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Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Dopo aver letto numerose recensioni e commenti entusiastici mi sono deciso a comprare Dark Souls 3 ma ne sono rimasto estremamente deluso. Guardando il gioco da un punto di vista distaccato non si può non convenire sul fatto che non esista minimamente una storia, dialoghi, personaggi e una qualsivoglia sceneggiatura. Non esiste nemmeno un protagonista! Il gioco consiste semplicemente nell'avanzare in scenari che sono alla fine dei canaloni un po più grandi del solito triturando mostri vari. Dopo 12 ore di gioco non ho trovato un qualche enigma o qualcosa che spinga a ragionare oltre al combattere e imprecare per le continue morti. Gli scenari sono abbastanza evocativi sebbene il tutto sia rovinato un aspetto tecnico datato che non si può nemmeno lontanamente comparare a The Witcher 3 oppure al vecchio Skyrim moddato.
Parliamo ora della tanto decantata difficoltà: siamo sicuri che sia un pregio? Dal mio punto di vista una difficoltà così esagerata, con annesso respawn dei nemici ad ogni morte e forte rischio di perdita dei punti esperienza accumulati, è solo uno strumento per allungare la durata del gioco in maniera scorretta. Quanto durerebbe il gioco con la stessa difficoltà di The Witcher 3 con salvataggi liberi senza rischio di perdere i progressi fatti? Probabilmente un decimo dell'attuale. Senza la difficoltà Dark Souls 3 sarebbe un gioco che non raggiungerebbe nemmeno la sufficienza nelle recensioni della stampa specializzata perché non ha nessun contenuto. Per rendere difficile un gioco basta alterare qualche statistica nel calcolo dei danni e mettere il respawn dei nemici non ci vuole certo un genio creativo.
Questa strategia della difficoltà elevata è tipica alla fine di molti giochi orientali che la usano per allungare la longevità quando di sostanza ce n'è davvero poca. Ad esempio Metal Gear Solid V costringe a ripetere due volte a difficoltà diversa le stesse missioni in maniera totalmente ingiustificabile narrativamente solo per aggiungere ore di gioco senza sforzo. Hanno pure il coraggio di definire il suo ideatore un guru. Se Kojima e Mijazaki ( o come si scrive) sono dei guru allora cosa sono i ragazzi di CdProjectRED?
Io vedo sempre esaltare in generale i vecchi giochi perché erano difficili e punitivi. Perché nessuno invece si pone la domanda: quando sarebbe durato il primo Prince of Persia (che all'epoca ho adorato) se fosse stato possibile salvare la partita? All'epoca non c'erano i budget attuali e quindi si ricorreva a questi mezzi per allungare la longevità. I giochi attuali non si sono involuti semplicemente offrono molti contenuti in più senza dover ripetere ennemila volte le stesse sequenze.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Se è come il primo Dark Souls (l'unico che ho giocato):
La trama c'è solo che è nascosta e raccontata per indizi, trovi un'arma che ha una storia dietro che in qualche modo si collega a un boss che avevi incontrato prima e ne spiega le origini sommato a un'affermazione enigmatica di un NPC, poi ci sono delle piccole quest che hanno esiti diversi a seconda di quello che fai, per esempio ci sono degli indizi vaghi che possono far intendere che un NPC intende assassinare a tradimento un altro e puoi benissimo ucciderlo prima che accada, oppure puoi salvare o condannare a morte certi NPC "ricorrenti" semplicemente esplorando le locazioni in un certo ordine piuttosto che un altro, eccetera.
La difficoltà sinceramente è una stronzata, il gioco ti permette di grindare e di esplorare liberamente in cerca di segreti ed equipaggiamento, semplicemente punisce l'andare a caricare a testa bassa i nemici e l'imprudenza in genere, l'esperienza persa la puoi recuperare tornando sul posto in cui si è morti e in generale i Boss vengono segnalati quindi puoi benissimo spendere l'esperienza e andare ad affrontare boss particolarmente difficili con esperienza minima o a zero.
Il gioco ha una struttura stile metroid, vai in giro un po' dove ti pare e ti ferma solo il non avere l'equipaggiamento giusto che però ti puoi procurare esplorando, se si ha pazienza la difficoltà è più nella cripticità di certi passaggi e delle statistiche delle armi piuttosto che nel combattimento.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Partiamo dalla premessa che i Dark Souls non sono giochi difficili. I boss che effettivamente richiedono *skill* nel gioco sono due, il resto è fattibile da chiunque abbia un decimo di pazienza, e se non hai manco quella puoi sempre evocare tre fantasmi che ti ammazzano il boss free.
Ora, sulla trama ti ha già risposto correttamente Bullock. Quello che non stai considerando è l'enorme profondità del sistema di combattimento, la varietà di location e di nemici, l'eccellente level design... insomma, tutti i pregi del gioco.
