Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
Unisci questo ad una socio-psicologia del lavoro folle, che pretende assoluta dedizione al tuo datore di lavoro come il demiurgo sceso in terra accompagnata però da restrizioni (invece che espansioni) salariali e ad un sempre più sano istinto di conservazione e di arrampicamento sociale che la precarietà sta piano piano instillando nelle nuove generazioni e capisci, a mio modo di vedere, che non è colpa di Shroeder o di Renzi se la gente fatica a trovare lavoro
visione del lavoro modellata da chi? Dal marketing dominante e da chi lo finanzia.

tl;dr trovo interessante la vostra discussione. Che riassumerei in

"la retribuzione non può prescindere dalla produttività, ma non è strettamente legata ad essa".

Aggiungo solo una nota, prendendo spunto dal tuo intervento.
A mio avviso il problema è legato alla concorrenza sleale di taluni operatori economici presenti all'interno dello stesso mercato.
Soggetti sottoposti a legislazioni completamente differenti -ambiente, sicurezza sul lavoro e altri settori- non saranno mai in grado di competere allo stesso modo.

Per tornare all'esempio della Porsche, anche se la produttività del sistema andasse incontro ad una rapida crescita, questa non necessariamente si tradurrebbe in un incremento del salario corrisposto. Perchè in un sistema completamente libero, la retribuzione è determinata dall'incontro della domanda e dell'offerta di lavoro. Non prescinde dalla produttività, o dal valore aggiunto di un nuovo dipendente all'interno dell'azienda, ma non ne è direttamente legata.

Se guardiamo al sistema nel suo complesso, l'ingresso indiscriminato di manovalanza a basso costo - disposta a vendere persino il proprio corpo - e la possibilità di spostare l'azienda in luoghi dove non viene rispettata la benché minima regola del vivere civile, accompagnate dall'opportunità di rivolgersi al mercato occidentale connotato da una massa di consumatori benestanti, non può che sortire quale effetto un impoverimento di questi ultimi.
Impoverimento strettamente riconducibile alla concentrazione della ricchezza nelle mani di chi finanzia quelle idee aziendalistiche-socio-liberal-inclusiV*-ecofriendly.