pensavo di essere passato da qui per urlare il mio acquisto, mi sbagliavo
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Scambi
Mi sono collegato solo per scrivere questo. Nel passato ho difeso playerinside e la loro rubrica (non ricordo se qui o altrove) e rimango del parere che i loro articoli sono interessanti soprattutto quando offrono una prospettiva diversa da quella del redattore documentando fenomeni magari più vicini al mondo degli youtubers.
Ciò detto trovo assolutamente vergognosa la loro difesa a spada tratta del gioco d'azzardo in questo numero e sono onestamente sorpreso che non sia intervenuta preventivamente la mano editoriale quando il pezzo non era stato ancora ultimato. In particolare trovo aberrante il box di pagina 124 dove si solleva il Publisher da ogni responsabilità in merito alla dipendenza che giochi disegnati ad arte possono provocare. Nel pubblicare questo articolo tgm come minimo ci mette la faccia e secondo me non ci fa una bella figura.
Ultima modifica di fairfriend; 26-03-18 alle 18:59
Ciao, provo a risponderti: l'opinione di PlayerInside è di PlayerInside. Non è quella di Claudio Todeschini (che sull'argomento microtransazioni e loot box ha detto la sua in diverse occasioni), e non è quella di TGM, nella misura in cui TGM garantisce alle autorevoli persone che ospita di esprimere liberamente le proprie opinioni, anche se la testata ha un punto di vista differente (e non è un caso che ci sia un dossier proprio sulle loot box all'inizio della rivista).
Non c'è il disclaimer "le opinioni espresse in questa sede non rappresentano per forza di cose quelle ecc. ecc." perché non ce n'è bisogno, ma è proprio così. Quella di PlayerInside è la loro opinione, e le due pagine su TGM sono a loro disposizione proprio per esprimerla. Non è la prima volta che non mi trovo d'accordo con quello che scrivono, come sa bene Gianluca (ma come sa anche Michele, e come sanno anche tutti i redattori), ma questo non cambia il fatto che quelle due pagine sono "loro", nel senso di spazio in cui esprimere le loro opinioni. Se poi non si è d'accordo, come in questo caso, ben vengano le discussioni, il forum serve anche a questo
Almeno la esprimessero con grammatica e sintassi italiane corrette
Parlando in generale, e non del caso specifico, questo non può essere accettato in senso assoluto.
A mero titolo di esempio ipotetico, garantireste "ad un autorevole persona ospite" di esprimere liberamente la propria opinione se questa fosse, che so: omofoba, sessista, razzista, comunista, leninista, fascista, dibattista, piazzista ? (esagero, certo, ma è per rendere l'idea).
Dove si ferma la garanzia di libertà dell'autore ed inizia il controllo etico dell'editore ?
Ultima modifica di anonimogiocator; 27-03-18 alle 18:32
Scusa se sono pedante eh, ma mi sembra che stai eludendo la problematica.
Sono stato volutamente e provocatoriamente iperbolico, ma dalla tua risposta vedo che non hai colto l'iperbole.
Per cui riformulo l'esempio con qualcosa di più realistico.
"A mero titolo di esempio ipotetico, garantireste "ad un autorevole persona ospite" di esprimere liberamente la propria opinione se questa fosse, che so: favorevole all'uso non moderato di alcolici o al vizio del fumo" ?
Ecco, adesso gli esempi sono concreti, reali, ed i vizi in esempio sono assolutamente legali, nonchè comparabili, nelle modalità e nei danni correlati, alla patologia ludopatica (pur se ognuno nella sua specificità del danno).
Sarebbero passati quindi ?
(Ribadisco che non mi sto riferendo al casus belli specifico dei loot box, parlo in generale, volendo disquisire su quale sia il tuo "limite personale percepito" alla (presunta) libertà autoriale data agli articolisti)
Ultima modifica di anonimogiocator; 27-03-18 alle 21:15
non vi sembra di essere un po' "pesanti" sull'argomento ? quasi tutti (almeno credo) siamo contrari alle loot box in game ma parlare di legalizzazione del gioco di azzardo, censura su tgm, etc. mi sembra esagerato....quelle due pagine di Player Inside si possono benissimo non leggere (manco a me piacciono, per inciso)
Io dico: torniamo a parlare di videogiochi, che qua tra Ni No Kuni, FF XV, Far Cry 5 etc. il periodo mi sembra decisamente ricco!
Beh, intanto è proprio il Keiser che dice "....., ben vengano le discussioni, il forum serve anche a questo".
Nel merito, mi coglie il dubbio di non essere capace di scrivere in italiano concetti che chi legge interpreta diversamente da quello che voglio far intendere io. (si..volevo scrivere proprio così).
