Era un po' che non capitavo. Ogni tanto mi ricordo...
Era un po' che non capitavo. Ogni tanto mi ricordo...
Were you tortured by your own thirst
In those pleasures that you seek
That made you Tom the curious
That makes you James the weak?
And you claim you got something going
Something you call unique
But I've seen your self-pity showing
As the tears rolled down your cheeks
E' qualche giorno che uso un mouse verticale, di quelli ergonomici con tutti i cazzi e mazzi per evitare o diminuire la sindrome del tunnel carpale eccetera.
Il disorientamento iniziale per una postura del tutto nuova è diminuito in breve, ma mai scomparso.
Un paio d'ore fa, ho rimesso su il vecchio mouse. Mi è venuta una contrattura all'avambraccio, al limite del crampo, e ho anulare e mignolo intorpiditi. Machecazzo.
Every normal man must be tempted, at times, to spit on his hands, hoist the black flag, and begin slitting throats.H. L. Mencken
Si chiama vecchiaia
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Bisogna farci l'abitudine un po' per come la mano "appoggia" e muove (è il meno), un po' per la posizione dei tasti che così girata pare fuori posto, ma soprattutto perchè il clic fa forza laterale e tende a spostare il punto, mentre in uno classico sfoga sulla superficie d'appoggio.
Per gaming e disegno CAD e simili c'è una curva d'abitudine un pelo più sgradevole di una semplice navigazione o uso office.
Però dimezzando la torsione dell'avambraccio aiuta parecchio nelle sessioni più lunghe.
Every normal man must be tempted, at times, to spit on his hands, hoist the black flag, and begin slitting throats.H. L. Mencken
Oh gesù
Intrigante però.
Anni fa (2004-2005) ho provato una Cintiq che usavano i restitutori del vecchio lavoro... cioè, quello ancora più vecchio. Poi mi è capitata sottomano una Intuos, ma anche in quel caso poco più di una prova al volo. Credo che siano considerati modelli a dir poco preistorici.
A casa ho una Graphire che funziona con un workaround anche sotto Win10 e che uso per Sketchbook ma troppo saltuariamente.
Però no, ho bisogno di una roba con tre pulsanti e lo scroll, il doppio clic è il meno. La penna non ce la fa.
La gonna plissettata mi uccide. In senso buono.
Every normal man must be tempted, at times, to spit on his hands, hoist the black flag, and begin slitting throats.H. L. Mencken
la penna ha le sue limitazioni
io l'ho impostata come tap sulla superficie come single click. doppio tap come double click
primo pulsante come middle mouse, secondo come right click
penso si possa fare la cominazione ctrl+alt e drag come scroll
io per ora vado ancora di mouse visto che il mio polso non sembra avere problemi, ma in futuro, prima o poi, dovro adeguarmi a qualche compromesso anche io
Io ormai uso solo i maxi-touchpad Apple che li trovo veramente comodissimi. Per giocare ho un Razer Orochi invece
Lo uso per tutto, compreso fotoritocco e vado precisissimo, infinitamente meglio di qualsiasi mouse. Tranne però per i giochi dove ho bisogno proprio dell'ergonomia si un mouse.
Secondo me la TouchPad Apple da usare è comoda da paura. Se prendi una qualsiasi Windows ti vien male, ma la precisione di quella Apple l'ho sempre apprezzata, anche nel fotoritocco di precisione mi è sempre piaciuta.
Io ho provato vari mouse perchè anche io ho problemi un po' alla spalla, un po mi si insensibilizza il mignolo. Che dire? Che alla fine anche quello verticale non riusciva a farmi diminuire granchè il dolore, oltre che anche io l'ho trovato scomodo e fastidioso proprio per le cose che hai detto tu.
Per assurdo l'unico mouse che ora uso, e che non mi da problemi (unito all'avere messo il mouse all'altezza giusta, ovvero più o meno a quella dell'ombelico a spanne) è un mouse da 10 euro di merda della logitech. Con quello davvero, zero problemi alla mano, appoggio facilmente la mano e non mi da fasticio.
Meanwhile sono in crisi con la mia ragazza e sto male come un cane. Scusate non apro topic perchè preferisco "la famiglia" per ora.
Sono in attesa del visto per lavorare negli states, stavo iniziando a guardare le cose da una prospettiva di stabilità futura (soprattutto perchè davvero qua non trovo niente di interessante e sono stra preoccupato per il futuro, soprattutto a livello di remunerazione).
E poi trac. Il mondo addosso.
So che l'ultima cosa che devo fare è prendermi male e rinunciare a questa opportunità lavorativa, ma pensare di affrontare tutto completamente da solo mi mette ansia. No di più, lo ammetto candidamente, sono terrorizzato ora. E' stato sempre il mio sogno (come chiunque nell'IT penso) di avere l'opportunità di lavorare in Silicon Valley, ma ora sto davvero demmerda. Soprattutto perchè ho paura di incontrare un ambiente estremamente difficile in termini di socialità, e perchè andare la con una rottura sulle spalle, conoscendo quanto sono emotivo, è davvero pesante. Ovvio che però l'altro lato della medaglia parla chiaro, avrò talmente tante novità che avrò il cervello occupato.
