???
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Al limite per le p IVA sono la quota di contributi fissi
L IRAP dovrebbe essere uguale, si paga a prescindere dalla utile
Un altra infame eredità del mortazza :fag:
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Facciamo un esempio stupido (numeri a caso), così ci capiamo.
Gino è un ristoratore (inquadrato come S.r.l.). Nel suo ristorante lavorano lui e 7 dipendenti regolarmente assunti a tempo pieno. Nel 2019 Gino ha fatturato complessivamente 1,2 milioni di €uro (al netto dell'IVA), ha sostenuto spese per le materie prime e servizi pari a 400K€, spese per il personale (sè compreso) pari a 400K€, il locale diciamo che è suo; in sostanza ha avuto un utile di 400K€, su cui ha pagato (perlopiù nel 2020) il 24% di IRES e il 3,9% di IRAP, quindi 96K€ di IRES e 46,8K€ di IRAP e gli sono rimasti in cassa 257,2K€.
Nel 2020 Gino ha lavorato i primi due mesi, poi è stato chiuso fino a giugno, ha lavorato luglio-ottobre, poi è stato chiuso fino a dicembre; in sostanza ha lavorato 6 mesi su 12; in quei 6 mesi di lavoro, data l'emergenza sanitaria, ha complessivamente incassato 300K€. In compenso, anche grazie alla cassa integrazione, ha limitato le spese per il personale a 200K€, mentre quelle per servizi sono state pari a 300K€ (perché anche nei mesi di chiusura ha dovuto pagare qualcosa). L'esercizio 2020 di Gino vede quindi una perdita di 200K€, che viene riportata all'esercizio successivo e sulla quale Gino non pagherà (nel 2021) alcun IRES, mentre pagherà circa 12K€ di IRAP.
Ebbene, che tasse dovremmo cancellare a Gino? Quelle dell'esercizio 2019, ma che vanno versate nel 2020? Ma quelle lì sono tasse su redditi esistenti e generati prima della pandemia. Quelle dell'esercizio 2020, ma che vanno versate nel 2021? Ma se Gino ha chiuso in perdita non ne paga (a parte l'IRAP, che è una imposta abbastanza odiosa di per sé, ma il cui gettito va alle Regioni per finanziare soprattutto la sanità, guardacaso), mentre se avesse guadagnato lo stesso non si vede perché non dovrebbe pagare le tasse (come tutti gli altri cittadini che non fanno i commercianti o gli autonomi). E tenete conto che la perdita che Gino ha fatto nell'esercizio 2020 se la riporta gli anni successivi e fiscalmente abbatterà le imposte che dovrà pagare sui redditi degli anni successivi (per la gioia di chi deve fare le manovre di bilancio).
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https://www.tgcom24.mediaset.it/econ...-202102k.shtml
segnatamente
423 miliardi sono circa 20 punti di PIL.Citazione:
"Necessario passare dai ristori ai rimborsi" "E’ necessario passare dai ristori ai rimborsi - prosegue la Cgia di Mestre -. E’ evidente che è necessario un cambio di rotta: i ristori vanno sostituiti con i rimborsi. In altre parole è necessario uno stanziamento pubblico che compensi quasi totalmente sia i mancati incassi sia le spese correnti che continuano a sostenere.
Lungi da me inserirmi in questo discorso, che ho già dato :asd: ma per Babomba semplicemente non è vero che l'Italia ha avuto lockdown più lunghi e restrittivi degli altri paesi civilizzati, né che ha avuto calo di PIL più significativo. Anzi per lui i lockdown sono troppo blandi e il calo di PIL è in linea con quello europeo.
Perché sì, è così e punto, non esiste argomentazione utile :asd:
E' il solito discorso per cui solo i bambocci parlano ancora di tutelare la salute vs tutelare l'economia dopo un anno in cui non si fa nessuna delle due cose.
Tutto corretto e sono d'accordo, quello di rimborsare 400mld è un discorso assolutamente fuori da ogni crisma.
