Jump Space – Anteprima Hands-On

Jump Space

PC Xbox Series X

Jump Space – Anteprima Hands-On

Spara ai nemici! Spegni gli incendi! Riallinea i sensori! Evita le meteoriti! Cucina la pizza! Insomma, per farla breve a Jump Space non piace quando i giocatori si siedono troppo sugli allori…

Sviluppatore / Publisher: Keepsake Games / Keepsake Games Prezzo: 19,50€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Online Cooperativo PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam), Xbox Series X|S Data di Lancio: Già disponibile (Accesso Anticipato)

Keepsake Games è uno studio svedese i cui cinque fondatori hanno un curriculum di tutto rispetto: due di loro sono infatti stati membri fondatori di Hazelight, e altri due sono stati parte del gruppetto che ha fondato Mojang, entrambe case di produzione di cui non si può assolutamente negare la capacità di catturare l’attenzione di ampie fette di pubblico.

Nel 2021 hanno però deciso che volevano provare qualcosa di diverso, e dunque hanno fondato un loro studio che oggi totalizza 16 dipendenti, tutti impegnati a lavorare a Jump Space (prima Jump Ship): un gioco cooperativo in cui prendiamo una nave e andiamo in giro a fare varie missioni potenziandola mano a mano, il tutto mentre lottiamo contro un’infaticabile nemico robotico.

NELLO SPAZIO CON JUMP SPACE

Dopo un breve prologo in cui facciamo conoscenza con Iris, un nucleo navigatore di un’astronave per qualche motivo immune al virus che ha contagiato tutti i robot della galassia, si passa subito al dunque: ci troveremo in una piccola base in cui alcuni umani (Atiran, nella narrativa del gioco) si sono radunati e da lì partiremo a fare varie missioni che potremo liberamente scegliere fra una selezione variabile per obiettivi, difficoltà e durata. Durante le missioni, oltre al bottino in esperienza, crediti – che per il momento servono a ben poco, ma gli sviluppatori ci stanno lavorando – e materiali di potenziamento, capiterà anche di trovare altri componenti della nave, utili per personalizzarla per i nostri scopi, e frammenti della mappa galattica, necessari per sbloccare i settori successivi; per il resto, tutto quello che non tenete in mano a fine missione verrà smaterializzato al ritorno alla base (armi incluse!) e convertito in crediti ed esperienza. A livello di storia, la versione in Accesso Anticipato di Jump Space è abbastanza asciutta: c’è il primo, e piuttosto breve, capitolo, ci sono una serie di missioni secondarie che servono a sbloccare cosmetici, tutto lì.

Jump Space Anteprima

Se vi trovate in un settore con una tempesta di asteroidi… andatevene prima possibile.

JUMP SPACE DÀ IL SUO MEGLIO SE GIOCATO IN UN TEAM DI 3-4 PERSONE

Quindi, per il momento, si gioca principalmente per potenziare la nave e trovare componenti: e una cosa che risalta abbastanza rapidamente è che Jump Space dà il suo meglio se giocato in un team di 3-4 persone. Chiaramente ci si può avventurare nello spazio infestato dalle forze della Legion anche da soli, e gli sviluppatori hanno preso dei provvedimenti per essere sicuri che l’esperienza sia accessibile anche in questo caso: intanto avremo la compagnia di un robottino che si occuperà di presidiare la postazione di combattimento (il pilota ha accesso solo ai cannoni frontali) e ci aiuterà a riportare eventuale bottino alla nave, e poi non dovremo avere a che fare con tutti i guasti ai sistemi che invece caratterizzano l’esperienza cooperativa, e che avrebbero reso ingestibile la situazione in solitaria. Così però è evidente che si perde il bello del gioco, ritrovandosi a giocare a una specie di Everspace – il paragone non è casuale: è evidente che Keepsake per alcune cose si è ispirata al titolo di Rockfish – con una guida dell’aeronave più grezza e delle sezioni a piedi in più.

BEAM ME UP, SCOTTY

Con un equipaggio di quattro giocatori, invece, le cose si fanno serie. Solo due giocatori, infatti, potranno assumersi l’incarico di controllare direttamente ciò che fa la nave (pilota e cannoniere), ma questo non significa che gli altri due potranno sedersi sugli allori. Jump Space non è un gioco dove è possibile evitare tutti i colpi, e una volta svuotati gli scudi – cosa che accadrà rapidamente: e sappiate che non si ricaricano da soli, ma qualcuno deve uscire sullo scafo esterno a ripristinarli – dentro alla nave inizieranno a succedere i guai: incendi, fughe di radiazioni, rotture delle taniche che raccolgono la preziosa Materia, e occasionalmente anche i temutissimi danni ai sistemi della nave.

oltre a chi pilota e chi spara, serve anche chi si assicura che la nave non vada in pezzi!

Questi vanno ripristinati rapidamente, dato che altrimenti il sistema in questione (come per esempio un’arma o un generatore ausiliario) diventerà inutilizzabile per il resto della missione. Chi è particolarmente avventuroso, poi, può decidere di uscire da uno dei tubi di lancio e cercare di abbordare e distruggere le navi nemiche. Quindi c’è parecchio da fare per tutti, e chiaramente il gioco non si ferma ai combattimenti spaziali: capiterà abbastanza di frequente di dover scendere per completare obiettivi, come per esempio riparare gli scudi di una nave a cui stiamo dando assistenza, strappare ai robottini il controllo di un cannone di difesa planetaria, o esplorare una base abbandonata; e in alcuni di questi casi la scelta più ottimale è dividersi, lasciando una o due persone a bordo della nave mentre le altre si occupano degli obiettivi a terra.

Jump Space Anteprima

I cannoni della nave hanno un calibro più grosso delle armi portatili, quindi quando possibile è una buona idea usarli contro i nemici a terra!

Per ora, Jump Space è un gioco che sembra promettere molto bene. La gestione della nave è divertente indipendentemente dal ruolo che assumiamo, alle difficoltà più alte la tensione si fa sentire dato che le risorse per riparare e rifornire la nave non sono infinite, e anche le parti a piedi si difendono bene, con un buon gunplay. Si vede però che siamo davanti a un titolo ancora da rifinire.

la speranza è che nei prossimi mesi Keepsake lavori per migliorare la varietà di situazioni

Per esempio, c’è una discreta varietà fra gli obiettivi finali di ogni missione, ma i settori prima di arrivarci finiscono per assomigliarsi un po’ tutti: c’è un jammer che blocca il nostro salto da qualche parte, scendi a terra per disattivarlo, e a seconda dei casi resta a terra o torna sulla nave mentre aspetti che la barra si riempia; quello che cambia davvero è solo la cornice intorno, e il dubbio è che senza un po’ di varietà in più – di obiettivi, ma anche di nemici – la ripetitività si faccia sentire. Mi fa nascere qualche dubbio anche l’organizzazione dei livelli di difficoltà. Al momento, ogni missione ha un grado che va da 1 a 5, e chiaramente nei settori più avanzati troveremo solo missioni di grado elevato. Ma l’impressione è che le ricompense dipendano più strettamente dalla lunghezza prevista della missione (cioè dal numero di settori prima di arrivare all’obiettivo finale) che non dalla sua difficoltà. E dato che esplodere significa non portare a casa nulla, per andare alla ricerca di componenti e di frammenti della mappa la scelta più efficiente sono le missioni lunghe ma facili. Ma di tempo per espandere la varietà e aggiustare queste cose ce n’è.

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