Il problema è che vorrei in realtà non arrivare a chiudere il rapporto, ma non vedo come riuscire a uscire dalla crisi.
E' spuntato tutto dal nulla. Ho dato davvero il sangue per questa relazione, e ora mi sembrava che si stesse tutto mettendo nel verso giusto. Prima era sempre a casa e stava malissimo perchè non aveva grandi opportunità di avere relazioni sociali non avendo molte amiche qua nei paraggi. Trovato il lavoro le cose mi sembravano andare, lei era impegnata, aveva stretto amicizie e trovato un posto dove finalmente non aveva solo persone stronze attorno. Io ero contentissimo per lei, ma al contempo stavo attraversando un periodo di merda proprio per il mio lavoro. La stavo dando un po' per scontata, ma le dicevo sempre che era un periodo nero per questi motivi.. Fatto sta che alla fine della fiera, lei non è più sicura, il fatto che io parta è solo un neo, mi ha detto chiaramente che non vuole rinunciare al posto dove sta ora perchè si trova bene ma che le cose che non vanno sono anche altre. Il fatto è che a me sembrano tutte cose "lavorabili".
Sono rimasto davvero spiazzato perchè seppur in periodo nero, mi sono fatto in quattro per lei, cercando di stare dietro a tutte le cose che, da quando ha iniziato a lavorare, aveva smesso di seguire, e l'avevo fatto perchè sapevo quanto stancante potesse essere un lavoro da commessa.
Eppure non è bastato, mi ha parlato che ha bisogno dei suoi spazi e sinceramente ha anche ammesso che un po' l'ha capito perchè ha iniziato a interessarle un altro. Non lo so. Sta acquisendo per la prima vera volta nella vita una indipendenza, e forse ora le sta stretta la relazione. Non lo so, sto davvero nel baratro, ci avevo puntato tantissimo. E la sola idea di tornare a zero, da solo, mi spezza. Sono troppo emotivo, quanto vorrei non esserlo.
EDIT: ho scritto un WoT.
TL;DR: parti e lasciati tutto alle spalle.
Mi dispiace un botto TGG, però tento anche di farti vedere l'altro lato della medaglia, che un po' già l'hai intravisto da solo.
Ti si sta per aprire una nuova strada, una nuova avventura che ti butterà in un contesto completamente diverso, praticamente una nuova vita dove, per un motivo o per un altro, dovrai per forza di cose ricominciare da zero.
L'unica "cosa" che potresti portarti appresso è la tua attuale relazione che, ovviamente, è tantissimo, anzi, è tutto. Perchè fondamentalmente, almeno all'inizio, sarebbe l'unica persona che ti si affiancherà e ti starà vicino per aiutarti e sostenerti e darti quella spinta iniziale per affrontare il cambiamento.
Parti dal presupposto che, a quanto ho capito, pure che lei cambi idea e rimarreste insieme, lei non verrebbe con te perchè ha finalmente trovato una sua dimensione dove è soddisfatta a livello lavorativo e sociale e, giustamente, aggiungo, non vuole lasciarla per buttarsi nell'ignoto.
La situazione quindi sarebbe che si, avrai ancora una compagna, ma sarà una relazione a (lunghissima) distanza che potrebbe portarti più a paturnie che altro, mentre te starai al capo opposto del mondo.
Quindi, alla fine, levando il piano puramente emotivo/irrazionale, cosa ti cambierebbe rimanere con lei, sapendo che lei non ti accompagnerebbe fisicamente? Questo non è solo una questione di vicinanza fisica, ma anche che non essendo con te, non potrà capire per forza di cose i problemi e i disagi che potresti attraversare perchè, appunto, non è li con te, e aiutarti a superarli, che alla fine potrebbe portare anche a una situazione di frustrazione per entrambi.
Quando poi starai magari con la mente un po' più sgombra e rilassata vedrai che alla fine, tutto sommato, non è tutta 'sta tragedia, considerando il corso degli eventi.
IMHO, per quanto difficile (alla fine so tutti buoni a parole e, come si suol dire, è facile fa il frocio col culo degli altri ) tenta di cogliere quest'occasione per lasciarti tutto alle spalle e ripartire da zero con una nuova vita: nuovo luogo (fichissimo e al 200% meglio di dove ti trovi ora), nuovi amici (che dovrai sceglierti oculatamente), probabilmente anche nuova donna (e qua pure, potrebbe dirti benissimo come male, ma se non ci provi non lo saprai mai).
La paura c'è, ed è giustificata e la capisco benissimo. Io stesso sogno di andarmene da questo paese di merda dove non si fa altro che giocare al ribasso con i coglioni che svendono le loro capacità per quattro spicci pur di portare a casa la pagnotta invece di farsi valere e far capire che la qualità costa. Mi piacerebbe andarmene in Danimarca, sono stato anni fa a Copenaghen e me ne sono veramente innamorato e sento dire solo cose buone. Ma ammetto che ho paura, sarei da solo catapultato in un mondo diverso e non ho ancora trovato il coraggio perchè ho paura di tagliare questo cordone ombelicale fatto di affetti familiari e, soprattutto, dei miei amici che inevitabilmente perderei.
