Mi son letto l'editoriale online del keiser e sono hypato come al numero 100.
Un grandissimo in bocca al lupo, avrete sempre il mio sostegno.
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Mi son letto l'editoriale online del keiser e sono hypato come al numero 100.
Un grandissimo in bocca al lupo, avrete sempre il mio sostegno.
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letto l'editoriale.
non mi sbilancio finché non compro la rivista.
comunque, complimenti per il coraggio e in bocca al lupo!
Ecco l'editoriale del Keiser con l'annuncio del cambiamento
http://www.thegamesmachine.it/editor...machine-nuova/
letto, grazie
devo toccare per mano per avere un opinione, ovviamente: mi sembra un cambiamento radicale, credo che dovremmo anche assimilarlo, sopratutto noi vecchietti che seguiamo dagli albori (numero 30, per la precisione: aprile 1990)
E poi dicevano che il cartaceo non avrebbe avuto più futuro
Attendo con ansia dal mio edicolante di fiducia
Interessante.
Promette bene
Non vedo l'ora di leggerla!
PC1:ASRockZ370Extreme4|CM-RP-M520|i59600K|MachoRev.A|2x8GBDDR4|GTX1660TiWindForceOC6GB|SSDIntenso480GB|PredatorXB241H|NanoxiaDeepSilence1rev.B
PC2:GigabyteGA-990XA-UD3|FortronFSP500|AMDFX8320|NoctuaNH-D15S|2x8GBDDR3|ASUSRogStrixGTX1050Ti4GB|SSD860EVO250GB|EIZOFS2331|PhanteksEnthooProM
Non voglio fare il bastian contrario ma a me sinceramente non promette bene :( lo so, saró antico, ma scommetto che tutti vanno/andavano a guardare il voto delle recensioni come una delle prime cose...
Condivido allo stesso tempo il fatto che le recensioni si trovino molto piú fresche online ormai.
Inoltre, leggendo l'editoriale ho paura che ci saranno molte piú pagine di "dossier" o simili, dove si parla del piú e del meno, di ció che é sotto i giochi, senza entrare nel dettaglio o senza analizzare adeguatamente il lato tecnico. O si faranno le carrellate tipo "tutti i giochi horror fino ad oggi", "i personaggi piú carismatici dei VG", ecc... che a me non hanno mai interessato. Sempre saltati i dossier.
Spero si dia piú spazio all'hardware almeno (magari con un ritorno dei classici benchmarks), ed anche alle "voci di corridoio" che mi sembra stiano un pó sparendo.
Mi farebbe molto piacere anche un ritorno della rubrica "TGM After", cioé la riesamina dei giochi dopo un pó di tempo, considerando le varie patch uscite nel frattempo e magari le recensioni dei mods. Questo sarebbe in parte "immune" al ritardo dell'informazione sui carta rispetto all'informazione digitale, visto che si parla di tempi piú lunghi..
Just my humble opinion.
P.S. leggo TGM da prima del numero 1, da "Zzzap!" mai perso un numero
Ultima modifica di savior; 08-06-17 alle 20:26
Al di là del fatto che sia assolutamente lecito non condividere il cambio di direzione, vorrei ribadire un dettaglio importante, che per certi versi potrebbe sembrare una paraculata, ma che in realtà non lo è: la playlist non è la continuazione dei dossier - che al momento restano due, e no, secondo me ridurli a "parlare del più e del meno" non è giusto, più che altro perché sono le robe più complesse da scrivere e, magari anche quando non riescono al meglio, dal nostro punto di vista sono ben più di carrellate "nostalgiche", ma poi chiaro, magari è una nostra illusione - ma è molto più figlia delle recensioni. Mi spiego meglio: si tratta di analisi critiche dei giochi del mese, soltanto non vincolate dal concetto di giudizio, quanto più da una voglia di analizzare alcuni aspetti, quelli essenziali, del titolo in questione. Faccio un esempio, da un lato c'è la recensione canonica di Edith Finch sul sito, in cui si valuta l'esperienza globale, dall'altro la sua playlist, dove mi sono concentrato su come si rapporta con il genere dei walking sim e, nel dettaglio, come riesce a risolvere una serie di problemi. Per quanto mi riguarda, rece + playlist sono figlie dello stesso sguardo critico, ma con due approcci differenti. Nondimeno, e in questo si tratta di seguire la scia già tracciata con il discorso su Nier, per evitare di essere completamente avulsi dal "core" del gioco, abbiamo inserito uno specchietto riassuntivo con una serie di elementi molto più concreti, ovvero la configurazione utilizzata per provare il gioco, il commento ripreso dal sito che diventa una rece breve (in questo cambierà il nostro approccio al commento, che diventa una vera e propria valutazione breve dell'esperienza) e il voto assegnato, che resta comunque in evidenza. Per di più, ci riserviamo di utilizzare i box per sottolineare alcuni aspetti. Insomma, si tratta di provare a superare la dicotomia recensione / resto, ma provare un approccio che riesca a vedere oltre e fare una critica che non sia soltanto valutativa. Poi anzi, ben vengano i pareri contrastanti perché si tratta di un processo di evoluzione che può essere sempre migliorato, fermo restando che il cambio di approccio, secondo noi (e quindi, secondo un punto di vista opinabile), è necessario
Ultima modifica di Shea; 08-06-17 alle 23:11
Necessario, assolutamente, sopravvive chi sa adattarsi. Fate bene a sperimentare e ogni cambiamento persegue un nuovo equilibrio, chi vi ama vi seguirà, non preoccupatevi.
