La scorsa settimana, durante la seconda giornata di Game Developers Conference 2017, siamo stati invitati ad accomodarci in un cinema di San Francisco per osservare su schermo gigante la prima presentazione vera e propria de L’Ombra della Guerra, seguito di quel L’Ombra di Mordor che tre anni fa ha colto un po’ tutti di sorpresa con il suo buon utilizzo della licenza de Il Signore degli Anelli e ha raccolto lodi e premi grazie al sistema di gestione delle rivalità coi vari personaggi chiamato Nemesi. A presentare il gioco c’era Michael Deplatter, vicepresidente dello studio Monolith Productions, e dopo aver rivisto il trailer che si era già fatto strada su internet da qualche ora, si è passati al gioco vero e proprio, sparato in tutto il suo splendore sullo schermo gigante.
UN GIOCO PER DOMARLI TUTTI
L’Ombra della Guerra riprenderà le vicende di Talion più o meno da dove si erano interrotte, mettendole però in scena con un’ambizione decisamente superiore sul piano territoriale, scenografico e dell’azione pura. L’enfasi posta sullo stealth dal primo episodio di quella che possiamo ormai ufficialmente considerare una serie sembra qui onestamente un po’ sparita, anche se non è da escludere che Warner abbia voluto sottolineare soprattutto le novità, dando per scontato ciò che già conosciamo. Di certo, il taglio dell’azione sembra voler qui dare spazio a un’idea di gioco più ampia e casinista, con un territorio enorme in cui muoversi, decisamente vasto, e una serie di fortezze a dominarlo, dettando le caratteristiche delle varie regioni.
Il taglio dell’azione sembra voler qui dare spazio a un’idea di gioco più casinista
Questa struttura è figlia di un’espansione del sistema Nemesi, che non sarà fra l’altro più limitato solo agli orchi, andando a toccare anche il destino dei troll, e che proporrà storie ed evoluzioni per i personaggi non più basate solo su rivalità e vendetta, ma anche fedeltà e rispetto. Potremo, insomma, coltivarci degli amiconi da portare con noi in battaglia, o addirittura da far infiltrare tra le fila nemiche, in modo da godere di un aiuto a sorpresa durante le battaglie.
Il sistema di personalizzazione del protagonista è stato piuttosto ampliato
CHE SUCCEDE A SCHERMO
La dimostrazione di gioco ha fatto vedere un alleato nascosto fra le fila nemiche che cecchinava gli avversari di Talion, un troll eroico bruciato vivo durante l’assalto alle porte della fortezza e un orco piromane, convertito alla causa del protagonista in corso di battaglia che arriva a dare una mano nel bel mezzo dello scontro col boss finale della sezione. Sono però, appunto, tutte situazioni che si verificano solo se noi, giocando, arriviamo a portare quei personaggi a quello stato delle cose. Altrimenti gli eventi spettacolari che punteggiano quella battaglia saranno altri.
L’Ombra della Guerra riprenderà le vicende di Talion più o meno da dove si erano interrotte