La longevità non c'entra una sega, *specialmente* in Dark Souls che ha una mezza infinità di scorciatoie sbloccabili fatte apposta per *non* ripetere venti volte le stesse parti. Il motivo per cui la gente apprezza i giochi difficili è che sono soddisfacenti. Quando batti un'area tosta è molto più intenso e piacevole di vincere un gioco facile. Io non ho niente contro quelli facili, ma la difficoltà se è bilanciata come si deve per me è sempre un plus. CDPR ha fatto un giocone (Witcher 3 è tranquillamente il mio GOTY 2015 e lo preferisco ai Souls), ma quello che stai implicando è che l'unica qualità dei Souls è la difficoltà, quando il level design di una qualunque delle aree di questi giochi si mangia il miglior dungeon di Witcher 3. Che va bene, perchè Witcher 3 non è un gioco che si basa su quelli, però non venire a dire che non ci sono qualità nel gioco perchè non è vero.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Joxer
Dopo aver letto numerose recensioni e commenti entusiastici mi sono deciso a comprare Dark Souls 3 ma ne sono rimasto estremamente deluso. Guardando il gioco da un punto di vista distaccato non si può non convenire sul fatto che non esista minimamente una storia, dialoghi, personaggi e una qualsivoglia sceneggiatura. Non esiste nemmeno un protagonista! Il gioco consiste semplicemente nell'avanzare in scenari che sono alla fine dei canaloni un po più grandi del solito triturando mostri vari. Dopo 12 ore di gioco non ho trovato un qualche enigma o qualcosa che spinga a ragionare oltre al combattere e imprecare per le continue morti. Gli scenari sono abbastanza evocativi sebbene il tutto sia rovinato un aspetto tecnico datato che non si può nemmeno lontanamente comparare a The Witcher 3 oppure al vecchio Skyrim moddato.
Parliamo ora della tanto decantata difficoltà: siamo sicuri che sia un pregio? Dal mio punto di vista una difficoltà così esagerata, con annesso respawn dei nemici ad ogni morte e forte rischio di perdita dei punti esperienza accumulati, è solo uno strumento per allungare la durata del gioco in maniera scorretta. Quanto durerebbe il gioco con la stessa difficoltà di The Witcher 3 con salvataggi liberi senza rischio di perdere i progressi fatti? Probabilmente un decimo dell'attuale. Senza la difficoltà Dark Souls 3 sarebbe un gioco che non raggiungerebbe nemmeno la sufficienza nelle recensioni della stampa specializzata perché non ha nessun contenuto. Per rendere difficile un gioco basta alterare qualche statistica nel calcolo dei danni e mettere il respawn dei nemici non ci vuole certo un genio creativo.
Questa strategia della difficoltà elevata è tipica alla fine di molti giochi orientali che la usano per allungare la longevità quando di sostanza ce n'è davvero poca. Ad esempio Metal Gear Solid V costringe a ripetere due volte a difficoltà diversa le stesse missioni in maniera totalmente ingiustificabile narrativamente solo per aggiungere ore di gioco senza sforzo. Hanno pure il coraggio di definire il suo ideatore un guru. Se Kojima e Mijazaki ( o come si scrive) sono dei guru allora cosa sono i ragazzi di CdProjectRED?
Io vedo sempre esaltare in generale i vecchi giochi perché erano difficili e punitivi. Perché nessuno invece si pone la domanda: quando sarebbe durato il primo Prince of Persia (che all'epoca ho adorato) se fosse stato possibile salvare la partita? All'epoca non c'erano i budget attuali e quindi si ricorreva a questi mezzi per allungare la longevità. I giochi attuali non si sono involuti semplicemente offrono molti contenuti in più senza dover ripetere ennemila volte le stesse sequenze.
guarda, lasciatelo dire, ma Dark Souls non è un gioco che fa per te. non l'hai proprio capito.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
C'è una certa compiacenza dei giocatori verso la difficoltà dei dark soul. È vero, potrebbero anche mettere un easy mode a fianco del gioco così come è.
Tuttavia se si parte dall'assunto che non necessariamente ogni gioco debba essere per tutti, il fatto che la difficoltà sia solo una, e alta, è totalmente accettabile
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Un easy mode sarebbe? Premi un tasto e uccidi tutti? Perché se c'è gente che riesce a finire ogni singolo souls a soul level 1 qualcosa mi dice che più che la difficoltà il problema sia la skill.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Sì, ok sei bravissimo, va bene.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
0/10
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Necronomicon
Sì, ok sei bravissimo, va bene.
Cosa vorresti? Vita infinita? Per tanto così, leggiti un libro.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Io non voglio proprio niente, come l'italiano contenuto nel mio post dovrebbe farti evincere
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Joxer
Dopo aver letto numerose recensioni e commenti entusiastici mi sono deciso a comprare Dark Souls 3 ma ne sono rimasto estremamente deluso. Guardando il gioco da un punto di vista distaccato non si può non convenire sul fatto che non esista minimamente una storia, dialoghi, personaggi e una qualsivoglia sceneggiatura. Non esiste nemmeno un protagonista! Il gioco consiste semplicemente nell'avanzare in scenari che sono alla fine dei canaloni un po più grandi del solito triturando mostri vari. Dopo 12 ore di gioco non ho trovato un qualche enigma o qualcosa che spinga a ragionare oltre al combattere e imprecare per le continue morti. Gli scenari sono abbastanza evocativi sebbene il tutto sia rovinato un aspetto tecnico datato che non si può nemmeno lontanamente comparare a The Witcher 3 oppure al vecchio Skyrim moddato.
