Chiedo qui visto che la questione nasce da "ce lo chiede l'europa"...
Parlo del salario minimo, ora circa ormai 1 anno fa l'europa ha "incoraggiato" gli stati membri a fare una legge che introducesse un salario minimo...lasciando comunque ad ogni singolo stato libertà di stabilire il livello e modalità.
Da allora si è aperto il dibattito anche in italia, scoprendo milioni di italiani lavorano per meno di 9 euro ora (lordi)...
Ora parrebbe una legge di buonsenso e tutela dei lavoratori stabilire un salario orario minimo sotto al quale nessun contratto può andare...
il CDX è fondamentalmente contrario, dicendo che la soluzione è la contrattazione collettiva e ridurre le tasse sul lavoro dipendente.
Sul primo punto mi pare evidente che alcune forme di lavoro non riescono ad avere una forza tale per strappare accordi dignitosi, anche perchè in italia esistono decine di contratti diversi dove praticamente ogni categoria si fa il proprio...con una segmentazione impressionante, dunque è evidente che come stanno le cose ora non funzionano, almeno per una parte di lavoratori.
La riduzione delle tasse è sicuramente cosa giusta, ma riguarda tutti, dunque chi prende tanto meno, continuerà a farlo.
a detto di alcuni il salario minimo poi penalizzerebbe la contrattazione collettiva visto che molti salari sono ben sopra a quello che sarebbe il salario minimo, ma questa mi sembra una evidente stupidaggine, visto che appunto nonostante non sia stabilito un minimo sono riusciti ad avere certe condizioni, vuol dire che sono forme di lavoro con una rappresentanza tale e un peso da poter contrattare con forza a prescindere, dunque non vedo come potrebbero essere penalizzate.
Ovviamente penalizzate sarebbero quelle attività che su salari così bassi si basano, ma trovo che un'attività che non è in grado di offrire uno stipendio dignitoso ai dipendenti ha qualcosa che non funziona e chiaramente non è sostenibile, ne è giusto viva sullo sfruttamento...
Certo un adeguamento dei salari di certe attività almeno in parte si scaricherebbe sui clienti che usufruiscono di quei servizi con un aumento dei costi, ma anche qui o l'attività riesce a trovare il giusto compromesso fra prezzo di mercato (quello che il mercato può pagare) e lavoro dignitosamente pagato, o è un attività che non può funzionare.
Insomma sinceramente non vedo motivi veramente validi al no al salario minimo, se non voler tenere aperta una porta ad un certo tipo di sfruttamento del lavoro, ma visto che è un'idea che arriva dall'europa immagino che qui ci saranno sicuramente illustri economisti ed esperti di mercato del lavoro pronti a spiegare che è l'ennesima violazione alla nostra sovranità nazionale, volta a penalizzarci e renderci tutti più poveri a vantaggio della Germania![]()