Ronin a casa mia si dice "chi si loda s'imbroda".
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Non è questione di essere l'eroe dei due mondi.
È solo per cercare di farvi capire che:
1 nell'ente pubblico c'è tanta gente per bene (corruzione, nullafacenza, sprechi, clientelismo, azzardo morale, tutto vero: ma gli studi seri in materia, pur facendo assunzioni inclusive e cioè sbagliando per eccesso, quantificano questi fenomeni al 5%-7% del totale. C'È un 90% che funziona nonostante la politica, che viene negato, e che io difendo nell'unico modo possibile e cioè parlando di quello che conosco direttamente; difenderlo con statistiche e libri bianchi non sarebbe efficace)
2 anche così quel 10% è una steppa così sterminata che i giovani dovrebbero scorazzarci come divisioni panzer lanciate alla conquista di Mosca, invece di stare in trincea ad aspettare di essere travolti dai russi (paragone che forse piacerà a recidivo). Dalla mia posizione io vedo quello che ci sarebbe da fare, e non si fa perché garantisce rendite di posizione ai potenti (non ai dipendenti pubblici da 850€/mese) e mi fa rabbia. È quando leggo i vostri interventi che sono schierati con gli stessi che vi affamano rubandovi queste opportunità (che farebbero calare pure le tasse, aprendo più chance anche nel privato) mi fa ancora più rabbia.
@zhuge: potete venire a Rimini a vedere coi vostri occhi. Cmq io non sto salvando il paese, sto salvando il 2% dell'1% del 50%. Calcolate voi quanto spazio ci sarebbe per altri come me
Probabilmente sono uno dei pochi in italia a conoscere ben 2 persone che si sono licenziate da un posto publico: un 20enne che ha ottenuto un posto all'ufficio postale vicino casa grazie al pensionamento del padre ed un 45enne che aveva un posto all'ACI di Vicenza.
Entrambi hanno mollato perchè non riuscivano a sopportare il livello di fancazzismo...
Che poi si tenda a fare di tutta l'erba un fascio sono d'accordo, ma di gente con posti pubblici ne conosco (dagli uffici "nazionali" ai comuni grandi e piccoli) e l'unica costante è la stanchezza cronica. Ma dovuta non dal carico di lavoro eccessivo bensì dalla noia.
Anche qui l'ho già detto tante volte.
Quello di prima era un brillante macellaio, quelli di adesso sono mediocri veterinari, il problema di fondo è che noi rimaniamo parco buoi.
Adesso che non guido rispondo anche ad Edward e a te: il giocoliere di Arcore e il Pinocchio di Rignano non sono invasori a capo di eserciti stranieri, sono l'espressione di vasti strati della popolazione (anche in buona fede in tanti casi); il salto di qualità non lo fa né il governo né una manciata di dirigenti, lo fa un popolo che vede un futuro per se stesso, prima di tutto. C'È un italia che compete e vince sui mercati internazionali e ce ne è un'altra che cerca solo scuse e trucchi contabili e fiscali (e poi c'è il grande malato, l'edilizia): o la seconda si mette in moto verso la prima o la nazione si lacera sempre di più. E ciò può accadere solo con l'autocritica e l'impegno verso il bene comune (PS le poste non sono più un ente pubblico da un pezzo), non chiamando sempre in causa colpe altrui.
Il Giappone e gli economisti: l'Italia ha il 69% in mani italiane del debito, è un debito molto minore, eppure siamo più fragili. Perché? In primis perché al primo vento forte parte il coro Delle voci bianche a dire che dobbiamo rinegoziare, uscire, abbandonare, insomma non onorare i patti, mentre i giapponesi si fanno uccidere fino all'ultimo uomo prima di iniziare a pensarlo (è un'iperbole ok?). Gli economisti magari non considerano questi fattori, ma contano (gli esperti di comunicazione e marketing sanno che valore ha la reputazione).