Parliamo ora della tanto decantata difficoltà: siamo sicuri che sia un pregio? Dal mio punto di vista una difficoltà così esagerata, con annesso respawn dei nemici ad ogni morte e forte rischio di perdita dei punti esperienza accumulati, è solo uno strumento per allungare la durata del gioco in maniera scorretta. Quanto durerebbe il gioco con la stessa difficoltà di The Witcher 3 con salvataggi liberi senza rischio di perdere i progressi fatti? Probabilmente un decimo dell'attuale. Senza la difficoltà Dark Souls 3 sarebbe un gioco che non raggiungerebbe nemmeno la sufficienza nelle recensioni della stampa specializzata perché non ha nessun contenuto. Per rendere difficile un gioco basta alterare qualche statistica nel calcolo dei danni e mettere il respawn dei nemici non ci vuole certo un genio creativo.
Questa strategia della difficoltà elevata è tipica alla fine di molti giochi orientali che la usano per allungare la longevità quando di sostanza ce n'è davvero poca. Ad esempio Metal Gear Solid V costringe a ripetere due volte a difficoltà diversa le stesse missioni in maniera totalmente ingiustificabile narrativamente solo per aggiungere ore di gioco senza sforzo. Hanno pure il coraggio di definire il suo ideatore un guru. Se Kojima e Mijazaki ( o come si scrive) sono dei guru allora cosa sono i ragazzi di CdProjectRED?
Io vedo sempre esaltare in generale i vecchi giochi perché erano difficili e punitivi. Perché nessuno invece si pone la domanda: quando sarebbe durato il primo Prince of Persia (che all'epoca ho adorato) se fosse stato possibile salvare la partita? All'epoca non c'erano i budget attuali e quindi si ricorreva a questi mezzi per allungare la longevità. I giochi attuali non si sono involuti semplicemente offrono molti contenuti in più senza dover ripetere ennemila volte le stesse sequenze.
Tante parole, una risposta: hai sbagliato gioco.
Il resto delle critiche sono piuttosto inutili: DS non è un gdr, per cui il paragone con Witcher3 non c'entra niente. L'esperienza non è persa, rimane, al massimo perdi le anime che puoi comunque recuperare tornando al punto in cui sei morto. Il gioco premia l'imparare e l'affrontare le sfide con calma e intelligenza, senza button mashing caricando a testa bassa (come tanti videogames moderni).
Se uno ha fretta non andrà lontano in Dark Souls, mentre al contrario se si metterà ad osservare il mondo di gioco, i mostri, il loro modo di attaccare, gli item (diversissimi per uso e modalità d'attacco) troverà il giocone che tutti dicono.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Dyni Crippler
Partiamo dalla premessa che i Dark Souls non sono giochi difficili. I boss che effettivamente richiedono *skill* nel gioco sono due, il resto è fattibile da chiunque abbia un decimo di pazienza, e se non hai manco quella puoi sempre evocare tre fantasmi che ti ammazzano il boss free.
Ora, sulla trama ti ha già risposto correttamente Bullock. Quello che non stai considerando è l'enorme profondità del sistema di combattimento, la varietà di location e di nemici, l'eccellente level design... insomma, tutti i pregi del gioco.
La longevità non c'entra una sega, *specialmente* in Dark Souls che ha una mezza infinità di scorciatoie sbloccabili fatte apposta per *non* ripetere venti volte le stesse parti. Il motivo per cui la gente apprezza i giochi difficili è che sono soddisfacenti. Quando batti un'area tosta è molto più intenso e piacevole di vincere un gioco facile. Io non ho niente contro quelli facili, ma la difficoltà se è bilanciata come si deve per me è sempre un plus. CDPR ha fatto un giocone (Witcher 3 è tranquillamente il mio GOTY 2015 e lo preferisco ai Souls), ma quello che stai implicando è che l'unica qualità dei Souls è la difficoltà, quando il level design di una qualunque delle aree di questi giochi si mangia il miglior dungeon di Witcher 3. Che va bene, perchè Witcher 3 non è un gioco che si basa su quelli, però non venire a dire che non ci sono qualità nel gioco perchè non è vero.
Vero, poi tante locazioni sono saltabili e anche alcuni boss, sei obbligato ad esplorare tutto almeno una volta solo se vuoi gli achievement.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Talismano
Un easy mode sarebbe? Premi un tasto e uccidi tutti? Perché se c'è gente che riesce a finire ogni singolo souls a soul level 1 qualcosa mi dice che più che la difficoltà il problema sia la skill.
