe da una lista autentica di vittime collaterali di bombardamenti indiscriminati.
UNO STUDIO PIÙ RIGOROSO è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet ( https://www.thelancet.com/journals/l...640-5/fulltext ) da Zeina Jamaluddine, Francesco Checchi e Oona Campbell, ricercatori presso la London School of Hygiene and Tropical Medicine con una lunga esperienza nelle analisi demografiche e di sanità pubblica in contesti disagiati o in guerra, in particolare in Medio Oriente. I tre studiosi hanno confermato le conclusioni di Spagat e Silverman sulle classi di età. In più, hanno verificato la coerenza tra l’età denunciata delle vittime e i rispettivi numeri di carta di identità. Rimane ovviamente possibile inventare di sana pianta le generalità di presunte vittime a scopo di propaganda. Ma farlo per settemila persone producendo statistiche verosimili per età e genere è ben più difficile. «Consideriamo implausibile che queste caratteristiche possano emergere da dati manipolati» è il parere dei ricercatori.
Gli autori dello studio di Lancet hanno provato a stimare il numero delle vittime civili sulla base dei dati forniti da Hamas. «Le vittime minorenni, gli ultrasessantenni e le donne di età compresa tra i 18 e i 59 anni (gruppi sociali che probabilmente includono pochi combattenti) rappresentano il 68,1%» secondo la banca dati di Gaza: almeno due vittime civili per ogni militante ucciso. La classe di età più colpita è quella tra i 5 e i 9 anni di età, che a causa del conflitto ha un rischio di mortalità 167 volte superiore rispetto ai tempi di pace.
LE FONTI UFFICIALI israeliane non offrono versioni radicalmente diverse. Dopo i primi due mesi di guerra, quando le autorità di Gaza denunciavano circa 16.000 vittime complessive, gli stessi portavoce dell’esercito israeliano confermavano di aver eliminato circa 5.000 militanti e ritenevano «incredibilmente positivo» un rapporto di due a uno tra vittime civili e militari.
Il 26 dicembre, il ricercatore Kobi Michael dell’Istituto per gli Studi sulla Sicurezza Nazionale dell’università di Tel Aviv al quotidiano israeliano Haaretz ha stimato in «oltre 8.000» i combattenti di Hamas uccisi, aggiungendo che rappresenterebbero tra il 40 e il 50% delle vittime totali, in linea con le oltre ventimila vittime complessive dichiarate da Hamas.
Anche le autorità internazionali ritengono realistiche le cifre sulle vittime fornite dalle parti in causa. «Forse non sono aggiornate minuto per minuto, ma riflettono grosso modo i numeri dei morti e dei feriti su entrambi i lati del conflitto» ha detto Mike Ryan, direttore del programma di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. «Tutti utilizzano le cifre del ministero della sanità di Gaza perché si sono già dimostrate affidabili», ha detto al Washington Post anche Omar Shakir, direttore per Israele e Palestina della Ong Human Rights Watch.
Shakir fa riferimento all’ultima campagna di bombardamenti israeliani su larga scala contro Hamas, l’operazione «Margine di protezione» dell’estate del 2014, quando le autorità palestinesi denunciarono 2.322 vittime dei raid: le stime indipendenti dell’Onu e dei think tank israeliani differirono di poche decine di morti.
Lo confermano anche gli autori dello studio di Lancet: «Gli esami sui dati del ministero della sanità nel 2014 hanno provato la loro accuratezza e non rileviamo motivi evidenti per dubitare della validità dei dati attuali». Molti membri dello staff ministeriale, ricorda Cambpell, si sono formati negli Usa e lavorano sodo per garantire la fedeltà dei dati. Piuttosto, il rischio è che il numero delle vittime palestinesi sia ancora più elevato delle cifre dichiarate. «È possibile – scrivono i ricercatori – che le fonti ufficiali sottostimino la mortalità a causa degli effetti diretti della guerra sul sistema di acquisizione dei dati: per esempio, l’omissione delle persone i cui corpi non sono stati recuperati o portati negli obitori».
parlando semplicemente di fredde cifre : 20.000 morti su due milioni totali, di cui la metà sono vittime collaterali...
alla fine di questa "operazione" tutti i cittadini di Gaza avranno un morto civile da compiangere nei prossimi anni, mi sembra un ottimo contesto per la creazione di Hamas 2
era una parodia, su.
anni fa si diceva che il reale proprietario dell'account l'avesse ceduto a terzi
quindi di certo non si sa chi cazzo sia
io in generale giudico ciò che posta e non tanto chi ci sia dietro (anche se in certi casi è doveroso sapere chi decide chi posta cosa su un profilo che ha potenzialmente un'alta visibilità, visti i tempi che corrono)
Bon, ha 19 mila follower.. Se apro il profilo al gatto di mia sorella ne fa il doppio in due mesi :bua:
https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...74ca599f97.jpg
Basta non cagarseli e non dargli visibilità in più :sisi:
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Lo studio è quello del lancet.
https://www.cnn.com/2023/12/05/middl...hnk/index.html
Che indicava perché al tempo i dati erano credibili
Riguardo le indicazioni dello speaker dell'IDF, lui si limita a dire che se i dati sono quelli il rapporto è uno a due, ed è un rapporto adeguato, anzi un grande successo stante la situazione sul terreno.
Il punto è: questa visione delle cose è accettabile o meno?
:boh2:
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Penso di aver linkato questo pezzo 3 o 4 volte qui dentro, ma se uno non vuol leggere, non legge.
Hai detto bene: i numeri questi sono.
Bisogna solo capire se li si ritiene accettabili o meno... senza starsi a raccontare favole.