Nella seconda foto, in prima linea vedo:
- pensionati
- pagatori di pensioni (negri)
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http://www.ansa.it/sito/notizie/econ...64b05e5df.html
ma, fortunatamente, c'è chi arriva anche qui a spiegarci che siamo in piena ripresa :nod:
uffa, però :moan:
per una volta che c'è un argomento in cui tutti hanno qualcosa di interessante da dire (ognuno dal punto di vista rappresentato da dove e in che settore lavora), tutto quel che ci si spende è un monosillabo.
ad ogni modo sono sempre più convinto che l'italia si stia spaccando in due metà, non più territorialmente divise in nord e sud, ma in modo più trasversale.
c'è un'italia che aumenta la produzione industriale, che fa il picco storico dell'export, che compete sui mercati internazionali, addirittura che fa shopping di aziende in giro per il mondo, che calamita investimenti, dove gli immigrati sono forza lavoro nelle fabbriche che altrimenti dovrebbero ridurre la produzione e non sfaccendati e spacciatori, che offre posti di lavoro specializzati senza riuscire a coprirli tutti, che fa uscire il segno più in tutte le statistiche.
e poi ce n'è un'altra dove le statistiche sono il pollo di trilussa, statisticamente uno a testa, però a qualcuno due e a me nessuno. e guardando il dibattito politico, a parte chi vuole strumentalizzare il rancore che ne deriva, pare che a nessuno interessi non solo che cosa passa nella testa di quest'italia, ma neanche e soprattutto come si fa a impedire che la distanza continui ad aumentare fino a lacerare il tessuto sociale in modo irreparabile (anzi forse è già successo, è solo che non ne abbiamo ancora l'evidenza perchè tutti guardano altrove).
mala tempora currunt, sed peiora parabunt :no:
Beh, ho quasi paura a dirlo, ma per me quest'anno c'è stata ripresa eccome.
In parte perché abbiamo diversificato l'attività, in parte perché si è risollevata l'edilizia e di conseguenza anche noi.
Anche le aziende comunque tirano più degli altri anni.
La ripresa c'è perchè in questo momento siamo alla fine di un lungo ciclo economico a livello globale.
Quindi in parole povere è una ripresa disfunzionale.
Disfunzionale in base a due grandi variabili:
- la ripresa ha beneficiato alcuni settori (finanza in primis), mentre altri no. La classe media, in un momento che dovrebbe essere di boom, galleggia.
https://assets.bwbx.io/images/users/.../v1/800x-1.png
- la ripresa è stata garantita dal più grosso esperimento monetario della storia, adottato in misura d'emergenza per tenere in piedi la baracca. Tutti gli indicatori sono ormai sballati. Sballati molto di più rispetto al 2008.
Sintesi: anch'io sono ricco se mi indebito a nastro e vado in giro con la Ferrari, speculando in cose a cazzo. Ma quanto può durare? :asd:
Comunque ormai è anche inutile dirlo. La gente non ci vuole sentire da questo punto di vista. Alcuni incominciano a dire che forse la gente non è in grado di accettare che quella lunga parentesi avvenuta fra la fine della II guerra mondiale e gli anni '70 (letà dell'oro keynesiana) è finita.
Semplicemente sto dicendo che tale ripresa non è sana, ma drogata, oltre che disequilibrata. E finita la droga, puff.
Sono passati 10 anni. Bisogna essere veramente ottimisti per credere che abbiamo altri 10 anni di vacche grasse davanti. Per carità, tutto può succedere.
Tu e quelli come te riuscirete mai a gestire il vostro complesso di inferiorità nei miei confronti in modo da portare al forum un contributo positivo?
Peraltro grazie al mio operato (aggiuntivo rispetto al mio incarico base), e ai fondi europei da me ottenuti nei prossimi due anni si investiranno sul territorio dove opero una ventina di milioni, che nei 4 anni successivi ne rigenereranno altrettanti. Una spinta piccola quanto si vuole, ma nella giusta direzione. Ma intendevo quello che dice chiwaz ovviamente
assolutamente this
dov'è la riduzione del debito pubblico? e non è che le classi produttive non abbiano fatto sacrifici, mi pare
e l'occupazione di quanto è crescita?
e le aree di povertà di quanto sono diminuite?
per qualche caso isolato o sporadico di leggero miglioramento, ne nascono altrettanti di assoluta drammaticità
per favore, una cosa sono i dati reali, un'altra gli equilibrismi monetari e partigiani
essendo il nuovo ormai tutto precariato o quasi, prossima crisi disoccupazione over 9k?