Ci riprovo nuovamente, parafrasando me stesso: partendo dalla lamentela di alcuni utenti del forum nei confronti delle (discutibili) prese di posizione contenute nell'articolo degli youtuberz, Keiser risponde tirando in ballo la libertà espressiva dell'autore anche quando è in disaccordo con l'opinione della redazione(o di componenti della).
Io provo ad eccepire, scrivendo chiaramente che vorrei portare il discorso al livello generale e non quindi riferendomi ai suddetti youtuberz, che il limite della libertà di espressione di un articolista dovrebbe essse piuttosto quello del "taglio etico dell'editore", per cui se si pubblica un articolo che si pronuncia a favore del gioco d'azzardo, mi faccio la domanda (retorica ?) se alla stessa maniera si pubblicherebbero articoli a favore del fumo di nicotina o del bere alcool allegramente, dato di fatto che questi ultimi due vizi sono, al pari del gioco d'azzardo, ugualmente legali e pericolosi per la salute propria ed altrui. E' veramente eticamente sufficiente aggiungere un box con scritto "l'editore (la redazione/il direttore responsabie/il caporedattore/la cuoca filippina) si dissocia da quanto scritto" ?
Mi autorispondo ancora retoricamente: "Sì, nella misura in cui è etico fare profitto vendendo merce che aumenta drasticamente le chanche di contrarre ll cancro ai polmoni, scrivendo sulla confezione <questa merce uccide>, e spendendo di rimando buona parte di quello che si è guadagnato poco sopra per prestare cure mediche agli sventurati acquirenti del prodotto"
Ultima modifica di anonimogiocator; 28-03-18 alle 16:18
Ti ringrazio keiser per la risposta. Purtroppo però mi trovi su una posizione diversa in quanto secondo me l'argomento proposto (il Publisher non ha responsabilità se un gioco disegnato ad arte per creare dipendenza da lui pubblicato induce le persone a indebitarsi) è davvero indifendibile.
Capisco che la rivista abbia pubblicato pareri discordanti, la qual cosa la discolpa dall'accusa di portare avanti una politica. Ma d'altronde lungi da me dire una cosa del genere. Quello che volevo dire è che tgm di fatto è anche una piattaforma con il suo uditorio, e nel pubblicare quell'articolo si dà legittimità a un opinione che secondo me, ripeto, è vergognosa. Capisco che tgm non vuole avere una linea editoriale, ma secondo me l'argomento è davvero importante è delicato, quindi confesso di essere rimasto allibito davanti una presa di posizione così ferma a favore dei Publisher.
Diciamo che il mio commento voleva solamente condividere la mia reazione emotiva piuttosto che essere una critica. Rimango dell'opinione che l'argomentazione sia indifendibile
Ultima modifica di fairfriend; 29-03-18 alle 09:23
letto ora l'articolo.
In effetti in bocca mi rimane una strana sensazione: il problema deve essere risolto da chi ci casca. L'economia viene prima di tutto. Poveri coloro che ci fanno i soldi sopra (Yuotuber compresi?).
E' il senso che ne percepisco.
Mumble mumble... cioè, facciamo girare l'economia, legalizziamo le droghe pesanti. Tanto la percentuale di chi acquista è piccola rispetto a chi non ne usufruisce. I soldi arrivano a palate, e chi entra nel tunnel della droga alla fin fine se l'è cercata
Detto in un altre parole: in un paese che si definisce civile, non c'è bisogno di regole che permettano di difendere anche il più debole, che imparino a difendersi da soli.
PS: non critico la loro libertà di espressione. Critico aspramente quello che pensano. E sono contento di sapere che pensano questo, perchè aiuta a guardarli e giudicarli con occhi più lucidi.
Criticare chi istiga la dipendenza dal gioco d'azzardo (mi riferisco ai Publisher non agli autori dell'articolo per chiarezza) è un finto moralismo che fa parte della preistoria?
Onestamente la cosa che più mi ha amareggiato dell'articolo e di certi post come questo è la totale mancanza di empatia.
Ultima modifica di fairfriend; 29-03-18 alle 14:11
Io invece concordo con End222 e credo che qui si stia iniziando a fare del moralismo: questo è attualmente la situazione..non ti piace? non comprare!...stop
Io penso invece che tu ed end222 siate dei ragazzini, peraltro con poco cervello, perché anche a 15 anni uno dovrebbe capire che la dipendenza non è una scelta.
Meritereste che un vostro caro si trovasse in una situazione del genere, ma forse anche allora vi mostrereste apatici.
Mai apprezzato il discorso del non ti piace, non comprare.
Va bene quando si sta nei limiti. Estenderlo a tutto è in effetti un atteggiamento miope.
Il non voler affrontare la situazione. E se la situazione esplode poi che facciamo? La Fornero oramai c'è e ce la teniamo?
È la soluzione della pigrizia. E della "competenza"...
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vabbè, che dire, continuate pure voi con 'ste macerazioni mentali...