Si beh, nel nostro paese c’è un grosso problema di inconsistenza politica per le questioni di politica internazionale: anche perché non riescono a raccogliere l’eredità ideologica in uno scenario mutato in peggio.
Il pd almeno si è dissociato dalle manifestazioni universitarie post 7 ottobre con le bandiere della Palestina (ma non tutti)
e con gli slogan di Hamas, fdi invece non mi pare abbia preso le distanze dal massacro in atto; per altro la loro eredità politica sono le leggi razziali a cui i fasciati presero fatte attivamente, non formalmente come si vorrebbe far passsare perché tutti gli ebrei italiani che sono stati spediti sui treni sono stati identificati dalle camice nere in territorio italiano. Per cui c’è un misto di mancanza di personalità e linee di pensiero alle quali devono aderire che lo rendono delle inutili merde.
Rispetto a 25-30 anni fa, l’intifada era strutturalmente diversa, un 7 ottobre non lo avrebbero pianificato se non altro per l’immagine del movimento di liberazione palestinese (o movimento terroristico se si preferisce) così come una campagna di sterminio cosi sistemica, prolungata e così schiaffata spudoratamente in faccia alla comunità internazionale con un grande “e sti cazzi” era impensabile. Anche Israele era attento alla propria immagine.
Quello che fatico a comprendere è una cosa: la reazione spropositata di Israele di fatto li fa passare dalla parte del torto, ma nonostante d l’indignazione internazionale aumenta, chi sosteneva Israele, pur con qualche imbarazzo, continua a farlo.
Questo mi fa venire in mente un pensiero inquietante, e cioè la sensazione che quel figlio di puttana sta facendo per il suo paese la cosa giusta:
se riesce nell’intento di occupare anche gli ultimi territori, poi è finita. Qualche anno di condanne morali, palestinesi emigrati che non vuole nessuno, e alla fine vincono loro: violenza, crimini contro la popolazione civile, stupri, una pochezza morale che li ha resi come la peggio frangia di terroristi che combatte, e vincono loro