Quindi ti capisco benissimo, però dobbiamo farci forza e, pur da soli, dobbiamo riuscire a superare questa barriera e lanciarci in questo ignoto invece di rimanere qua a marcire come stronzi.
Ultima modifica di Don Luca; 27-08-18 alle 10:39
Grazie don, sono belle parole e sono chiare e logiche. A logica anche io la penso così, la realtà che mi ammazza è che ho davvero davvero investito tantissimo in questa relazione. E mesi fa già le avevo chiesto se sarebbe rimasta affianco, provando con me la strada estera e lei mi dava certeze. E vedere che ora non ci sono più mi distrugge. Quello che non riesco a dirle è che tra l'altro buttiamo tutto nel cesso per cose assolutamente smussabili e per un suo lavoro che, e minchia mi sento davvero una merda a dirlo non credere, è una cosa che può trovare un po' ovunque e che comunque, anche se fatto all'estero le darebbe lo stesso (se non di più) grado di soddisfazione. E anche con le amicizie, ci ha messo qualche mese a farle, ci metterebbe lo stesso tempo a farle altrove. E anche perchè, se domani 2 o 3 persone andassero via da dove lavora lei, quel posto tornerebbe ad essere un negozio con orari folli, una capa incapace e persone a fianco che lasciano il tempo che trovano. Tutta questa ultima parte è un mio sfogo e so che non aggiunge niente.
Ora ho la paranoia totale
- ci lasciamo, non mi danno il visto e io rimango fottuto fortissimo.
- non ci lasciamo, mi danno il visto, e parte una relazione a distanza destinata a fallire.
- ci lasciamo, mi danno il visto e io dopo 3 mesi di morte dentro torno perchè mi sento solo come un cane di merda
Ho davvero una paura fottuta dello stare di nuovo male come un cane, delle mille sigarette, del non dormire, del non riuscire a ragionare a lavoro. Minchia quanto odio la mia emotività. Prendo tantissime cose di petto e mi ci spacco la testa. Ma su ste cose sono del burro mezzo sciolto. Giuro mi viene voglia di non avere altre relazioni, perchè davvero tanto ci lavori, ti ammazzi, poi basta un soffio e tutto va a puttane, anche se ci avevi costruito sopra un sacco di belle cose
Ultima modifica di The Great Guerra; 27-08-18 alle 11:25
Ho dato un'occhiata alla sfera di cristallo, ecco cosa ho visto:
- Vi lasciate, parti, trovi un lavoro spettacolare, gente fighissima, ti trombi una turbofregna. In pratica diventi il nuovo Ray
Però ti capisco benissimo, sono 3 mesi che sto in analisi da una psicologa per fortuna molto brava perchè sto mentalmente devastato, principalmente dalle delusioni lavorative e dalla gente con la quale devo per forza di cose confrontarmi ogni santo giorno che lavoro come libero professionista. M'è pure passata la voglia di cercarmi una donna, fai un po' te
Però tocca farsi forza ed è difficilissimo, sono il primo a dirlo perchè pure io ho problemi enormi, ma con un po' di caparbietà vedi che se ne viene fuori, in un modo o nell'altro.
In chiusura, faccio un piccolo dietrofront rispetto a quello che ho detto prima e ti dico un'altra cosa: pensa prima di tutto a te stesso, devi volerti bene e devi stare bene perchè questo è alla base di tutto, quindi fai quello che ti da serenità mentale.
Di occasioni ce ne sono e ce ne saranno sempre tante anche se, certo, questa che ti si è proposta è na bella roba, però pensaci su bene, tenta di fare una sorta di proiezione mentale di dove ti vedi da qua a un anno e tenta sempre di pensare positivo, perchè se non sei un coglione e sei una persona che vale una strada la trovi e in america, purtroppo, pur essendoci molte persone valide sono incredibilmente chiuse mentalmente.
Ti dico solo che se non avessi avuto problemi di contratto a quest'ora stavo a lavorare per una startup che opera nell'aeroporto JFK come database specialist: il loro DB di una applicazione di una complessità unica era su un file di testo, perchè non erano in grado di fare altrimenti. E hanno trovato persino soluzioni sorprendenti per renderlo performante, per dirti che cmq c'è gente molto valida, fai un po' te
Quando gli ho parlato di db relazionali e la possibilità di avere oggetti all'interno delle tables gli si sono illuminati gli occhi
Insomma, vedi un po' te va, che sennò qua ne esce un altro WoT
TGG, ti si è palesata una situazione Win-Win: puoi partire e lasciarti tutto alle spalle e nel contempo lavorare senza cazzi per la testa.
Poi non è che vai a lavorare in miniera... anzi, magari nella Silicon Valley puoi pure trovare qualche nuovo amore con una ragazza più affine al tuo mondo.