Ogni anno, più sicuro di una tassa sulla casa dal nome cangiante, arriva il momento di provare la nuova iterazione di Pro Evolution Soccer. Il rapporto del mondo ludico con lo storico videogioco calcistico di Konami ha vissuto fasi alterne, anche e soprattutto per il grande recupero effettuato da FIFA negli ultimi dieci anni, che ha gradualmente ridotto le distanze fino a infilare un doppio sorpasso all’interno. Ogni settembre gli appassionati di PES accendono un cero sperando sia l’anno buono, ma una serie di problemi atavici, nonché la battaglia persa in partenza per quanto riguarda le licenze, rendono il controsorpasso molto difficile. Anche quest’anno Konami cerca di battere EA sul tempo, anticipando la data di uscita rispetto a FIFA, nel tentativo di ingolosire chi senza calcio non riesce proprio a stare. Al di là dei proclami che tutti gli anni accompagnano l’uscita di saghe sportive come PES, l’unica vera prova è quella del campo.
STO LONTANO DALLO STRESS
Nonostante la versione presentata a Colonia contenesse poche squadre, le sensazioni provate facendo qualche partita di prova sono state nette e hanno delineato, ancora una volta, tante cose buone ma anche alcune criticità che la IP calcistica di Konami proprio non riesce a togliersi di dosso, a partire da una certa confusione che ammanta alcune situazioni di gioco, che sistematicamente vanno a creare una serie di incontrollabili carambole portatrici di una certa frustrazione nel momento in cui sfuggono totalmente al controllo del giocatore. La stessa fisica del pallone risulta poco soddisfacente, ancora imbrigliata in fastidiosi binari, mentre l’Intelligenza Artificiale sembra un po’ carente in difesa, dove troppo spesso si aprono varchi gargantuelici.
le sensazioni provate facendo qualche partita di prova sono state nette e hanno delineato tante cose buone, ma anche alcune criticità
PC ON THE ROCK
Tanto FIFA è difficile da modificare, quanto PES è la patria del modding, sia su console che su PC. Se per caso siete, come il sottoscritto, abituati a giocare tra amici, magari con squadre inventate, verso la gloria sempiterna di un torneino casalingo, allora vi farà piacere che, a patto di avere un buon computer, potrete giocarci anche in comodità assoluta davanti alla vostra scrivania: la versione PC, difatti, non sarà più una build castrata ma, probabilmente, quella con le prestazioni e la resa migliori. Interessante il ritorno di una cooperativa 3vs3 utilizzabile in molte modalità, e va salutata con gusto anche il ritorno della possibilità di giocare in co-op con due amici in locale contro avversari online, una caratteristica che si era andata persa negli ultimi anni ma che rende sicuramente ancora più gustoso il gioco in rete.
Konami dovrebbe puntare ancora di più a trovare qualcosa di unico che possa contraddistinguere la saga