Guarda che ti sta dando ragione, dicendo che il gioco non deve essere per forza di cose menomato Proof
Tralasciando che c'è gente che gioca a due sessioni di ikaruga contemporaneamente, quindi? Nel mondo esiste gente brava quindi parlare di difficoltà è futile? :asd:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Mah...io evito questa tipologia di giochi come la peste, pur avendola provata
in passato (o forse, proprio per averla provata), almeno per parlare con cognizione di causa.
Per me sono i Pac Man moderni, giochi smanettoni dove ogni ragionamento è
superfluo. Un gioco senza una trama e uno scopo non mi ha mai attirato e non avendo
neanche un combattimento tattico (anzi, in questo caso sfrustrante), non ha assolutamente, per me, nessuna attrattiva.
Per il resto, purtroppo fino a qualche anno fa c'era una diversificazione più profonda nei videoghiochim, almeno per PC, ma il consumismo, la
consolizzazione e il Mainstream sfrenato hanno portato al proliferare di giochi simili, che molti chiamano
Action RPG (o FPS RPG per F4 e Borderlands) ma che di RPG non hanno assolutamente nulla e che potrebbero
essere giocati da bambini di 10 anni come da 70enni rimbambiti senza alcuni sforzo.
Con questo, non ho nulla contro questi giochi, basta evitarli.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Talismano
Un easy mode sarebbe? Premi un tasto e uccidi tutti? Perché se c'è gente che riesce a finire ogni singolo souls a soul level 1 qualcosa mi dice che più che la difficoltà il problema sia la skill.
L'unica skill di cui ha bisogno dark souls è accendere il cervello e guardare quello a cui si sta giocando.
Chi finisce i souls a Soul level 1 ha solamente più tempo a disposizione per "guardare" eh :asd:
Non è skill è conoscenza dei pattern di mosse :asd:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
"Fino a qualche nano fa" è una frase bellissima :asd:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mammaoca
L'unica skill di cui ha bisogno dark souls è accendere il cervello e guardare quello a cui si sta giocando.
Chi finisce i souls a Soul level 1 ha solamente più tempo a disposizione per "guardare" eh :asd:
Non è skill è conoscenza dei pattern di mosse :asd:
Mi piacciono sempre i pro da tastiera che poi quando li vedi giocare crepano a ripetizione :asd:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Malaky
Mi piacciono sempre i pro da tastiera che poi quando li vedi giocare crepano a ripetizione :asd:
Il fatto che io crepo non vuol dire che il gioco è difficile necessariamente in realtà. :sisi:
Mi faccio capire. I boss dei Souls hanno tutti moveset molto prevedibili e telegrafati, e la capacità del giocatore sta semplicemente nell'abusare i venitmila frame di invincibilità e punirli. Per dire, secondo me ci sono due boss difficili in DS3... e uno, il più tosto dei due, l'ho battuto in quasi un tentativo, mentre ho perso molto più tempo su boss palesemente più facili, perchè mi indispettisco, perdo la pazienza e tiro mazzate a caso cercando di ucciderli più in fretta. L'ho scritto prima: i Souls sono giochi da pazienza, la skill vera e propria entra in gioco raramente. Un gioco da skill è, chessò, Ninja Gaiden per Xbox. :sisi:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kargan
Mah...io evito questa tipologia di giochi come la peste, pur avendola provata
in passato (o forse, proprio per averla provata), almeno per parlare con cognizione di causa.
Per me sono i Pac Man moderni, giochi smanettoni dove ogni ragionamento è
superfluo. Un gioco senza una trama e uno scopo non mi ha mai attirato e non avendo
neanche un combattimento tattico (anzi, in questo caso sfrustrante), non ha assolutamente, per me, nessuna attrattiva.
Per il resto, purtroppo fino a qualche anno fa c'era una diversificazione più profonda nei videoghiochim, almeno per PC, ma il consumismo, la
consolizzazione e il Mainstream sfrenato hanno portato al proliferare di giochi simili, che molti chiamano
Action RPG (o FPS RPG per F4 e Borderlands) ma che di RPG non hanno assolutamente nulla e che potrebbero
essere giocati da bambini di 10 anni come da 70enni rimbambiti senza alcuni sforzo.
Con questo, non ho nulla contro questi giochi, basta evitarli.
Se parli di assenza di storia e assenza di combattimento tattico riferito alla serie dei souls, beh, comincerei a pensare di aver sbagliato hobby, fossi in te
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Dyni Crippler
Il fatto che io crepo non vuol dire che il gioco è difficile necessariamente in realtà. :sisi:
Mi faccio capire. I boss dei Souls hanno tutti moveset molto prevedibili e telegrafati, e la capacità del giocatore sta semplicemente nell'abusare i venitmila frame di invincibilità e punirli. Per dire, secondo me ci sono due boss difficili in DS3... e uno, il più tosto dei due, l'ho battuto in quasi un tentativo, mentre ho perso molto più tempo su boss palesemente più facili, perchè mi indispettisco, perdo la pazienza e tiro mazzate a caso cercando di ucciderli più in fretta. L'ho scritto prima: i Souls sono giochi da pazienza, la skill vera e propria entra in gioco raramente. Un gioco da skill è, chessò, Ninja Gaiden per Xbox. :sisi:
La skill sta nel sfruttarli al momento giusto quei frame d'invincibilità. E nell'identificare che attacco fa cosa in quel mezzo secondo che ci mette il boss a caricarlo dal repertorio di svariate mosse simili. E nel fare management della stamina in rapporto a quanto sopra, senza colpire troppo e trovarsi in braghe di tela quando quello si mette a vorticare tirando diecimila colpi. Eccetera eccetera.
