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Just Cause 3

PC PS4 Xbox One

Just Cause 3: Sky Fortress DLC - Provato

Square Enix e Avalanche Studios, come è noto da qualche giorno, stanno lavorando a un gruppo di tre espansioni per Just Cause 3 chiamato Air, Land and Sea Expansion, il cui primo episodio, chiamato Sky Frotress, è previsto in uscita il prossimo 1 marzo in forma stand alone (mentre chi acquisterà l’intero pacchetto se lo vedrà sbloccato una settimana prima… praticamente oggi, se ho fatto i conti in modo corretto). Sono stato ospite dal distributore italiano Koch Media per giocarlo e darvi le mie impressioni, e anche se questa è formalmente un’anteprima, avendo terminato la quest principale e giocato una certa parte degli altri contenuti potete già prenderla come parziale giudizio, con la dovuta cautela.

NEL BLU DIPINTO DI BLU

Come si evince dal titolo stesso di questo primo DLC, in Sky Fortress il nostro Rico ha a che fare con una fortezza volante, posizionata sul mare al centro dell’enorme mappa che ha fatto da teatro alle vicende di Just Cause 3. Di base, quindi, si passa un sacco di tempo in volo, visto che inizialmente ci viene chiesto di prendere il controllo della stessa distruggendo tutte le postazioni sensibili, che si trovano non solo sulla superficie, ma anche attorno e perfino sotto la nave volante. Successivamente il nostro eroe deve penetrare nella base per concludere la storia del DLC, affrontando a piedi il solito nugolo di nemici e un boss sufficientemente arrendevole da non creare grossi grattacapi anche a un videogiocatore dai riflessi da bradipo come il sottoscritto.
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La nuova tuta alare alza ulteriormente l’asticella della tamarraggine di Rico

Per compiere al meglio la sua missione Rico viene equipaggiato con una nuovissima tuta alare chiamata Bavarium Wingsuit, dotata di tre upgrade interessanti che la rendono più di un passo avanti rispetto a quella in dotazione nel gioco base. Il primo è un turbo ricaricabile (attraverso il classico meccanismo del cooldown) che consente di darci una spinta in qualsiasi direzione, il che significa di fatto poter rimanere librati in aria per un tempo infinito. Il secondo e il terzo sono rispettivamente incarnati in una mitragliatrice e in uno spararazzi a ricerca, fermo restando che nulla ci impedisce, all’occorrenza, di passare al paracadute e vomitare fuoco con l’arma che impugniamo in quel preciso momento. La tuta alare può anche effettuare uno strafe veloce, comodo per evitare i numerosi missili che ci puntano in continuazione e che ci vengono sparati contro dalle batterie posizionate sulle ali, mentre i soldati e i numerosi droni che difendono la fortezza fanno di tutto per metterci il bastone tra le ruote. Di base, quindi, in Sky Fortress è importante avere una buona confidenza con le tecniche di volo, visto che buona parte del tempo lo si passa proprio con i piedi lontani da un appoggio.

INTENSO, MA BREVE

Ho impiegato meno di un’ora e mezza per terminare la campagna principale di Sky Fortress: un tempo davvero minuscolo se si pensa alla quantità di materiale proposto da Just Cause 3 nella sua forma base. Vero è che, terminata la main quest, ci si può trastullare con altre missioni successive alla liberazione dell’aeronave (non disponibili nella prova) e con le nuove Sfide dedicate alla Bavarium Wingsuit, che permettono di potenziarla ulteriormente e che aggiungono un po’ di sano divertimento al di fuori della distruzione della fortezza, da completare ovviamente nel modo più becero possibile, in perfetto stile Rico Rodriguez. Vero è anche che la nuova tuta alare resta nella disponibilità del giocatore anche nel gioco principale (così come un piccolo drone difensivo, richiamabile attraverso il sistema di consegna dei ribelli), il che si trasforma in un invito nemmeno tanto velato all’acquisto del DLC anche se non avete terminato Just Cause 3, così da semplificarvi la vita nelle missioni più ostiche. Vero è perfino che il costo di 24,99 euro per il pacchetto completo Air, Land and Sea Expansion potrebbe aggiungere, in totale, quasi una dozzina di ore al paniere, qualora i due prossimi DLC dovessero contenere lo stesso quantitativo di materiale di Sky Fortress.


Ho impiegato meno di un’ora e mezza per terminare la liberazione della fortezza

Tuttavia, in mezzo pomeriggio ho visto buona parte di quello che c’era da vedere, il che pone questo primo DLC, almeno nella sua forma stand alone, un prodotto dal rapporto quantità/prezzo non proprio amichevole. Certo, divertente è divertente, e l’approccio caciarone tipico dei Just Cause non solo è preservato, ma perfino alimentato ulteriormente dalla tamarraggine della nuova tuta alare. Insomma… fatevi i conti in tasca da soli, anche se il mio consiglio spassionato, nel caso, è quello di puntare fin da subito al pacchetto omnicomprensivo e bon, così da massimizzare al meglio la spesa (ché di questi tempi è solo buona cosa, eh).

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