Non ho cambiato nessuna versione, ho sempre detto che era una roba fatta in tandem fra lobby automotive e palazzi UE, in primis perchè le case automobilistiche pensavano di fare il colpaccio obbligando via regolamenti interni all'UE di sostituire il parco auto.
Il problema è che le case sono partite d'anticipo con i piani industriali fiduciosi di spingere (magari con qualche trolley, chi lo sa) i palazzi UE ad approvare i regolamenti che avrebbero favorito i piani industriali già in essere. Tipo le modifiche in corso d'opera mentre costruisci la casa, nel progetto non c'è la finestra oppure un muro viene spostato ecc... oppure la costruisci sfanculando vincoli vari, tanto poi basta modificare il progetto finale... poi però arriva il rompicoglioni che ti blocca tutto e tu ti trovi nella merda.
Qua è successo uguale, si sono spinti a vicenda per obbligare l'auto elettrica peccato che nel mentre la politica ha ceduto e le case si sono trovate con i miliardi investiti, le penali da pagare in caso di mancate vendite (per via delle quote Co2 già introdotte come step intermedio) ma senza l'obbligo (formale o informale non importa) per il cliente di acquistarle.
L'unica cosa che veramente pensavo è che di riffa o di raffa avrebbero obbligato lo stop ai motori ICE per evitare l'ecatombe, ma tanto ci sta pensando la Cina (altra cosa alla quale non avevano considerato nella loro mentalità deviata)
Non possono dire che non le mettono in produzione perchè non hanno ordini di auto elettriche, altrimenti i clienti li mandano a cagare.
Non possono nemmeno metterle in produzione senza produrre le auto elettriche (che non vendono) altrimenti devono pagare multe.
Che fanno? Le mettono in produzione comunque scaricando i costi aggiuntivi sulal clientela? Prego si accomodi, auguri
Sono in un cul de sac, non possono nemmeno dire quali sono i reali motivi di questa posticipazione altrimenti si mettono contro parte della clientela europeista.
Lo hanno capito tutti che il discorso della piattaforma inadeguata è una cazzata