Parlavo del mercato interno, non di quello esterno. Che il TUE e Schengen abbiano facilitato la circolazione di persone e merci all'interno del mercato europeo è indubitabile, che lo sviluppo sarebbe stato analogo senza TUE e Schengen, costingendo l'Italia ad accordi dello stesso genere con 27 paesi diversi, indimostrabile.
Pensa solo agli USA: abbiamo un trattato specifico in forza del quale possiamo andare in USA chiedendo un particolare tipo di passaporto, che in molte città italiane richiede del tempo per essere ottenuto. In Francia invece ci vai con una bella carta d'identità e non ti fermano nemmeno al confine. Inoltre, in USA hai l'immigrazione addosso se non hai un lavoro o un visto turistico. In Francia puoi trattenerti 6 mesi senza ragione altra che la volontà di trattenerti, in forza della cittadinanza europea. E se ti stabilisci in Francia divenendo ivi residente puoi addirittura votare per le elezioni locali. E così in Germania, in Polonia, in Ungheria, in Grecia, in Portogallo e così via.
Non è perché oggi puoi andare a Dubai più facilmente di 30 anni fa che l'Unione Europea sia inutile.
- - - Aggiornato - - -
Ovviamente no, per ragioni di interesse politico tratterò fino a che ci sarà un accordo soddisfacente. Però devi ammettere che riempire le banche private di debito sovrano non è sempre la scelta migliore per la salute di un sistema bancario. Che quel debito sia fonte di marginalità è potenzialmente vero, anche se oggi meno visto che i tassi sono rasoterra, ma un limite è idealmente (cioè senza fare considerazioni di politica economica sovrana) più che ragionevole. Altrimenti potenzialmente consenti alle banche private di fare quello che non può fare la banca centrale, con l'effetto, in caso di bancarotta, di scaricarne il rischio direttamente (invece che indirettamente) su alcuni (invece che su tutti) i cittadini.
Sto dicendo, in pratica, che la regola non pè sbagliata; ma poi sono anche d'accordo con te che per noi sia molto poco conveniente, visto il nostro sistema economico attuale...