Editoriali

A volte vorrei essere un casual gamer

I videogiochi mi piacciono. Mi piacciono un sacco, altrimenti non sarei qui a scriverne. Ma a volte vorrei mi piacessero un po’ meno, esserci dentro m...[Continua]

Perché continuiamo a chiamarle microtransazioni? – Editoriale

3 aprile 2006. Compito di italiano. Una mattinata noiosa, come tante altre. Torno a casa, mangio qualcosa e poi accendo il PC. Navigo tra i forum e ve...[Continua]

Ma la dissonanza ludonarrativa è davvero un problema? – Editoriale

Ciclicamente torna a galla una discussione intrinseca al medium videoludico, nata nello stesso momento in cui sono nati i primi giochi prettamente nar...[Continua]

Il giusto tempo per videogiocare – Editoriale

Quella che credevo essere una crisi passeggera, sta diventando sempre più, giorno dopo giorno, una concreta realtà: non riesco più a trovare il tempo ...[Continua]

Ma non potremmo giocare ai videogame e basta? – Editoriale

Oggi è stata una giornata infernale: l’Agenzia delle Entrate mi sommerso di cartelle, ho preso due autovelox, litigato con tutti al lavoro e sma...[Continua]

No tick€t? No Mercenaries party – Editoriale

È passato un tempo sufficientemente lungo (dove “sufficientemente lungo” è tre settimane, la chiamano Hype Culture) dall’uscita di Resident Evil 4 Rem...[Continua]

Ma di preciso cos’è un gioco indie?

I generi videoludici e la loro definizione sono sempre argomento di fervente dibattito. Oggi mi interessa riflettere in particolare su una di queste d...[Continua]

Zelda e l’arte di fare di necessità virtù – Editoriale

Quando ho visto quel ramoscello rompersi tra le mani di Link ho avvertito la delusione serpeggiare immediatamente. L’odiata meccanica della rottura de...[Continua]

Addio Lance Reddick, addio Comandante Zavala

Lo scorso 17 marzo è venuto a mancare Lance Reddick, l’attore americano che deve il suo successo soprattutto alla serie The Wire, dove ha interpretato...[Continua]

Una gran colonna sonora è il primo dei ricordi - Editoriale

Proprio in questi giorni sto rigiocando quello che è uno dei videogiochi più importanti della mia vita, quel Final Fantasy VIII sempre un po’ sbeffegg...[Continua]

I menu di Company of Heroes 3 sono il sintomo dell’industria

In questi giorni sto giocando al multiplayer di Company of Heroes 3 e, bilanciamento a tratti un po’ balzano a parte, mi sta piacendo davvero un sacco...[Continua]

La difficoltà come senso di percezione - Editoriale

Sono la persona più insicura su questo piccolo sasso spaziale che gravita attorno al Sole, eppure devo essere sincero, sono molto soddisfatto di quell...[Continua]

Come raccontiamo i videogiochi - Editoriale

Cos’è un videogioco? Spogliato di tutte le sue sovrastrutture è “video” e “gioco”, grafica e meccaniche. Nelle recensioni, spe...[Continua]

Si scrive videogioco, leggiamo giocattolo - Editoriale

“Il lavoro di critici videoludici è esclusivamente determinare se il tal gioco è divertente o meno da giocare, e il motivo”. Diverse testa...[Continua]

More! More! More! (of the same)

Chi si ricorda la canzone “Rebel Yell” di Billy Idol, pubblicata nel 1983? Parla di una ragazza che grida, con urlo ribelle, “more, more, more!”. Ma “...[Continua]

Giocare a Castlevania, 20 anni dopo

Partiamo da un presupposto: io sono un grande appassionato di metrodvania bidimensionali. Espandiamo questo presupposto: la mia passione per i metroid...[Continua]

Quella nave di Ubisoft che non vuole più salpare

Torno a scrivere di Ubisoft, a quasi sei mesi di distanza da quell’editoriale in cui ricordavo con nostalgia il passato del publisher francese, di com...[Continua]

Storia e memoria nel videogioco contemporaneo – Editoriale

Negli ultimi anni il videogioco si sta imponendo come medium perfetto per raccontare la Storia, la nostra, quella vera, documentata, ma soprattutto qu...[Continua]

Rilassarsi con i videogiochi

I nostri amati videogiochi hanno molteplici usi. Per quel che mi riguarda, sia da semplice videogiocatore che redattore videoludico, ho affrontato div...[Continua]

Dead Space: a imbruttirsi non sono le donne, ma i giocatori

In Dead Space remake Nicole Brennan sembra più vecchia e Kendra Daniels è meno prosperosa. Ed è subito colpa della Woke Culture, un po’ come per il fl...[Continua]

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