E comunque non ci sono soltanto i macroeconomisti che fanno di tutt'erba un fascio; ci sono anche quelli che capiscono che un paese che compra materie prime e vende prodotti specializzati e di eccellenza ha tutto da guadagnare da una moneta forte e da un mercato comune.
La crisi industriale dell'Italia è stata molto più duratura di quella del resto del mondo: è per questo motivo che nel 2011 abbiamo rischiato il crack, non solo perché B era impegnato più nel bunga bunga che nel governo, ma soprattutto perché venivamo da anni di politiche dissennate che stavano sfasciando il sistema industriale, Delle quali vi ho dato gli incontestabili estremi legislativi, così come ve li ho dati di coloro che hanno invece operato per salvare il salvabile (ve li ho dati con numero e data dei decreti e leggi, non come chiacchiere da bar sui rettiliani). Ma B non è un marziano, bensì il terminale e riferimento di fasce sociali senza visione del futuro, cui andava bene così.
Per far ripartire il sistema industriale SENZA far fallire lo stato ci sono voluti anni di tirar la cinghia. Ripeto, curati da veterinari mediocri abbiamo perso occasioni storiche di riforma e invece scaricato sui soliti noti (tra cui ci sono anche i dipendenti pubblici: dieci anni di svuotamento degli uffici e di blocco incostituzionale degli stipendi). Ma almeno ci hanno tenuti vivi.
E continuano a farlo, mediocremente, perché altro non sono capaci di fare.
Il resto, dobbiamo mettercelo noi, e non basta un'ora ogni cinque anni quando si vota, serve molto di più (per molti potrebbe essere appunto quel lavoro che manca; se vi parlo di me è soltanto per questo, per vantarmi avrei ben altri canali ed argomenti, credetemi); oppure continuiamo ad ululare senza costrutto.
Ultima modifica di Ronin; 05-10-17 alle 08:50
Ronin nessuno sta difendendo il sistema italiano. Semplicemente ti viene fatto notare che la crisi del 2011 non ha riguardato solo l'Italia. Ha investito l'intera europa con speculatori che si accanivano su il sud europa notando le divergenze e l'incompletezza dell'eurozona.
Se avevamo un'unione economica fatta e finita e al posto della BCE la FED, fidati che non ci sarebbe stata la crisi speculativa del 2011.
Ed infatti quando si sono calmati i mercati? Con le riforme di Monti? Ma quando mai. E' dovuto arrivare Draghi con il whatever it takes nel 2012 e poi QE successivi a far calare lo spread e a guadagnare tempo.
Si sono risolte le cose no? No. Si è guadagnato tempo. Ma i problemi dell'eurozona sono tutti lì.
Sbaglio o a novembre scade il mandato di Draghi? Si deciderà tutto da quel momento in poi, basta aspettare qualche mese.
- - - Aggiornato - - -
Solo una cosa: non è migliorato solo il saldo ma anche le importazioni in assoluto. Ad ogni modo c'è poco da essere fiduciosi, affidarsi solo sull'export è rischioso.
e io sono il terzo
uffah!
NON rimpiango silvio, sostengo solo che le alternative hanno fatto ben più danni e hanno spento il paese
e nessuno è mai riuscito a dimostrarmi il contrario...
...salvo wottare che tutti i problemi del mondo derivano da tremonti![]()
il quale è fuori gioco da almeno sei anni e non mi pare che chi è venuto dopo abbia rimediato ai suoi crimini contro l'umanità
bon,![]()
(i dialoghi tra sordi dopo un po' mi rompono le palline)
@edward: voi non "difendete il sistema" (il sistema è un'entità astratta). Voi siete schierati dalla stessa parte dei grandi raggruppamenti economici che lucrano sugli sprechi della pa, mentre credete di essere contro.