Trovo che molti si sentan fighi a fare gli "special snowflake" per cui DS non è difficile ecc ecc, che però sinceramente per tutti gli altri fa un fregancazzo di niente :asd:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Malaky
La skill sta nel sfruttarli al momento giusto quei frame d'invincibilità. E nell'identificare che attacco fa cosa in quel mezzo secondo che ci mette il boss a caricarlo dal repertorio di svariate mosse simili. E nel fare management della stamina in rapporto a quanto sopra, senza colpire troppo e trovarsi in braghe di tela quando quello si mette a vorticare tirando diecimila colpi. Eccetera eccetera.
Trovo che molti si sentan fighi a fare gli "special snowflake" per cui DS non è difficile ecc ecc, che però sinceramente a tutti gli altri fa un fregancazzo di niente :asd:
Sì, ma i frame di invincibilità sono tra i 9 e i 13 a seconda del tipo di roll che hai, entrambi concentrati sui frame iniziali dell'animazione. In altre parole, se vedo un attacco arrivare e premo il tasto di reazione, ho un margine di errore di fino a 13 frame. Se lo faccio nel momento in cui l'avversario cala l'arma stiamo parlando generalmente di un'animazione di cinque-sei frame, dandomi tempo più che sufficiente per schivarlo. Insomma, te lo dico in altri termini: io ho i riflessi di un vecchio di settant'anni e riuscivo comunque a schivare egregiamente il 90% dei colpi. :asd:
Puoi tranquillamente osservare i boss dalla distanza, "baitando" gli attacchi e studiando come contrattaccarli, per poi entrare e farlo. Non aiuta che il moveset della maggior parte dei boss di DS3 è estremamente ripetitivo e telegrafato.
Non è una questione di fare i "mamma, guarda quanto sono bravo". Io sono una auto-proclamata sega ai videogiochi. DS è più tosto della media? Certamente, perchè no. Ma "difficile" implica che ci sia una sfida che richiede abilità superarla. Abilità è battere Alma su Ninja Gaiden, su cui mi sono dovuto fermare per due mesi perchè, appunto, sono scarso. In Dark Souls la sfida più difficile è Manus, e personalmente l'ho battuto semplicemente mettendo su il full Havel, pelle ferrea e un tot. di fiaschette. Che sfida è se il gioco stesso ti permette di bypassarla in maniera così stupida? :asd:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Malaky
La skill sta nel sfruttarli al momento giusto quei frame d'invincibilità. E nell'identificare che attacco fa cosa in quel mezzo secondo che ci mette il boss a caricarlo dal repertorio di svariate mosse simili. E nel fare management della stamina in rapporto a quanto sopra, senza colpire troppo e trovarsi in braghe di tela quando quello si mette a vorticare tirando diecimila colpi. Eccetera eccetera.
Trovo che molti si sentan fighi a fare gli "special snowflake" per cui DS non è difficile ecc ecc, che però sinceramente per tutti gli altri fa un fregancazzo di niente :asd:
Che è quello che è stato detto prima, memorizzare il moveset e entrare nelle aperture gentilmente concesse :asd:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Anche in Castlevania puoi trasformarti in pipistrello e volare sopra gli scontri, la possibilità opzionale di "truccare" un match non invalida la difficoltà di tutto un gioco.
Che alcuni boss sian piu facili di altri non ci piove, ma tipo in DS3
affrontando il secondo scontro con Gundyr nelle tombe che non sta mai fermo, tira swing dalla partenza praticamente uguale ma effetti diversi e range enorme, quella minchia di calcetto alle spalle che ti fotte tutta la stamina ecc., hai voglia farmi il discorsetto di rollare al momento giusto, si, pero devi anche attaccare se vuoi andare avanti nel gioco.
Insomma uno può tirare tutte le fregnacce che vuole sul "basta guardare e imparare" ma è un po' come dire che per essere bravi pittori basta guardar bene uno che dipinge.
Moltissimi di quelli che la menano su Dark Souls "facile" è solo gente che vuol sentirsi superiore agli altri che sucano, cosa che però non fotte niente a nessuno.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Malaky
Anche in Castlevania puoi trasformarti in pipistrello e volare sopra gli scontri, la possibilità opzionale di "truccare" un match non invalida la difficoltà di tutto un gioco.
