A tal proposito è intervenuto il vice presidente di Bethesda, Pete Hines, il quale ha affermato che alcuni hanno capito questo Fallout 76 e altri no. L'errore, secondo Hines, è nel considerare il gioco come un PvP dove "si corre e si spara agli altri giocatori" e nel quale non è più possibile giocare in solitaria.

Secondo Hines, si tratta di ben altro: "esci fuori dal vault e ritroverete un mondo da rifare completamente. Starà a voi ricostruirlo da zero con le conseguenze che questo comporta. E nonostante ci sia completa libertà su cosa costruire e cosa fare, significa anche poter decidere di non fare assolutamente niente. Potrete vivere come nomadi, senza non mettere radici in nessun luogo, troverete delle officine, potrete decidere se barattare o meno gli oggetti. Si ha la più totale libertà di gioco."

Inoltre i server di gioco non presenteranno un sovraffollamento di giocatori, altrimenti si perderebbe quel senso di desolazione alla base di Fallout. Hines spiega ai microfoni di Variety: "non stiamo parlando di un MMO o di un Battle Royale. È un'esperienza che deve far sentire il giocatore come se avesse appena lasciato il proprio vault".

Infine, si parla delle meccaniche PvP e dell'introduzione della "Vendetta": "bisogna ricordare che non è un titolo completamente PvP, dove tutti sparano a tutti. È più una sfida tra giocatori dove non ci sono limitazioni. Non ti rubano tutta la tua roba se ti ammazzano. C'è un meccanismo di vendetta a disposizione del giocatore, che può optare per uno scontro faccia a faccia".
Poche idee, ma confuse...