Volete lo sterminio dei dipendenti pubblici perché pensate all'impiegato sgarbato allo sportello, mentre il blocco del turnover colpisce infermieri, vigili del fuoco, poliziotti, medici, architetti, ingegneri, archeologi, personale tecnico e specializzato che sarebbe quello per cui i giovani avrebbero studiato, così:
1 giovani qualificati non si possono assumere
2 senza controllori le imprese fanno correre la spesa corrente più del taglio del personale, così le tasse restano alte
3 il mercimonio e relativa cresta sui subappaltatori spariscono dalle cronache perché diventano legali (tutto passa dai consorzi che si spartiscono imega appalti Delle centrali di acquisto), ma restano lo stesso sistema tangentizio di prima
4 la qualità dei servizi va a ramengo senza controllo, così da utenti chiedete ulteriore privatizzazione, e la spirale si avvita.
E a tutti i danni di cui sopra che subite voi per primi si aggiunge la beffa che i fannulloni restano dove sono.
È stato riportato più volte e non solo da me il grafico che mostra tutti i grandi paesi Ue riprendersi dopo la crisi mondiale del 2008 tranne noi che nel 2011 sprofondiamo nuovamente. Voglia di ricercarlo non ne ho più.
@battlerossi: postare riferimenti a fonti primarie è quello che ho fatto da quando sono tornato nel forum: ne ho riempito interi thread, ottenendo soltanto imbarazzati silenzi senza capacità di replica, per poi ritrovare le stesse panzane due settimane dopo.
Come la panzana dell'import che sarebbe calato: NO, guarda i dati MISE (più volte riportati), sono cresciuti tutti e tre i valori, è salito l'import è salito di più ancora l'export e a maggior ragione è salito l'avanzo della bilancia commerciale. Dell'occupazione ho già detto, i dati Istat fin troppe volte riportati.
Ma continuo a imbattermi in gente come te, che ripete bugie a cui è troppo affezionato per rinunciarvi.
@anton47: quello tuo è il tipico argomento di ultima istanza, non hai nessun argomento per contestare quel che dico, però gli altri sono uguali o peggio. Ma io non appartengo a nessuno schieramento e le mie critiche a Monti e Renzi (, per motivi diversi) sono altrettanto radicali (con senso Delle proporzioni). Sono stati mediocri perché tutto quello che hanno saputo fare è stato spremere i soliti, senza parallelamente introdurre più equità. Ma la spremuta era necessaria, e resta responsabilità di chi ha versato la bottiglia per terra e l'ha lasciata vuota.
Sono passati 5 anni dal disastro di B e infatti ne stiamo finalmente venendo fuori: patto di stabilità, desertificazione industriale legata alla crescita Delle bollette da FV, interesse sul debito, stipendi dei dipendenti, occupazione, misure per l'edilizia come il sisma bonus e il piano strade Anas (30 mld in 5 anni), sono anni che in Italia non si fa altro che rimediare ai disastri di quella stagione. E non si è ancora finito, come dimostrano le clausole di salvaguardia.
Per il resto vi posso dare ragione su tutte le magagne, storture e problemi della Ue e degli altri Stati europei: il problema è che non siamo nemmeno a quel livello lì (e infatti leggo costantemente piagnistei da salto nel vuoto, pur di rifuggire il confronto) per quanto basso e inefficiente possiate convincermi che sia.
Ultima modifica di Ronin; 05-10-17 alle 15:25
Ancora: voi chi? Perché qua all'interno di backstage ognuno ha le sue opinioni, non è che siamo un blocco compatto.E di sicuro non è Ronin VS il Backstage thatcheriano
Quindi: perché continui ad inserirmi in un gruppo che non esiste, mettendomi in bocca opinioni che non ho mai detto (tipo lo sterminio del pubblico)?
Se l'utente X qua dentro odia il pubblico, non è che automaticamente io la penso come lui, solo perché non concordo sempre con te
Sono a favore di uno Stato snello, ma questo non vuol dire che voglio eliminare il pubblico. E sono d'accordo con te su i grandi sprechi della PA. Solo che allo stesso tempo non mi piace la soluzione siciliana dei + forestali per tutti.