Che alcuni boss sian piu facili di altri non ci piove, ma tipo in DS3
affrontando il secondo scontro con Gundyr nelle tombe che non sta mai fermo, tira swing dalla partenza praticamente uguale ma effetti diversi e range enorme, quella minchia di calcetto alle spalle che ti fotte tutta la stamina ecc., hai voglia farmi il discorsetto di rollare al momento giusto, si, pero devi anche attaccare se vuoi andare avanti nel gioco.
Insomma uno può tirare tutte le fregnacce che vuole sul "basta guardare e imparare" ma è un po' come dire che per essere bravi pittori basta guardar uno che dipinge.
Moltissimi di quelli che la menano su Dark Souls "facile" è solo gente che vuol sentirsi superiore agli altri che sucano, cosa che però non fotte niente a nessuno.
Ecco, il boss che hai citato? Steso in un tentativo. E non avevo neanche la mia arma OP falciatutto in quel momento. :asd:
E, voglio ribadire, io *non* sono capace di battere Manus senza cheesarlo, quindi le mie abilità videoludiche sono scarsine.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Dyni Crippler
Ecco, il boss che hai citato? Steso in un tentativo. E non avevo neanche la mia arma OP falciatutto in quel momento. :asd:
E, voglio ribadire, io *non* sono capace di battere Manus senza cheesarlo, quindi le mie abilità videoludiche sono scarsine.
Non sto parlando del primo fight, ma del secondo nell'area segreta. E come ho detto, chissenefrega? Il punto non è che un boss si possa battere anche facile, magari andando li con SL alto o armi buffate a nastro o col pg fatto bene (tipo io sto girando con una build scarsa mezzo fight mezzo spellcasting perche alzando troppo STR i fight normali eran troppo facili) ma che il gioco richiede comunque skill per essere superato, fosse anche dodgiare al momento giusto in base al tipo di attacco.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Malaky
Non sto parlando del primo fight, ma del secondo nell'area segreta. E come ho detto, chissenefrega? Il punto non è che si possa battere anche facile, magari andando li con SL alto o armi buffate a nastro (tipo io sto girando con una build scarsa mezzo fight mezzo spellcasting perche alzando troppo STR i fight normali eran troppo facili) ma che il gioco richiede comunque skill per essere superato, fosse anche dodgiare al momento giusto in base al tipo di attacco.
Sì, so che stai parlando del secondo. Ed ero palesemente underleveled, visto che sono arrivato in quell'area prima di battere due dei tre lord dei tizzoni. E sì, ho avuto molti molti molti problemi con la
che ritengo uno dei boss più tosti del gioco insieme a
Sulyvahn, che invece ho battuto in due tentativi.
Mi fa piacere il "chissenefrega", ma io non sto qui per vantarmi, anzi, l'esatto opposto: sto cercando di dimostrarti come io, persona incapace di battere Manus, si fa strada facilmente tra la maggior parte dei boss del gioco. Insomma, non è neanche questione di git gud, al più di git patient.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
E' questione di tutte e due. Su che non è difficile. Da come la dipingono i leoni da tastiera sembra che basti guardare un boss per 5min e bang, flawless victory. Mica funziona cosi.
Peraltro a me la Danzatrice ha fatto cagare, tanto per dire che quel che è "facile" per un pg può non esserlo per altri
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Talismano
Se parli di assenza di storia e assenza di combattimento tattico riferito alla serie dei souls, beh, comincerei a pensare di aver sbagliato hobby, fossi in te
Potrei, ma a questo punto penso che hai vissuto pochi anni della tua vita e devi
vedere ancora molto...ma molto, per considerare questi giochi Tattici e con una storia degna di nota.
Nerhim ha una storia degna di nota, Arma III e JA 2 sono Tattici degni di nota, EU è una serie
Stragetica degna di nota, i Souls sono smanettoni,
dei Diablo visti da dietro, in cui farmare è l'unica azione primaria.
Rispetto chi li gioca perché i gusti son gusti e spesso spegnere il cervello
va anche bene, ma discorsi da fan boy sfrenati lasciamoli in naftalina, o si devia il post, che in finale trovo interessante.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kargan
Potrei, ma a questo punto penso che hai vissuto pochi anni della tua vita e devi
vedere ancora molto...ma molto, per considerare questi giochi Tattici e con una storia degna di nota.
Nerhim ha una storia degna di nota, Arma III e JA 2 sono Tattici degni di nota, EU è una serie
Stragetica degna di nota, i Souls sono smanettoni,
dei Diablo visti da dietro, in cui farmare è l'unica azione primaria.
Rispetto chi li gioca perché i gusti son gusti e spesso spegnere il cervello
va anche bene, ma discorsi da fan boy sfrenati lasciamoli in naftalina, o si devia il post, che in finale trovo interessante.
Diablo? Lol.
Post di bassa lega, ma in risposta ad un post di altrettanta qualità.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Malaky
E' questione di tutte e due. Su che non è difficile. Da come la dipingono i leoni da tastiera sembra che basti guardare un boss per 5min e bang, flawless victory. Mica funziona cosi.
