Ho lasciato sedimentare i pensieri per un paio di giorni, dopo che all’Xbox Media Briefing Microsoft ha presentato definitivamente Xbox One X e ha chiaramente marcato la strada per il futuro. In queste 48 ore ho letto di tutto sui social e sui forum, dal “con 500 euro mi compro una GeForce 1080” al “Microsoft non ha esclusive quindi è morta”. Ho visto persone tre anni fa sputare su Xbox One perché “è meno potente di PS4 e c’ha la grafica peggiore”, e poi ho ritrovato le stesse commentare Xbox One X con “a che serve la potenza? Contano i ggggiochi”. Fatevi curare il bipolarismo e decidetevi.
Eppure, basterebbe voltarsi un po’ indietro e guardare al passato per capire come Microsoft non stia facendo altro che tornare al concetto di Xbox 360. Io sono tra i tantissimi che, nella generazione 360/PS3, ha scelto la prima per giocare tutti i multipiattaforma e la seconda solo per le esclusive. Non ho comprato una Xbox 360 per Halo, Forza e Gears; non sono stati certo i titoli first party a farmi preferire la console di Microsoft a quella di Sony. Ho scelto Xbox 360 perché tutti i titoli multipiattaforma erano più belli e giravano meglio. Inutile girarci troppo attorno: questo è il motivo principale per cui Xbox 360 è stata per anni la console più venduta, con PS3 che ha recuperato terreno solo sul finale grazie a Uncharted 3, Beyond: Due Anime e The Last of Us, quando ormai Microsoft aveva mollato il colpo e si stava preparando a tirarsi la zappa sui piedi a colpi di TV-TV-TV. Se oggi gioco di più su PS4 che su Xbox One non è per le esclusive Sony, ma perché i rapporti di forza sui titoli di terze parti multipiattaforma si sono invertiti, ancor più dopo che ho fatto mia una PS4 Pro. Non ho dubbi che, all’uscita di Xbox One X, succederà la stessa cosa: comprerò la console e lì giocherò tutti i titoli multipiattaforma, lasciando a PS4 Pro le esclusive (comunque non poche) e quei videogiochi da vivere in multiplayer con gli amici che non avranno l’opportunità (o la voglia) di spendere 500 euro per ritornare tra le braccia di Microsoft.
Basterebbe guardare al passato per capire come Microsoft non stia facendo altro che tornare al concetto di Xbox 360
Insomma… mi sembra evidente che il piano di Microsoft, al di là dei proclami di facciata e dei claim con dentro la parola “exclusive”, sia di riprendersi il terreno perso sui multipiattaforma, consapevole che l’auto concorrenza dettata dalla compatibilità dei suoi giochi first party anche su Windows 10 sia un falso problema, semplicemente perché i due pubblici, a mio modo di vedere, non si sovrappongono. Chi gioca su PC continuerà a farlo (sperando che Microsoft ci degni di conversioni a modo, e non porcherie tecniche come il porting di Quantum Break, giusto per citarne uno), mentre chi gioca su console potrà tenersi in salotto una PS4 Pro per le tante esclusive che ci sono e che verranno, e una Xbox One X per tutto il resto. In attesa di PlayStation 5, s’intende.