Bon, ci fosse una soluzione semplice l'avrebbero già trovata.
Innanzi tutto ci vorrebbe una partecipazione convinta dei due popoli che si dividono quel pezzo di terra... con la disponibilità (spontanea o forzata da fuori) a cedere qualcosa pur di raggiungere un accordo pacifico di convivenza.
Riconoscimento dei territori dell'altro e riconoscimento di confini precisi (che al momento sono quelli dettati dall'ONU)... con tutto ciò che questo comporta.
Presenza internazionale a Gaza per garantire che le due parti smettano di spararsi e per permettere la formazione di una sorta di governo di unità nazionale nei territori palestinesi... qualcuno che possa funzionare da interfaccia credibile per il processo di pace.
Tutto questo deve necessariamente essere spinto e sostenuto dai principali attori della zona.
Ora, considerato chi c'è al governo in Israele, chi c'è come leadership palestinese, chi c'è al governo degli USA, quale è l'attuale situazione a livello di cooperazione internazionale tre i big del pianeta... direi che non c'è una singola condizione per pensare che al momento si possa risolvere la questione in maniera pacifica.
Molto più probabile che Israele ed USA spingano realmente per il "piano trump" e la risolvano così.