Peraltro a me la Danzatrice ha fatto cagare, tanto per dire che quel che è "facile" per un pg può non esserlo per altri
Beh, sì, in realtà funziona esattamente così nella maggior parte dei casi. Non devi mica eseguire 1-frame-link combos, decidere in mezzo secondo in che direzione schivare o parriare ogni colpo. Anzi, il 99.9% dei colpi che subisci non sono neanche letali, dandoti un margine di errore extra. Anzi, come dimostrato sopra non devi neanche *saper* schivare! Basta corazzarti, tankare i colpi e tirare mazzate finchè non crepano!
La più grande sfida di skill richiesta dal gioco è saper premere un tasto in *qualunque* direzione, con un margine di errore di 13 frame. Tredici. In qualunque direzione perchè 13 frame sono più che sufficienti per ciullarti tutti i frame d'animazione di un attacco, a parte giusto un paio di attacchi che causano shockwave (che non sono quasi mai letali, quindi puoi incassare il colpo e non cascarci quando lo fa la seconda volta). La skill richiesta è più o meno quella di chi ha giusto un minimo di confidenza con il controller, e se non hai manco quella puoi tranquillamente battere il gioco in altri modi.
Vorrei avere altro da dire, ma sul serio, non c'è. Se gestire 13 frame è difficile giochi come Spelunky o Cave Story ad Hard sono impossibili. :asd:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kargan
Potrei, ma a questo punto penso che hai vissuto pochi anni della tua vita e devi
vedere ancora molto...
Giustamente se uno ha un'opinione diversa della tua non ha la tua grande esperienza videoludica. Makes sense.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Malaky
Anche in Castlevania puoi trasformarti in pipistrello e volare sopra gli scontri, la possibilità opzionale di "truccare" un match non invalida la difficoltà di tutto un gioco.
Che alcuni boss sian piu facili di altri non ci piove, ma tipo in DS3
affrontando il secondo scontro con Gundyr nelle tombe che non sta mai fermo, tira swing dalla partenza praticamente uguale ma effetti diversi e range enorme, quella minchia di calcetto alle spalle che ti fotte tutta la stamina ecc., hai voglia farmi il discorsetto di rollare al momento giusto, si, pero devi anche attaccare se vuoi andare avanti nel gioco.
Insomma uno può tirare tutte le fregnacce che vuole sul "basta guardare e imparare" ma è un po' come dire che per essere bravi pittori basta guardar bene uno che dipinge.
Moltissimi di quelli che la menano su Dark Souls "facile" è solo gente che vuol sentirsi superiore agli altri che sucano, cosa che però non fotte niente a nessuno.
Ma anche no.
Sticazzi dell'epenis per un gioco eh.
Muoio come un coglione per i mob ma oggettivamente i boss di dark souls vanno visti e bisogna avere pazienza.
Se muori 10000 volte di fila a un boss stai probabilmente giocando scazzato e senza riflettere (ma giocando cosi muori anche dai mob) ovvio che non basta guardare cinque minuti il moveset di un boss per capirlo e fare Perfect ma davvero la skill tanto paventata in dark souls é semplicemente capire a cosa stai giocando.
Poi si..chi é DAVVERO tanto bravo riesce a fare dei numeri allucinanti ma li oltre ad avere skill hai sicuramente investito più tempo sul gioco di altri.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
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Dyni Crippler
Anzi, come dimostrato sopra non devi neanche *saper* schivare! Basta corazzarti, tankare i colpi e tirare mazzate finchè non crepano!
Con il boss che ho detto no, a meno di non farti non so quale build ridicola OP fatta apposta, e allora non stiam parlando realmente del gioco. Un po' come a Castlevania quando da pipistrello puoi volare sopra i mob... bravo, ma cosa conta?
Citazione:
La più grande sfida di skill richiesta dal gioco è saper premere un tasto in *qualunque* direzione, con un margine di errore di 13 frame. Tredici. In qualunque direzione perchè 13 frame sono più che sufficienti per ciullarti tutti i frame d'animazione di un attacco, a parte giusto un paio di attacchi che causano shockwave (che non sono quasi mai letali, quindi puoi incassare il colpo e non cascarci quando lo fa la seconda volta). La skill richiesta è più o meno quella di chi ha giusto un minimo di confidenza con il controller, e se non hai manco quella puoi tranquillamente battere il gioco in altri modi.
Vorrei avere altro da dire, ma sul serio, non c'è. Se gestire 13 frame è difficile giochi come Spelunky o Cave Story ad Hard sono impossibili. :asd:
Come ho detto, imparare a dipingere guardando. Puoi schivare quanto vuoi ma dopo un po' la stamina finisce, e se ci metti un boss che non da pausa tra una serie di combo e l'altra lo spazio per attaccare (e averne la stamina) lo devi trovare in qualche modo se vuoi andar avanti nel gioco.