Insomma se tutto il paese avesse una PA danese, sarei assolutamente favorevole ad potenziare il pubblico in ogni settore. Va bene anche solo le PA nordiche.
non sarete compatti, ma in diversi sostenete le stesse cose. non posso fare quote a ognuno, ne va della leggibilità della discussione, già non facile; garantisco che per ognuna delle cose che ho criticato c'è più di un sostenitore, il che giustifica il "voi". ho fiducia in voi che ognuno di voi sappia riconoscere i voi che lo riguardano e trascuri quelli che non lo riguardano
dopodichè, il cerchio si richiude: perchè non abbiamo una PA di livello nordeuropeo (o anche soltanto europeo, per quanto mi riguarda)? perchè non ci sono dentro abbastanza italiani di livello (nord)europeo. la soluzione per quanto mi riguarda è mettercene di più, non chiedere di retrocedere in categoria sub-europea.
è perchè in cuor mio sono un ottimista, e penso che di italiani di livello europeo ce ne siano, da metterci dentro. ma potrei sbagliarmi![]()
Ultima modifica di Ronin; 05-10-17 alle 18:59
stavo appunto rileggendo questo mio messaggio:
https://www.thegamesmachine.it/forum...tml#post763104
era l'11 marzo, dicevo esattamente le stesse cose.
penso sia il segnale di chiudere un ciclo. ritornare in questo forum (cioè, dopo quell'altro, sì insomma avete capito) è stato parte del servizio pubblico che ho deciso di intraprendere. è stato credo complessivamente positivo, e per certi versi anche necessario, dal mio punto di vista. ma non vedo più ragione di insistere; continuo la mia battaglia nel mondo reale.
chi ha voluto, ha capito sia il perchè, che il come, che il cosa. per tutti gli altri, vi aspetto fuori.
Ultima modifica di Ronin; 05-10-17 alle 22:51
su plutone o oltre?continuo la mia battaglia nel mondo reale.
(siamo permalosetti eh?)
anche oltre, se dovesse servire
ah, già, l'epitaffio
Il riformista è ben consapevole di essere costantemente deriso da chi prospetta future palingenesi, soprattutto per il fatto che queste sono vaghe, dai contorni indefiniti e si riassumono, generalmente, in una formula che non si sa bene cosa voglia dire, ma che ha il pregio di un magico effetto di richiamo.
La derisione è giustificata, in quanto il riformista, in fondo, non fa che ritessere una tela che altri sistematicamente distruggono. E' agevole contrapporgli che, sin quando non cambi "il sistema", le sue innovazioni miglioratrici non fanno che tappare buchi e puntellare un edificio che non cessa per questo di essere vetusto e pieno di crepe (o "contraddizioni").
Egli è tuttavia convinto di operare nella storia, ossia nell'ambito di un "sistema", di cui non intende essere nè l'apologeta, nè il becchino; ma, nei limiti delle sue possibilità, un componente sollecito ad apportare tutti quei miglioramenti che siano concretabili nell'immediato e non desiderabili in vacuo.
Egli preferisce il poco al tutto, il realizzabile all'utopico, il gradualismo delle trasformazioni a una sempre rinviata trasformazione radicale "del sistema".
Il riformista è anche consapevole che alla derisione di chi lo considera un impenitente tappabuchi (o, per cambiare immagine, uno che pesta l'acqua nel mortaio), si aggiunge lo scherno di chi pensa che ci sia ben poco da riformare, nè ora nè mai, in quanto a tutto provvede l'operare spontaneo del mercato, posto che lo si lasci agire senza inutili intralci: anche di preteso intento riformistico. Essendo generalmente uomo di buone letture, il riformista conosce perfettamente quali lontane radici abbia l'ostilità a ogni intervento mirante a creare istituzioni che possano migliorare le cose.
(Federico Caffè, Il riformista, 1981)![]()
Ultima modifica di Ronin; 06-10-17 alle 08:43
Mr Pink, Guerriero da tastiera !!! Profilo su steam.
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