Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
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ecco appunto. Vabbè che la nostalgia dei bei tepi andati e del telefono a gettoni, ma imo hanno abbastanza ragione Caesarx, e Kemper, quello che ci concediamo oggi negli anni 80 manco morto.
Ma è nel giusto chi dice che è soggettivissimo e che molti in quegli anni hanno fatto faville, era un periodo di crescita a due cifre.
Purtroppo ha visto anche una spesa (pubblica) irresponsabile che stiamo pagando ancora oggi
io cmq nostalgia a parte non rimpiango per nulla quel periodo, altro che non fare mutui per la casa, noi in famiglia la casa di proprietà non ce la potevamo permettere nemmeno con i due genitori al lavoro. E che lavoro
Metto i miei aneddoti personali per contribuire a fare l'elenco delle cause che ci han portato a qui
Mio padre, bancario, arrivava a prendere la sedicesima mensilità. Quando c'era la scala mobile, il suo stipendio aumentava di default anche del 15% annuo. L'iva era al 15%. quando era direttore di filiale, le ceste che arrivavano a Natale contenevano cose inimmaginabili, prima della crisi del 2008 come regalino di natale c'era gli ipod mini serigrafati.
Un mio amico figlio di militare come vacanze andavano tutta la famiglia spesata in località di villeggiatura, come intrattenimento c'erano anche dei concerti il fine settimana e veniva gente del calibro dei Pooh. (calibro economico degli anni 80 )
Mia madre è andate in pensione a 39 anni.
Mia nonna, che non ha mai lavorato in vita sua, aveva la sua pensione di anzianità + quella di mio nonno morto nell'85 e percepita quindi per 30 anni dopo la morte. portava a casa fino a 2 anni fa 2800 euro al mese.
L'altra mia nonna mi raccontava che quando aveva il bar e mise il juke Box negli anni 60, si comprò con gli incassi del primo anno, una cucina Snaidero con tanti di quei gadget che sembrava una di quelle cose da vault teconologico di Fallout. Col flipper e i due primi cabinati quasi la casa in montagna ( Piancavallo, mi Cortina, pero' una casa)
PEro' credo anche che il problema di oggi siano le voci di spesa incontrollate: io ogni mese ho dai 300 ai 500 di spese si Amazon
io credo che di essere la punta dell'iceberg. I miei erano comunque dipendenti, non potevano evadere un cazzo, le tasse, le rette dell'asilo forse erano gli unici a pagarle, tutti gli altri, qui nell'operoso nordest, erano nullatenenti con la fabbrichetta. Quando erano finiti online le dichiarazioni dei redditi, io avevo scaricato quelle del mio comune... tutti poveri col capannone.
La penso più o meno così anch'io. Anche le possibilità di lavoro erano si un po' di più, ma dovevi farti il culo anche allora se volevi ottenere qualcosa, ed essere abbastanza umile. Ricordo laureati che per guadagnare qualcosa andavano a consegnare le buste e i pacchi per i pony express (ci fu il boom in quegli anni), senza alcuna tutela e a 2000 lire a consegna. Oppure scrivevano sui giornali per le stesse cifre a pezzo, spese a loro carico. O andavano a lavorare nei campi o scaricare nei mercati, per cominciare. Quella dei soldi che piovevano dal cielo su chiunque avesse voglia di lavorare è una leggenda metropolitana.
Ultima modifica di Tyreal; 31-05-20 alle 14:46
Lo stesso lavoro da ingegnere (e intendo lo stesso) adesso rende meno della metà di quando lo faceva mio padre.
Ok, adesso ci sono servizi telematici che una volta non c'erano, ma chi se ne frega? Le stesse cose si facevano anche prima in maniera più scomoda.
Al contrario, prima andavo in vacanza per periodi lunghissimi, adesso SE vado via, ci vado per una settimana.
C'è da dire che vivo da solo con una casa a mio unico carico che mi succhia 3/4 delle mie risorse.
Ci sono anche molti più ingegneri adesso
Se prima tuo padre era l'unico a fare i test acustici e ora ci sei pure tu, finite per forza a operare nello stesso mercato.
È come i bar, quando ce n'è solo uno tutti vanno lì, quando ce ne sono due, i clienti si dividono
Grazie uaglio'. Ricordo un tuo post di qualche anno fa dove dicevi "per fare quello che facevamo in famiglia quando ero piccolo oggi servirebbero MOLTI piu' soldi".
Questo vorrebbe dire che anche per i "pochi ingegneri" di una volta oggi costa tutto troppo?
Forse una cosa che sto sottovalutando, nella mia confusione, sono i manuali per la scelta dell'istruzione superiore dopo la terza media.
A meta' anni 90, ricordo come gli svariati istituti tecnici fossero descritti come perfetti per avviare carriere specializzate, e come anche i corsi di 2-3 anni (e.g. segretariato) avessero un loro perche'. In quel manuale l'universita' forse veniva menzionata solo per i licei - e sembrava davvero un'opzione remota.
Il padre di un mio amico era un operario specializzato alla fiat, e si e' comprato un tre locali a sei chilometri dal duomo.
Fra l'altro, assumendo che l'accesso a certe aziende fosse necessario per la classe media, mi chiedo come stessero i lavoratori che, con educazione media o inferiore, lavorassero a ENI, ENEL, SIP, FIAT, ecc.
Ma che stai a dì ?
Secondo te gli studi di professionisti si smezzano i guadagni sugli stessi clienti oppure servono ad avere più clienti?
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Non è che costa tutto troppo, si è proletarizzata la figura del professionista. Devi proporre lavori a costi infimi e di conseguenza fatturi importi pietosi, se no vai fuori mercato.
Parlavo in linea generale, è normale che se c'è più concorrenza non significa automaticamente avere più clienti, per cui più aziende lavorano in un settore, più bisogna tenere prezzi concorrenziali, più si abbassano i margini, meno sembra di guadagnare rispetto a quando magari c'eri solo tu a fare quel lavoro
Che è la stessa cosa che dici nella seconda parte, appunto
Già Ovvio che con l'aumentare delle persone titolate la concorrenza sia aumentata.
negli anni '60 erano in pochi quelli che potevano permettersi di studiare, e infatti mio zio era pieno di lavoro in quanto unico ragioniere nella zona, oggi ti voglio vedere.
bisogna specializzarsi sempre di più ed è comunque una gueRa, ma credo sia così ovunque
È una guerra a perdere per la società, comunque. Specializzare e occupare tutti è impossibile, oltre al fatto che essere super specializzato significa anche avere tempi di rioccupazione più lunghi nel caso un settore entri in crisi e ci sia scarsa richiesta della tua figura.
Prima scrivi che io e mio padre ci facciamo concorrenza, ti faccio notare che è una minchiata, e la risposta è "parlavo in generale". Vabeh
Il paradosso è che le tematiche di acustica sono diventate più sensibili e sono aumentati anche gli obblighi di legge rispetto ai tempi di mio padre, ma nessuno è disposto comunque a spendere.