Ma mi piace pensare che c'entri anche un po' chi, a inizio pandemia, è andato a reti unificate a dire di aver "liberato 750 miliardi, cioè la metà del PIL italiano" per far fronte all'emergenza e che presto sarebbero piovuti soldi dal cielo :fag:
Ma su Crisanti corvo del malaugurio (anche se su parecchie cose ci ha preso) oramai ci fanno pure i meme :asd:
Non capisco il collegamento con "gli scienziati vicino a salvini" onestamente, anche perchè se ci si deve mettere a fare sto giochetto scopriamo facilmente che i medici che piacciono a salvini sono in generale quelli che hanno detto più stronzate da 10 mesi a questa parte.
Ma no, sei tu che non sai leggere.
La soluzione è che gli devi dare soldi.
Il problema è che non ce ne sono abbastanza.
Io su questo la penso come Cacciari: arriverà il momento che si dovrà avere il "coraggio" di andare a prendere i soldi da qualcuno per darli a qualcun altro.
Cosa che secondo me sarebbe giusta, perchè in una comunità chi sta meglio è giusto che dia una mano a chi ha maggiormente bisogno.
Non parlo necessariamente (solo) di una patrimoniale a chi c'ha i soldi, ma anche un contributo dello 0 virgola da parte di chi ha un lavoro sicuro ed ha continuato a lavorare in questo periodo.
Tutti quelli che lavorano nel pubblico, ma non solo... io sono dipendente del privato, ma ho sempre lavorato e non ho avuto riduzioni di reddito: se mi prendi un 1% neanche me ne accorgo, ma messi tutti insieme magari ce n'è abbastanza da poter dare una mano a chi invece ha perso tutto.
No, non è la teoria di nessuno veramente :asd:
E nessuno ha mai detto che sia colpa di salvini se le cose non funzionano.
Come potrebbe avere colpa di cose che erano responsabilità di altri?
Basta leggere quello che viene scritto e bon, senza farsi film o vedere solo le cose in bianco o in nero.
No, ma quello è impossibile e gli è stato detto chiaramente.
D'altra parte mi viene da dire che se non hai lavorato è vero che hai avuto un fatturato più basso ma hai avuto anche meno spese.
Tutti quelli che non hanno lavorato hanno messo i dipendenti in cassa, ad esempio.
Ed un ristorante chiuso ha delle spese fisse che purtroppo gli rimangono, ma ne ha anche tante altre che a quel punto non sostiene.
Direi che non bastano no?
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Avvocà un paio di spunti di riflessione
- La coperta, come in tanti settori, era ed è corta. 30% di utile sul fatturato o 25% di cassa sui costi (o vedi tu quale indicatore di redditività ti gusta di più) mi sembra veramente TANTO
- Tenga presente il principio generale di correlazione dei costi ai ricavi, i quali seguono una traiettoria per inerzia. Già su % più basse, che ne so, 30% di calo di fatturato, è difficile adeguare i costi a tale decremento, figurarsi se parliamo di 70/80% di calo.
- In ultimo il discorso sulle perdite a riportare sugli esercizi successivi, bello tutto eh, sulla carta. Peccato poi che bisogna considerare se a sti fantomatici eservizi successivi ci arriviamo, e direttamente correlato a ciò, le tensioni di cassa. Se vado in rosso sul conto, e non voglia dio mi prendo dei protesti, la banca comincia a sollecitarti peggio di un cravattaro o peggio ancora mi bloccano le movimentazioni, è un attimo fare GG
Questo senza considerare le problematiche e specificità di tutti i settori, in cui raramente le attività le spegni e accendi a piacimento, ma c'è tutta una complicazione per ogni settore (problemi di approvigionamenti e dispensa per i ristoranti, macchinari che hanno bisogno di ore se non giorni per andare a regime ecc ecc)
Che sto cazzo di chiudi e apri rende impossibile pianificare l attività
Eh no caro, mi dispiace,
questo discorso mi poteva andare bene la primavera scorsa, dopo quasi un anno, un ANNO diocristo
è semplicemente inaccettabile che non si sia riuscito a trovare una organizzazione per farli lavorare in sicurezza.