:muaha:mi spiace deluderti, ma guarda che se c'è una cosa che non provo proprio è un complesso di inferiorità nei tuoi confronti! :muaha:
in realtà posso solo ringraziarti perché mi aumenti l'autostima :asd:
(anzi: sei troppo divertente, spero proprio che tu non finisca nelle mani di uno troppo bravo)
e adesso, invece di continuare col gnè gnè (arte in cui riconosco la tua supremazia), prova tu a fare qualche discorso sensato, non insolente, non gratuitamente offensivo, senza bullismo, senza cercare di dimostrarti di averlo più lungo e magari anche un po' meno fazioso :yawn:
RIpresa rispetto a cosa però? Perché che il mercato si stia muovendo è vero, ma per fare un esempio il mio capo ha un cliente che fa l'agente di prodotti edili e mentre fino al 2008/2009 procurava a ffari per più di 30 milioni di euro, oggi non va oltre i 13/15...
Gente, facciamo un momento a capirci: a livello pre 2008 non ci ritorneremo MAI PIU' :asd:
O almeno per i prossimi 10 anni, se si investe in riforme decenti.
Mi sembra di parlare arabo, ma per me un anno in cui si fattura più di quello precedente, e si hanno ordini a dicembre per tirare fino ad almeno metà 2018 è una ripresa :boh2:
Se per voi "ripresa" è "sono a posto per tutta la vita", va bene, ne prendo atto :asd:
Basta che ci intendiamo.
Chiwaz, vedo che non stai seguendo il mio topic sulla crisi finanziaria :asd:
Tutti stanno dicendo che c'è la ripresa. E' evidente. Il fatto è che questa ripresa probabilmente la pagherai (pagheremo) carissima (a meno che arrivi Cochrane :asd: ) e non in un'altra vita. In questa.
mi sfugge qualcosa :uhm:
@anton47
Francamente non capisco.
La ripresa che vedo io è data da lavoro, non da incentivi né sgravi fiscali. Ora, probabilmente sarà anche vero che le ditte mie clienti si espandono perché boh, gli regalano soldi le banche? C'è il superammortamento? Non lo so. Io spero che lo facciano perché dietro hanno un aumento degli ordini a loro volta.
Mi fa un po' ridere 'sto meccanismo per cui se c'è crisi c'è crisi, se c'è ripresa è solo crisi travestita :asd:
Te la descrivo in modo semplice: la tua attività, come il lavoro di tutti gli altri, fa parte di un'economia. Un'economia su scala globale. Quindi se le cose vanno bene a livello globale, a livello europeo, ecc, tu ne risentirai positivamente. Se invece la Cina va in recessione, ci vai anche tu. Ma queste cose le sai benissimo.
Ora io semplicemente sto dicendo (e ti rimando al topic della finanza) che questa ripresa è gonfiata dal più grosso esperimento monetario della storia. Dall'aumento del debito pubblico e privato a livello mondiale. Tutto qua. (senza contare che poi è una ripresa estremamente diseguale e basta vedere altri indicatori sulla nostra società in generale).
Fenomeni che alla lunga portano a crisi continue. Ora dato che questa ripresa globale è in corso da 8 anni circa, capisci che forse siamo alla fine di un ciclo. Un ciclo drogato. Ergo non è una ripresa dettata come negli anni '50 e '60 da una serie di variabili strutturali, ma da una distorsione pazzesca. E qua si torna al mio esempio: è come se il sistema economico fosse quel tizio che ha acquistato 10 ferrari a debito. E continua a fare sempre più debito, nonostante diverse crisi di portafoglio. Il tizio ovviamente sta bene e dice sono "in ripresa". Mentre è in verità in bolla.
Poi è ovvio che le imprese italiane si sono ristrutturate, si sono rese dinamiche, sono sopravvissute quelle più forti, idee nuove sono state messe in campo, l'export è diventato fondamentale, ecc, ecc e ci sono stati dei cambiamenti tecnologici. Ma questo non cambia la realtà del sistema economico.