Non capisco cosa c'entri lo schivare un attacco con tutta una boss fight, molti boss non è che si "spengono" dopo che hai schivato un colpo.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
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Originariamente Scritto da
Malaky
Con il boss che ho detto no, a meno di non farti non so quale build ridicola OP fatta apposta, e allora non stiam parlando realmente del gioco. Un po' come a Castlevania quando da pipistrello puoi volare sopra i mob, bravo, ma cosa conta?
Come ho detto, imparare a dipingere guardando. Puoi schivare quanto vuoi ma dopo un po' la stamina finisce, e se ci metti un boss che non da pausa tra una serie di combo e l'altra lo spazio per attaccare (e averne la stamina) lo devi trovare in qualche modo se vuoi andar avanti nel gioco.
Non capisco cosa c'entri lo schivare un attacco con tutta una boss fight, molti boss non è che si "spengono" dopo che hai schivato un colpo.
Ma i boss hanno quasi sempre lunghe pause tra una serie di attacchi e l'altra che ti permette di recuperare la stamina persa. È Bloodborne quello con i boss relentless, non i Souls. L'unico boss che ricordo che non ti lascia effettivamente il tempo di respirare è, appunto, Manus.
E il punto è che la sfida è nello schivare i colpi. Il resto è una punish automatica. Schivi, punisci, schivi, punisci. Ripeti finchè non crepano. Se hai un'arma veloce puoi anche punire mid-combo, che riduce di tanto i tempi della battaglia.
E per il boss che pensi tu... boh? Io non avevo una build specifica quando ho fatto Manus, avevo una generica build STR. Metto su Havel, pelle ferrea e non devo più parare. Meno, meno, mi curo, meno, meno, mi curo, tanto la mia poise è più o meno infinita. Scommettiamo che riesco a farlo anche con quel boss? Again, niente build particolare, una generica build STR.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
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Originariamente Scritto da
Dyni Crippler
Ma i boss hanno quasi sempre lunghe pause tra una serie di attacchi e l'altra che ti permette di recuperare la stamina persa. È Bloodborne quello con i boss relentless, non i Souls. L'unico boss che ricordo che non ti lascia effettivamente il tempo di respirare è, appunto, Manus.
Non so che pg giochi ma per il mio pg melee ibrido
il secondo fight con Gundyr nell'area segreta
è una sequela infinita di colpi con a malapena il tempo di infilarne uno mio prima che l'altro riparta con le combo, questo anche dodgiando alla perfezione.
Per cui boh, staremo giocando in universi differenti.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
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Originariamente Scritto da
Malaky
Non so che pg giochi ma per il mio pg melee ibrido
il secondo fight con Gundyr nell'area segreta
è una sequela infinita di colpi con a malapena il tempo di infilarne uno mio prima che l'altro riparta con le combo, questo anche dodgiando alla perfezione.
Per cui boh, staremo giocando in universi differenti.
No, sul serio, o il tuo spacing è strambo o qualcosa non va. L'unica cosa da tenere in considerazione è l'attacco che fa quando gli stai alle spalle. Se hai bisogno di stamina ti allontani un po' e lui passa agli attacchi a lunga distanza, che 1) fanno schifo e 2) non sono combabili. Poi oh, io l'ho steso in un tentativo ed ero pesantemente underleveled. Però se vuoi prendere questo boss nello specifico ti posto un video che ne mostra tutte le debolezze:
https://www.youtube.com/watch?v=TD5ewLa_1G4
-Parryabile;
-Grosso, molti dei suoi attacchi ti vanno sopra;
-Molti attacchi semplicemente punibili camminandogli dietro e tirandogli una pacca sul sedere;
-Combo da tipo due colpi seguite dal calcio dietro;
-Lento, telegrafato;
-Pochi HP.
Io sono assolutamente incapace di fare parry e l'ho battuto easy. Non mi sembra affatto così difficile come lo dipingi.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Facci vedere qualche gameplay tuo allora.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
Si emmecojoni, lo ammazza solo di parry baitando l'attacco telefonato long range e skippando tutti quelli veri. A farlo cheesy cosi son capace anch'io.
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
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Talismano
Facci vedere qualche gameplay tuo allora.
Mio o suo? :asd:
Io non ne ho, ho solo un video che avevo fatto per scherzo quando la gente diceva che gli arcieri di Anor Londo sono impossibili da battere.
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Malaky
Si emmecojoni, lo ammazza solo di parry skippando tutti gli attacchi. A farlo cheesy cosi son capace anch'io.
Cheesy? È di gran lunga il metodo che richiede più skill. :asd:
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Re: Sopravvalutazione della difficoltà nei videogiochi.
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Originariamente Scritto da
Dyni Crippler
Cheesy? È di gran lunga il metodo che richiede più skill. :asd:
Ma va. Se ci fai caso dopo ogni attacco il tizio si rimette regolarmente distanza per far si che il boss tiri sempre l'attacco del jump+hit a distanza.
Non tira un solo colpo standogli vicino nella seconda fase (quella in cui se lo fai parte a tirare combo infinite).