Killer Inn Anteprima

Killer Inn

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Killer Inn – Anteprima Hands-On

Che succede quando un pirata, un’astronoma, un pugile e un gamer si trovano nello stesso posto? Beh, secondo Killer Inn, quello che succede è che si dividono in squadre e iniziano ad ammazzarsi a vicenda.

Sviluppatore / Publisher: Tactic Studios / Square Enix Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Online PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: ND

È abbastanza curioso come Square Enix, publisher di Final Fantasy XIV, uno degli MMO più giocati sul mercato, faccia fatica a centrare il bersaglio quando si tratta di altri titoli orientati al multiplayer; il recente Foamstars, per esempio, non ha esattamente fatto scintille. Questo, però, non impedisce alla casa giapponese di continuare a provarci: e del qui presente Killer Inn, in parte sparatutto e in parte gioco di deduzione sociale, non si può certo dire che manchi un’impostazione fuori dagli schemi.

Con qualche giorno di anticipo sulla closed beta per cui è possibiler registrarsi sul sito ufficiale, abbiamo avuto modo di testarne le meccaniche, e di farci venire i sudori freddi per l’ansia, nel corso di un evento per la stampa organizzato da Square Enix.

MA QUINDI KILLER INN COS’È?

Ambientato in una sontuosa villa con tanto di giardino e inquietanti catacombe, Killer Inn divide i 24 giocatori in due squadre: da un lato gli Agnelli, dall’altro i Lupi, in minoranza rispetto ai primi. L’obiettivo dei Lupi è eliminare tutti gli Agnelli, mentre quello degli Agnelli è scoprire chi sono i Lupi ed eliminarli, o in alternativa riuscire a fuggire dalla villa, impresa tutt’altro che facile. Chiaramente, i Lupi sanno chi appartiene al loro gruppo, mentre gli Agnelli no; ma ogni cadavere che macchierà i pavimenti dell’aulica magione lascerà dietro di sé degli indizi – come per esempio il colore degli abiti o dei capelli – che aiuteranno a identificare chi ha perpetrato l’assassinio.

16 AGNELLI, 8 LUPI, E STRUMENTI DI MORTE IN ABBONDANZA

E come si può compiere questo efferato crimine? Beh, questo sta a voi deciderlo: inizialmente tutti i residenti della villa partiranno completamente disarmati; esplorando varie stanze si possono trovare oggetti utili, come ad esempio granate fumogene, kit di riparazione, o solventi che facciano scomparire gli indizi lasciati su un cadavere, ma per la vera potenza di fuoco bisognerà rivolgersi ai vari membri dello staff, che ci potranno assegnare brevi missioni (risolvi un semplice puzzle, trova questo oggetto, premi questo tasto) fondamentali per salire di livello e acquisire monete d’oro e gettoni. Le prime servono per acquistare beni e servizi dallo staff, i secondi invece per aprire i forzieri sparsi per la villa; questi non sono esclusivi, nel senso che una volta prelevata la ricompensa questi si richiuderanno e potranno essere riaperti da chiunque inserirà il numero di gettoni adeguato.

Killer Inn

Essere un Lupo non vi dà alcun vantaggio iniziale rispetto agli Agnelli, quindi dovrete giocare con un minimo d’astuzia se volete sopraffarli.

I membri dello staff sono osservatori neutrali, e non interverranno per proteggere gli Agnelli, ma c’è una regola che tutti i Lupi devono rispettare: e cioè che davanti ai membri dello staff non si possono commettere omicidi. Cioè, chiariamoci, nulla vi ferma dal commetterli: ma questo autorizzerà lo staff a rivelare agli Agnelli chi è il colpevole, esponendolo dunque alla caccia all’uomo. C’è un’altra regola fondamentale in questo gioco di deduzione sociale, e cioè che gli Agnelli devono stare molto attenti a puntare il dito (o l’arma da fuoco) su qualcuno: ferire un altro Agnello comporterà infatti la morte immediata del colpevole, che verrà trasformato in una statua di pietra per memorializzare la gravità del suo gesto.