Poi oh, è sempre la solita storia. Il debito privato e pubblico a questi livelli sono positivi o negativi? Perchè allora limitarsi al rapporto deficit/pil al 3% (fra l'altro una cifra decisa da un burocrate trentenne durante la presidenza Mitterand in un'ora e a caso)? Perchè non andare al 10%?
Che crescita è questa?
Anch'io vedo più clienti in giro. Come li vedevo nel 2006. Anche allora erano tutti contenti della crescita (gonfiata dalle speculazioni internazionali). Poi però arriva il conto. Dato che ho 33 anni, vorrei evitare di pagare la rata finale, perché a livello globale abbiamo voluto andare in giro con la "Ferrari".
Quello che vuoi tu è un'altra guerra mondiale :asd:
Un'economia "sana" senza essere drogata dalle speculazioni finanziarie c'è solo se devi costruire una nazione da zero. A quel punto dietro ogni euro speso c'è dietro il mattone e c'è dietro il tondino.di ferro.
Ormai nel mondo com'è adesso non credo si possa prescindere dall'influenza dei magheggi finanziari, almeno su scala macroeconomica. In micro, secondo me è possibile ricavarsi una nicchia in modo da limitare i danni. Del resto noi come azienda ci siam presi in testa la crisi del 2008, abbiamo tirato la cinghia, perso soldi e asset e dipendenti, ma siamo ancora in piedi.
l'economia globale è in ripresa e un po' ne beneficiamo, succede sempre così dopo le crisi, ma noi, al solito, rimaniamo qualche passo indietro, infatti (scusate l'up):
https://www.thegamesmachine.it/forum...ml#post1149466
Ma saranno proprio i magheggi finanziari, insieme a tutto il resto, a condurci al collasso finale :asd:
Il sistema, essendo incapace di rimodellare le sue strutture e gli errori che si accumulano, crea bolle su bolle per illudere la gente che tutto va bene, mentre al contrario una marea di indicatori indicano che gli equilibri si stanno incrinando a velocità crescente.
Poi quando le bolle esplodono, invece di rivedere tutto, si rilancia il cavallo drogato iniettandogli ancora più droga.
Stiamo curando un paziente vecchio e terminale con le anfetamine, facendogli credere che ha 20 anni invece che 89.
Quindi il sunto: constatato che tale ripresa è drogata, quale sono le strategie per la crisi che verrà? Che rischia di essere nettamente più violenta di quella del 2008.
Tu hai adottato delle soluzioni di emergenza?
Io ho investito tutto in bitcoin :sisi:
Non ho idea delle strategie, vanno messe in atto a livelli ben al di sopra di noi :asd:
Il piano di emergenza non può essere che quello del buon padre di famiglia: pochi debiti, fieno in cascina, e prudenza. Ma francamente senza la disperazione degli altri anni.
Personalmente non ho investimenti. Non ho soldi per far ballare la proverbiale scimmia, e quando li ho li spendo in attività che mi gratficano ( tipo fotografare Heidi Romanova), quindi non ho il terrore che crolli la borsa o qualche valuta che mi bruci i risparmi :boh2:
Trovarne una SFW... toh :asd:
Lo so, la mia speranza è che facciano lo stesso mio ragionamento. Altro, non posso fare :boh2:Citazione:
2) guarda che se vanno nel culo i risparmi di quelli che ti danno del lavoro, non è che neanche a te andrà così bene :bua:
condivido i tuoi timori. Ciò che più mi spaventa è l'aspetto previdenziale. Non mi riferisco all'idea di andare in pensione a 70 anni, ma alla solidità del sistema. L'impressione è che se vi è un crack, tutti i soldi conferiti agli enti previdenziali andranno in fumo o verranno massacrati lentamente con manovre di palazzo.
Ma l'alternativa qual è ? A parte sperare che le cose cambino in meglio.
io penso di buttare tutto il cucuzzaro su un terreno. Non edificabile ma a vocazione agricola, ne ho puntato uno in collina, con una strada assurda per arrivarci. 4000 metri a 7.000 euro +spese, per iniziare. Se il futuro saranno i robot, ne metterò uno a lavorare per me :asd: :bua:
a leggere qui sembrerebbe che ci sia un po' di ripresa sul serio:
http://www.lastampa.it/2017/12/13/it...UJ/pagina.html
(dice che diminuiscono i morti di fame :oh:)
Diminuiscono perché son morti.