E non stiamo parlando di mandare i razzi su Marte, ma di implementare uno straccio di regole che neanche hanno provato con dei test a campione-
Avevano proposto di allungare i turni serali per scaglionare le entrate, e si è fatto l esatto conratrio.
Scassano il cazzo sugli assembramenti e i contagi fuori dai locali e poi basta prendere ogni mattina che dio ha fatto un qualsiasi bus o metro all'ora di punta e si sta come sul carro bestiame.
Benaltrismo? Non mi pare proprio
Parlassero chiaro a questo punto e gli dicessero: regà ci sono cittadini di serie A e di serie B, della vostra categoria non ce ne fotte un cazzo, per quanto ci riguarda potete fallire tutti.
Almeno un po' di onestà intellettuale.
Le soluzioni per far lavorare in sicurezza ci sono, però non vanno bene a nessuno e spesso e volentieri vengono disattese,
Io quando avevamo il ristorante che faceva da mensa non ero mai ad un metro dai colleghi, i camerieri spesso e volentieri non avevano la maschera ben messa.
Adesso siamo passati si piatti da asporto.
Tenere aperti ristoranti che non vogliono o non sono in grado di gestire le regole anti-contagio mette in pericolo tutti, perché il sistema sanitario non può lottare contro solo il Covid e riempire tutti i posti letto di gente malata di Covid.
Ricapitolando: Renzi è un irresponsabile perché non si può far cadere il governo in piena pandemia; però, se si andrà al voto, Conte, anziché gestire gli affari correnti (tra cui la suddetta pandemia), “girerà l’Italia città per città, paesino per paesino” per un partito che al momento manco esiste.
E poi quello attaccato alla poltrona sarebbe Renzi :asd:
Le poste sono da impiccagione. Per diminuire le possibilità di assembramento avrebbero dovuto ampliare gli orari in cui lavorano, invece hanno tenuto gli stessi orari (mezza giornata) con meno personale (distanziamento negli uffici) e facendo entrare meno gente alla volta. Risultato: 20/30 persone ogni giorno accalcate davanti alla posta.
Adesso si può prenotare anche su whatsapp il turno alla posta (e alla banca), non c'è scusa per assembrarsi
La coda dipende pure da quanto ci mette l'impiegato a far il lavoro pure.
Le poste non hanno mai brillato in velocità.
In banca pure.
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Quale parte di "numeri a caso" non era chiara? :asd:
Ovviamente ho messo numeri iperbolici per far capire il concetto di fondo allo Zio del cancellare le tasse. E' chiaro che ogni settore ha le sue specificità e che quello della ristorazione, a parte avere una redditività formale (:fag:) bassa, è tra quelli che più soffre l'apri-chiudi schizofrenico (musei e cinema, ad esempio, o palestre e piscine hanno perlopiù il problema del solo personale). Però per me rimane il dubbio di fondo: come si fa a pretendere che di questa situazione se ne faccia interamente carico l'Erario. La cosa è affatto diversa da altre calamità naturali (alluvioni, valanghe, terremoti), dove o c'è una responsabilità di fondo anche dello stato (cioè pubblica) in senso alquanto lato (non ha svolto la necessaria funzione di vigilanza del proprio territorio), o c'è una responsabilità precisa di certuni, con lo stato che svolge il ruolo di sostituto nel provvedere al risarcimento, salvo il diritto di surrogazione nei confronti dei responsabili. Persino in questi ambiti lo stato limita sempre di più il proprio intervento riparartorio, mentre qui per colpa della pandemia (che non è certo colpa dello stato se ce la stiamo subendo, semmai possiamo discutere del come la stiamo subendo, ma qui la dimostrazione del nesso eziologico è diabolica) c'è chi pretende e si lamenta (non solo gli addetti ai lavori) che lo stato dovrebbe risarcire tutti di tutto (dimenticandosi che alla fine non esistono i soldi pubblici, esistono i soldi dei contribuenti).