Inutile nascondersi dietro un GamePad. Sin dalla sua prima apparizione in anteprima Star Fox Zero di Nintendo ha raccolto un infinità di dubbi e perplessità. Il viaggio intrapreso dal team capitanato dall’eterno fanciullo Miyamoto è sembrato infatti compromesso da uno strato di mediocrità difficilmente superabile, e a ogni presentazione successiva lo scetticismo non ha fatto altro che aumentare nei cuori degli impavidi piloti interstellari. La compagnia di Kyoto ha così deciso di posticiparne l’uscita e di affidare il titolo alle sapienti mani dei Platinum Games, al fine di migliorarne l’impianto estetico e di aggiungere quel tocco di spettacolarità da sempre marchio di fabbrica del talentuoso team nipponico. Oggi Star Fox Zero è finalmente pronto per spiccare il volo e atterrare sia sugli scaffali dei negozi, sia nelle case dei possessori di Wii U.
CONTROLLO DIFFUSORI G… GOOD LUCK!
Dopo aver passato qualche ora con la versione definitiva, grazie a un evento dedicato in quel di Milano da Nintendo Italia, posso tranquillamente sbilanciarmi e raccontarvi in tutta tranquillità di come il gioco con protagonista Fox e la sua allegra combriccola appaia oggi in una forma assai migliore di quella mostrata nel corso dello scorso E3. Basta un rapido volo di ricognizione fra le lussureggianti lande di Corneria per notare un sistema di illuminazione nettamente superiore, che riesce nel difficile intento di eliminare quella sensazione di piatta austerità che caratterizzava la versione precedente di Star Fox Zero. Ora le texture dei metalli sono più rifinite e convincenti (soprattutto quelle dell’Arwing), e qualche effetto del tutto nuovo, come il bagliore che circonda il nostro velivolo quando un colpo caricato è pronto per essere esploso, rendono le immagini profuse dal TV molto più aggraziate. Certo, l’impatto grafico non impressionerà le pupille dei più critici, ma rispetto al passato i miglioramenti in questo specifico campo sono tangibili, soprattutto se si considera che il titolo deve gestire contemporaneamente sia le immagini presenti sulla TV di casa, sia quelle incastonate nel GamePad.
Star Fox Zero ha una forma assai migliore di quella mostrata nel corso dello scorso E3
UNA VOLPE AL BIVIO
Uno dei veri e propri marchi di fabbrica della serie è da sempre la possibilità di sbloccare, dopo aver soddisfatto specifici requisiti, strade alternative e veri e propri livelli extra. Star Fox Zero non solo mantiene fede alle sue radici, ma pare aver espanso tale peculiarità. Eviterò di rovinarvi il gusto della sorpresa addentrandomi in eccessivi dettagli, ma sappiate che molti bivi diverranno accessibili solo dopo aver sbloccato determinate abilità dei tre mezzi, mentre altri saranno raggiungibili solo dopo aver completato specifici livelli. Si tratta di una soluzione che porterà inevitabilmente i giocatori a riaffrontare missioni già superate, garantendo così un vita longeva a Star Fox Zero. Avete appena concluso la missione attraverso l’inospitale pianeta Fortuna, avete debellato un numero elevato di bio-armi e siete usciti vittoriosi da un’epica battaglia contro l’imponente Re Dodora. Dopo aver completato una missione più avanzata però, potrete decidere di seguire le tracce di un misterioso Star Wolf, tornare sui vostri passi e affrontare così un livello bonus proprio su Fortuna.
Per conoscere l’esatto numero di bivi occorrerà attendere la recensione, ma anche sul piano della varietà gli sforzi profusi dai due team di sviluppo sembrano aver dato i loro frutti. Salendo a bordo dell’elicottero drone Gyrowing, ad esempio, le solite battaglie lasceranno il posto a sezioni stealth dove occorrerà non farsi individuare, mentre guidando il possente Landmaster ci si ritroverà con i cingolati ben piantati sul terreno. Tra i claustrofobici cunicoli della base di Zoness capiterà anche di pilotare un piccolo robottino tramite il GamePad, in modo da attivare gli immancabili interruttori, mentre fra le lande ghiacciate di Fichina bisognerà prestare molta attenzione alla barra del boost, giusto per uscire indenni dalla battaglia contro un enorme crostaceo robotico. Proprio l’alternarsi dei mezzi, ognuno dotato di una peculiare trasformazione e di un sistema di controllo appositamente pensato, potrebbe garantire a Star Fox Zero l’accesso all’Olimpo delle migliori produzioni Wii U: una metamorfosi che ha dell’incredibile!
Già nei primi livelli, la forzata necessità di alternare lo sguardo su due schermi non ha compromesso l’esperienza ludica, come invece avveniva nella precedente versione di Star Fox Zero
Chiudo quest’anteprima spendendo qualche parola sull’ormai immancabile utilizzo degli Amiibo. Poggiando il personaggio di Fox McCloud sul sensore, i giocatori con qualche annetto di troppo nelle scarpe non potranno che rimanere stupiti di fronte alla manciata di poligoni che rappresenterà a schermo il Retro Arwing. Le note della colonna sonora dell’originale pianeta di Corneria riporteranno alla mente i pomeriggi spesi a giocare con il proprio Super Nintendo, ma se nel vostro animo di pilota c’è sempre spazio per le sfide “impossibili”, il compagno ideale sarà di certo il buon Falco. Una volta poggiato sul sensore NFC, quest’ultimo Amiibo sbloccherà infatti un Arwing nero: un velivolo spaziale dotato di una notevole capacità offensiva, ma caratterizzato anche da un’esigua resistenza. Uno strumento tanto potente quanto fragile, perfetto per incrementare il tasso di difficoltà di quest’ultima epopea spaziale della Star Fox Guard.