Dieci milioni di poveri è una grossa cifra dato che abbiamo 60 milioni di abitanti :asd:
Son contati anche gli evasori totali?
non c'è nessun denaro conferito agli enti previdenziali (salvo qualche residuo patrimoniale, che comunque se si interrompessero i versamenti non basterebbe per dare un anno di autonomia), il denaro versato come contributi è finito nelle tasche di chi in pensione ci sta già (non sto dicendo che sia una truffa, eh, il meccanismo è così che funziona). non c'è (quasi) niente che possa venir predato da chicchessia, salvo quella quota di pensioni retributive non coperte dai contributi che però è distribuita su milioni di concittadini.
ci sono anche quelli del demanio in vendita a tassi agevolati per i giovani.
sì, certo, e anche quelli non totali (es. nucleo famigliare dove sembra lavori solo un componente e tutti gli altri a carico, invece sono in nero nell'impresa di famiglia). tecnicamente infatti si parla di "persone a rischio povertà".
si, immaginavo non vi fossero accantonamenti.
Il mio timore, però, è che a fronte degli oneri sostenuti per i contributi odierni, i quali come hai ben precisato assolvono alla funzione di consentire l'erogazione delle attuali prestazioni previdenziali, non vi sarà una futura e congrua controprestazione. Se si considera, poi, che gli enti previdenziali non sono autosufficienti, ma beneficiano di trasferimenti dalla fiscalità generale, il quadro è ancora più incerto.
Sia chiaro che il mio punto di vista è individuale e non di sistema. E' teso ad operare, cioè, un raffronto tra il conferimento di risorse del lavoratore in favore dell'ente previdenziale ed il ritorno economico futuro della predetta prestazione. Sull'utilità da questi conseguita.
In ottica di sistema, l'equilibrio lo si troverà sempre. Si prende un foglio e vi si scrivono età, risorse a disposizione, entrate, uscite, popolazione ecc, e si tira fuori un numero: Popolo, l'età per andare in pensione è *rullo di tamburi* "70 anni!"
Ma, a questo punto, la domanda è perchè continuare a distinguere tra previdenza ed assistenza e non limitarsi, invece, solo a quest'ultima. :boh2:
Eliminando di conseguenza le prestazioni palesemente sproporzionate al reale bisogno e, se il bilancio lo consente, lasciando ai privati l'opportunità di gestire i contributi in eccesso ( in b4: perchè non esistono :bua: )
come hai già ben evidenziato, non vi sono contributi in eccesso, perchè per legge non si toccano i diritti acquisiti, e i diritti acquisiti già richiedono di cofinanziare l'inps con ricorso alla fiscalità generale.
la situazione è destinata a peggiorare (esplodere?) quando ben presto anche le casse private andranno in situazione di pre-default
a quel punto l'età pensionabile sarà diventata così alta che avremo quattro opzioni:
1) si inizierà a morire prima di arrivarci, e in buona sostanza le pensioni non ci saranno più
2) si passerà pro-rata dal contributivo alla pensione minima (come c'è stato il passaggio pro-rata dal retributivo al contributivo, cioè in X anni si passerà tutti a pensione minima)
3) si cancelleranno altri spezzoni del welfare per fare posto alle pensioni crescenti (ad es. sanità o scuola non più gratuite)
4) si fallirà e riformerà tutto quanto
la scelta effettiva dipenderà molto dal grado di partecipazioni alla vita politica delle fasce di età (personalmente vedo più probabile 3, in quanto tipicamente in italia lasciamo andare avanti le cose fino a che non sono più raddrizzabili).
non credo che esista alcun possibile piano di difesa da ciò, a livello di singolo individuo. le uniche cose che si possono fare è mantenere in salute i parenti anziani che le pensioni già le percepiscono ( :bua: ), e trasferire più redditi possibile nelle forme esenti da contribuzione, finchè ce ne sono (ad es. i diritti d'autore: i giovani che fanno passare il proprio compenso a partita iva interamente sotto questa forma sono già migliaia, a quanto pare). a livello di sistema ovviamente la difesa passa per diventare più efficienti in modo da avere più redditi da cui prelevare più pensioni; visti gli orientamenti attuali, non c'è alcun piano di difesa neppure lì :asd: