Prima di procedere, un po’ di contesto: a gennaio 2026 diventerò papà per la prima volta e ancor prima di arrivare al fatidico e atteso momento, già in queste ultime settimane e mesi mi ritrovo a rigirarmi nel letto in preda a inedita insonnia, nel dover accompagnare mia moglie alle tante visite di controllo, spesso anticipate da un lungo periodo in sala di attesa. Tutto questo assieme ad altre occasioni in cui, se mia moglie è bloccata a letto per qualche motivo, preferisco stare un po’ con lei, lasciando i miei svaghi videoludici nel salone.
Per come sono fatto, se mi vedete perso nel vuoto a ragionare su qualcosa, molto probabilmente sono lì a mettere assieme idee strampalate per la conquista del mondo, ma tra queste follie c’è sempre un briciolo di creatività logica per superare problemi di varia gravità: come faccio a recuperare il tempo che non riesco più a dedicare ai videogiochi, in questi ultimi mesi che mi dividono dalla paternità? La risposta è arrivata da sola, da un lato andando a “rispolverare” Nintendo Switch, dall’altro – ed è stata la vera salvezza – con la fruizione selvaggia di due precisi hardware portatili. In particolare, stavo usando il primo sempre di meno a favore del PC, mentre il secondo è stata una vera e proprio sorpresa: sto parlando di Steam Deck e PS Portal.
playstation portal è stata davvero una grande sorpresa
Vi sarà capitato di leggere qualcuna delle mie ultime recensioni qui su TGM, nelle quali lascio sempre un paio di righe per un confronto tecnico e prestazionale su Steam Deck. Nel mio caso, l‘handheld di Valve negli ultimi mesi ha avuto momenti di grande utilizzo, alternati ad altri di polvere totale, ma devo ammettere che riutilizzandola in queste ultime settimane per la necessità sopraccitata, ho ritrovato il gusto e l’utilità di tenerla accesa e – cosa non da poco – la possibilità concreta di smaltire in modo consistente l’infinito backlog di Steam, puntualmente fagocitato dall’arrivo di un nuovo codice o dalla voglia di rigiocare qualche vecchio classico. Così, insomma, tolti alcuni titoli come Hades 2 o Returnal, Steam Deck è tornato a brillare nella sua funzione principale: portare l’esperienza ludica ovunque io voglia.
Ciò detto, la vera sorpresa è stata PlayStation Portal, periferica che ho sempre ignorato. Per dirla in modo semplice, quando si affaccia qualche nuova tecnologia di uso domestico sul mercato, mi adopero nel sano gusto giornalistico di reperire più informazioni possibili circa l’utilizzo dell’oggetto, così da capire se questo possa mai davvero essermi utile. Se prima la risposta era un secco no, da circa due mesi si è mutata in un entusiasmante sì!
Acquistata in tempi record e subito utilizzata: mi sono piazzato sul divano con mia moglie inebriata da interminabili serie Netflix, oppure a letto nei momenti di insonnia o, ancora, ho rubato quella mezz’oretta in più al mattino mentre facevo colazione prima di andare a lavoro. Tutto tempo che ho recuperato in modo inaspettato incasellando diverse ore in più di gioco alla settimana, che sia per puro svago o necessità editoriali. Aggiungete a questo la già citata Switch, che specialmente in ferie ho voluto rivitalizzare con l’ennesima run di Final Fantasy XIII The Zodiac Age, e dentro ci metto anche qualche oretta random su Destiny: Rising. Sono però allergico al gaming mobile, mi diverto molto di più su PC (e ci mancherebbe, se vuoi ancora lavorare per TGM, ndMario) .
con steam deck e playstation portal sono riuscito a scoprire la bellezza del fattore portatile, ovviamente assieme a Nintendo Switch
Quello che dovrebbe essere un articolo di lode attorno Steam Deck o PS Portal, in realtà, è una presa di coscienza del tempo che cambia, del nostro crescere, maturare e cambiare prospettiva su alcune priorità. Niente mi fermerà dal guardare film, drogarmi di belle serie tv o videogiocare su piattaforme “maggiori”, ma non riesco a non pensare a quelle persone che hanno deciso di incastrare soluzioni portatili adatte, a ben vedere, anche a chi si avvicina a nuove fasi della vita. Pensate che ora come ora vorrei pure una PSP… Oh si, quanto la vorrei!