mah. io da padre so bene che mi aspetta lo stesso destino che da figlio ho riservato ai miei genitori (=trasferirmi prima possibile non solo per conto mio, ma a centinaia di km; e non certo per cattivi rapporti, anzi). sono rimasto in italia, ma avrei potuto anche andare in pennsylvania (non è un luogo a caso). i figli se ne sono sempre andati, e ciò non ha mai fermato i padri dal metterli al mondo (mondo che tra parentesi non è mai stato così accogliente, almeno quello occidentale: confrontare con quello di fine ottocento, o di metà novecento).
non voglio fare l'errore del vecchio che deplora i giovani (sport non nuovo e piuttosto diffuso in tutte le epoche), però spesso mi sembra che il nostro "declino culturale" come lo chiama edward è più accentuato proprio nella testa di chi per primo dovrebbe opporvisi.
dai retta a tua moglie, lei è avvantaggiata da un contatto diretto con la natura umana che noi maschi non possediamo (lo dico con grande serietà).
non vorrei apparire privo di tatto, ma se non si hanno skill, il destino è quello in qualsiasi paese del mondo.
e non si vede nè come potrebbe, nè perchè dovrebbe essere diverso, con tutti i giovani pieni di skill che ci sono, in certi paesi ne hanno letteralmente a milioni (in qualche caso a centinaia di milioni). l'idea che senza la globalizzazione ci sarebbero stati tanti bei posti comodi per i no-skill italiani, per quanto mi riguarda è come l'idea che senza l'acqua il mare sarebbe stato asciutto
oltre giustamente al fatto di farne un vanto, l'altro elemento di innovazione a me pare quello di averli concentrati in sè stesso tutti insieme contemporaneamente (come un decatleta che non solo centrasse il punteggio più alto, ma facesse 10 record in tutte e 10 le specialità)![]()