è sensazionalismo. Si mira ad ingigantire oltremodo una vicenda, perchè si cerca di attirare l'attenzione di più persone possibili.
Non è raro che la forzatura sia tale che il risultato finale prescinde dal dato iniziale.
Diverso tempo fa, ci fu uno scandalo relativo a delle banche. I fatti non li ricordo con precisione, ma una signora che protestava perchè aveva perso i risparmi venne fotografata a due manifestazioni. Nella prima aveva un cartello con scritto "Ho perso 20.000 euro", alla protesta successiva ne aveva un altro con su scritto "ho perso 40.000 euro". Non ricordo le cifre esatte che aveva scritto, le ho esemplificate, ma c'era stata una variazione verso l'alto.
Oppure pensate a quando si attacca un funzionario pubblico. Per denigrarlo o ingigantire lo spreco si cita sempre la retribuzione lorda e raramente quella netta.
Il tizio che hai citato dovrebbe essere l'esponente principale di un partitino che ha lo 0,qualcosa% di destra.
E' un politico, cioè un affabulatore. Se si fosse messo a scrivere delle problematiche economiche legate al welfare e, nello specifico, all'accoglienza, chi se lo sarebbe cagato?
Nessuno.
Scrivendo a quel modo, però, gode -a differenza di chi magari quel fenomeno lo ha analizzato funditus- di un certo seguito.
I social hanno, poi, contribuito alla proliferazione di tutto questo. Perchè hanno semplificato la comunicazione politica, in maniera orribile.
Ormai bisogna essere sintetici e colpire immediatamente chi legge. I contenuti passano in secondo piano, perchè i wot non se li legge più nessuno. Anzi, se inizi a citare disposizioni di legge, norme, convenzioni, teorie economiche e altro, passi per saccente e prendi anche qualche insulto.
Ho scritto "orribile" perchè la conseguenza di quanto descritto è l'adverse selection della classe politica e dirigente. Ovverosia la preferenza dei consociati verso il bruto, ignorante ed inefficiente.
Il quale è però un esperto comunicatore.
edit: preciso che non mi riferisco a nessun politico in particolare. La mia è una considerazione sulla generalità delle persone che scrivono su FB, nonché sui personaggi pubblici principali.