Però è vero che un sacco di "decisioni" nei precedenti capitoli non hanno impatto sui seguiti, in questo è un po' paragonabile alle deludentissime decisioni di Mass Effect. C'è però una differenza sostanziale con quest'ultimo: le decisioni impattano pesantemente il gioco in corso. Molto poco i sequel, ma il gioco in corso è molto differente nei minimi dettagli. Scegliere una fazione nel primo o restare neutrale portava a scene e dialoghi completamente diversi, per dire, idem "schierarsi" con Triss o Shani.
Penso che, come per Mass Effect, le decisioni che impattano il futuro siano state tagliate perchè i progetti sono, per dirlo in modo semplice, sfuggiti di mano. Nel caso di The Witcher non in modo totalmente errato, però. Il loro budget è cresciuto inaspettatamente, sono migliorati nello storytelling ed ogni storia ha trovato un focus differente, diventando un episodio "a parte" della vita di Geralt, uniti da una plotline unica di fondo, ovvero la Wild Hunt. Consideriamo poi i cambi di motore eh, probabilmente i successivi erano incapaci di leggere alcuni trigger dei salvataggi delle versioni precedenti, rendendo impossibile importare determinate cose. Questo ammesso che i trigger esistessero in primo luogo; come ho detto, CDProjekt Red è cresciuta molto nello storytelling nel corso della trilogia e magari ai tempi del primo non si aspettavano assolutamente che determinate cose potessero essere tanto d'impatto per i giocatori quanto lo sono state.
Quello che posso dire, però, è che almeno la mancanza di alcune conseguenze, tranne forse la plotline abortita di Saskia, non è offensiva. Perlomeno non c'è un concilio da salvare o meno che promette faville nei seguiti, faville mai realizzate. Non so se mi spiego.