In apertura di The Games Machine 367 – in arrivo nelle edicole, per gli abbonati e già disponibile in digitale iOS – mi riferisco all'antichissimo tema degli FPS, quelli ignoranti che hanno avuto il nucleo storico di id Software come maestro assoluto. La verità, però, è che questo numero si muove come una specie di composizione “free jazz”: TGM 367 segue una serie di associazioni creativamente libere, insomma, talvolta uscite dalla mia mente e spesso decise insieme al branco di eccellenti redattori che mi trovo a dirigere. Wolfenstein Youngblood prende una strada particolare, non riuscita al cento per cento ma che certo giustifica il dossier suggerito dal buon Daniele Dolce ed eseguito magistralmente da Claudio Magistrelli, circa il significato storico dell'azione cooperativa e il modo in cui si è sviluppato lungo gli anni, non sempre e necessariamente nei termini degli shooter.
Ecco, poi, che la linea che ho pensato per onorare una della serie FPS più antiche della storia, comprensiva della recensione (sempre opera del prolifico Alteridan), dell'intervista finale e delle digressioni del TGM Classic e della Time Machine, per quest'ultima hanno portato la sapienza saggistica di Dan Hero verso la nascita degli stealth game, con cui i primi Wolfenstein 2D hanno tantissimo a che fare. Per non parlare del prode Nicolò Paschetto, che dal Quakecon di Londra ha riportato l'esperienza diretta con DOOM Eternal, insieme alla chiacchierata con MachineGames del TGM Incontra; oppure Marco Ravetto, che su quanto visto a un evento berlinese ha costruito il corposo reportage su FIFA 20, e Simone Rampazzi, che si è fatto menare dai cyborg di THE SURGE 2 trovandolo una spanna avanti al suo predecessore.
E ancora le penne sopraffine di Erica Mura e Stefano Calzati per tratteggiare diverse recensioni, per esempio Final Fantasy XIV: Shadowbringers o My Friend Pedro, il valoroso Gian Filippo Saba che ha scritto a tempo di record la perfetta analisi di Age of Wonder: Planetfall e Gabriele Barducci, immerso nella cittadina di Hawkins per mescolare la sua passione (e lavoro) sui serial con il gioco ufficiale di Stranger Things 3 – a cui idealmente si collega un dossier sugli anni '80 redatto da Lorenzo Fantoni. Tutto questo senza contare l'ironica e tagliente scrittura di Paolo Besser, vera e propria anima storica di questo gruppo di folli, ancora impegnato a redigere recensioni, insight tecnici, approfondimenti vari e rubriche ridanciane su una rivista cartacea alle soglie del 2020. Eroi.
Ecco tutti i contenuti di TGM 367:
3 Editoriale di Mario Baccigalupi
6 Spotlight di Daniele Dolce
COVER STORY
10 Wolfenstein Youngblood Recensione di Daniele Dolce
16 Dossier co-op: two is megl che one di Claudio Magistrelli
DOSSIER
20 Stranger Eighties di Lorenzo Fantoni
REPORTAGE
24 DOOM Eternal di Nicolò Paschetto
28 FIFA 20 di Marco Ravetto
32 The Surge 2 di Simone Rampazzi
RECENSIONI
38 Age of Wonder: Planetfall di Gian Filippo Saba
42 Final Fantasy XIV: Shadowbringers di Erica Mura
46 Bloodstained: Ritual of the Night di Danilo Dellafrana
50 Sea of Solitude di Erica Mura
52 My Friend Pedro di Stefano Calzati
54 Blazing Chrome di Paolo Besser
56 Stranger Things 3: The Game di Gabriele Barducci
58 SolSeraph di Nicolò Paschetto
60 Earth Defence Force 5 di Daniele Dolce
62 They Are Billions di Nicolò Paschetto
64 Night Call di Stefano Calzati
66 Highlight Console: Super Mario Maker 2 di Stefano Calzati
68 Recensioni in breve di Daniele Cucchiarelli
RUBRICHE IN TGM 367
36 Facce da TGM di Mario Baccigalupi
72 Time Machine di Danilo Dellafrana
76 TGM Classic di Danilo Dellafrana
78 TecnoTGM di Paolo Besser
80 Hardware di redazione
84 Lifestyle Bazar di Paolo Besser
86 Bovabyte di Paolo Besser
88 VR Machine di Mario Baccigalupi
92 eSport di Erica Mura
94 Così parlò Sabaku di Michele Poggi
96 TGM Incontra di Nicolò Paschetto