BALLA COI LUPI

I primi minuti di ogni sessione di gioco si traducono in una rapida corsa al più vicino membro dello staff per iniziare subito a completare missioni, e dunque procurarsi l’armamentario di cui abbiamo bisogno per uccidere e (possibilmente) non farci uccidere. Armi da fuoco e armature che ci proteggano dai proiettili nemici sono ovviamente una buona scelta, ma non l’unica: esistono infatti alcuni oggetti (come il narcotico o il coltello) che permetteranno a un assassino in erba di eliminare la sua preda istantaneamente se riesce ad arrivarle sufficientemente vicino.

NON SERVE UNA BUONA MIRA PER FARE FUORI QUALCUNO, MA DI SICURO AIUTA PARECCHIO

In teoria, è dunque tranquillamente possibile fare un buon lavoro come Lupo senza bisogno di prendere in mano un revolver e corazzarsi come un cavaliere medievale. Dico in teoria perché, nonostante uno dei rappresentanti di Square Enix avesse specificato che Killer Inn può tranquillamente essere giocato con il pad perché questo non è uno shooter classico, alla conclusione di tre delle quattro sessioni di gioco che abbiamo potuto provare l’ambito titolo di MVP è stato ottenuto dal giocatore che faceva 360 noscope con il fucile da cecchino. Quindi, insomma, non conta solo la buona mira ma di sicuro aiuta.

Killer Inn

Completare le missioni è fondamentale, indipendentemente dal ruolo. Senza soldi ed equip, siete solo una preda facile, o un lupo sdentato!

IL VALORE AGGIUNTO DEI GIOCHI DI DEDUZIONE SOCIALE È PROPRIO LA PARTE SOCIALE

Nel complesso, la formula di Killer Inn funziona. Le partite sono piuttosto veloci (una ventina di minuti circa; gli Agnelli hanno un tempo limite per fuggire o eliminare tutti i Lupi) e quando il cerchio inizia a stringerci un certo senso di ansia ogni volta che si incontra un altro giocatore è inevitabile. Certo, come tutti i giochi con una componente di deduzione sociale, è proprio la parte “sociale” a fare la differenza. Non voglio certo farne una colpa ai miei colleghi – io stesso ero un po’ troppo impegnato a correre di qua e di là a fare missioni e a farmi venire un colpo ogni volta che vedevo un’ombra dietro un angolo – ma durante le partite che ho potuto provare non si è parlato molto, e forse potrebbe aiutare estendere il raggio della chat di prossimità, così da aiutare la comunicazione anche al di là dell’occasionale momento di ritrovo (e cioè quando viene scoperto un cadavere). Proprio l’audio giocherà una parte fondamentale nella versione finale del gioco, dato che poter capire da dove vengono gli spari, le urla di dolore o i passi è una componente centrale di ogni shooter, a maggior ragione di uno con questo approccio; devo dire che nella versione che abbiamo provato noi un po’ di imprecisione c’è stata, ma siamo ancora lontani dal lancio e c’è tempo per sistemare queste debolezze. Buona anche la caratterizzazione dei personaggi, ciascuno dotato di abilità passive specifiche – ma tranquilli che nessuna di loro vi salverà da un coltello infilato nella schiena.

Killer Inn

Una volta morti, vi ritroverete in una chat vocale con gli altri giocatori, a commentare quanto succede.

Per finire, una considerazione di stampo più generale. Qualunque gioco multiplayer vive e muore in base al numero di giocatori che riesce ad attirare. Questa è una banale regola a cui nessuno può sfuggire: più giocatori significa tempi di matchmaking più brevi, partite più bilanciate, una community più ampia con cui scambiarsi opinioni, insomma avete capito; e questa regola vale in particolare per un gioco come Killer Inn. Per stabilire quanto sarà di successo da questo punto di vista, bisognerà ovviamente aspettare il lancio del gioco. Per intanto, noi facciamo i migliori auguri a Tactic Studios.

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