Avete mai sentito parlare di White Day? No? Eppure è un gioco di culto! O almeno lo era… quindici anni fa, in Corea! Non sto scherzando, stiamo recensendo un gioco che, nella sua prima incarnazione, è stato pubblicato nel 2001. Certo, in seguito è stato profondamente rivisto per il mercato mobile, con uscite per iOS e Android. Infine, non temete, questa versione (sottotitolata “A Labyrinth N...[Continua]
Che bello! Ivan mi ha affidato la recensione di Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, con l’unica raccomandazione di consegnarla tassativamente entro il 15 sera. Ecco perché, dopo aver passato un numero francamente imbarazzante di ore sul gioco, sto lavorando al pezzo alle due e mezza di notte (che poi – tecnicamente – farebbero di quest’oggi già il 16, ma non sottilizziamo). Vediam...[Continua]
Urca, è proprio vero che i tempi cambiano: una volta i videogiocatori, additati dal resto del mondo come sfigati per antonomasia dalle mani nocciolate a cui le gioie del sesso sarebbero state perennemente precluse, non si facevano problemi a spernacchiare a loro volta gli appassionati di JRPG, in particolare di serie esoteriche come Shin Megami Tensei o la sua quasi-spinoff Persona. Ricordo ancora...[Continua]
Il povero Wii U, sfortunato sul mercato e piuttosto spernacchiato in alcuni ambiti, secondo alcuni è stato ormai ufficiosamente abbandonato da Nintendo con l’uscita di Switch. Se guardiamo bene, però, questa console non ha poi avuto una storia ludica così disastrata: ai suoi possessori ha offerto un ottimo shooter (Splatoon), giochi di corsa (Mario Kart su tutti), di ruolo (Xenoblade), di co...[Continua]