Trovo poetico il fatto che l'ultimo numero della TGM "vecchio corso" sia stato lo scorso numero con in copertina l'ultima avventura grafica di Ron Gilbert. La chiusura ideale di un cerchio, l'universo vi ha dato una mano.
messa così, sembra ancora meglio...
vediamo....
Sono timoroso, ma speranzoso...
Ho paura perché credo che così non leggerò mai più le recensioni, dato che online leggo solo quelle dei pochissimi titoli che mi hanno convinto prima di uscire, mentre la rivista mi faceva leggere recensioni anche dei vari CoD o Far Cry ed altre menate tripla A che non giocherò mai, ma su cui almeno riuscivo ad acculturarmi un po'. Sul sito, lo ammetto, leggo quasi solo gli editoriali, che hanno spesso qualcosa di bello da trasmettere mentre le recensioni assai di rado, preso dalla giornata e dagli impegni per dedicarmi a videogiochi che non mi interessano.
Devo però fare fiducia ad un team di scrittori (più che giornalisti) che finora ha quasi sempre fatto centro nello stile e nel modo di trasmettermi un messaggio.
Un parere più preciso potrò esprimerlo quando leggerò la rivista.
P.S. Questo vuol dire tipo che mettete dei link/QR code per leggere la recensione online accanto all'articolo playlist?
Commercialmente potrebbe essere un'idea sensata.
Speriamo di non finire con 100 pagine di TGM mail.
lo prenderò domani, al tour settimanale dell'edicola
anch'io ho paura, e anch'io temo che saprò sempre meno sul mondo dei VG, perchè come Matsetes aspettavo la rivista per leggere di giochi di cui me ne frega poco e che mai avrei cercato sull'interweb
e faccio anche una fatica bestia a leggere testi su un monitor/tablet, ma questo è un problema mio
la "disquisizione" sui giochi mi lascia perplesso, ma finchè non avrò toccato con mano e/o c'avrò fatto l'abitudine, non saprò come pensare
il cambiamente probabilmente era necessario, ma da un vecchio che ha iniziato (e continuato) a leggere e comprare riviste dal 1988 con Zzap! e soprattutto ad intenderle in un certo modo, sono intimorito: ho paura che continuerò a comprare TGM per infinito affetto e mi ritroverò a collezionarlo senza in fondo capirlo...
ad una certa età, 'sti stavolgimenti intimoriscono non poco...
Aho raga non siamo vecchi decrepiti con demenza senile, ci vuole entusiasmo per la vita e per il futuro e non sempre resistenza ai cambiamenti. Cambiare significa vita, si sa. Avere paura di "non capire TGM" è impossibile, è una rivista che punta, da sempre ed oggi ancor di più, a spiegarci il mondo videoludico. Leggendola ci facciamo una cultura, capiremo di più le cose e non certo di meno. Poi se amiamo tutti la rivista e vogliamo che sopravviva (ma vi auguro ben di più che "sopravvivere", vi auguro di risplendere) dobbiamo accettare il fatto che il mondo dell'editoria e del videoludo siano profondamente cambiati e bisogna stare al passo, ossia non semplicemente adeguarsi ma trovare la chiave per interpretare la modernità. Io mi rallegro del fatto che a guidare la nostra amata TGM, a permetterci di leggerla e di essere ancora una grande, fresca, famiglia, sia gente in gamba che sa rapportarsi col reale e reagire ai cambiamenti con entusiasmo e solidità di visioni. Io auguro il meglio a questo progetto perché se lo meritano tutti, redattori di ora e tutti quelli che ci son passati, e ce lo meritiamo noi che non abbiamo mai smesso di supportare, col senno di poi giustamente, il nostro strumento videoludico preferito.
Guarda... se ti può consolare, intimoriscono anche noi. Io e Claudio, in particolare, scriviamo per TGM da una vita, e prima di iniziare a collaborare eravamo acquirenti affezionati.
Tieni tuttavia presente che il mantra di questi mesi di concept è stato sempre e solo "cosa vorrei leggere su TGM?", partendo dal postulato che noi siamo lettori della rivista esattamente come voi.