Scusa eh, ma poi quando si entra sul merito del SI su questione specifiche, mi sembra che anche voi sostenitori nicchiate abbastanza.
Come accennavo di la, civilissima discussione con conoscente avvocato ho fatto giusto un paio di domande, a lui come qua.
- Materie concorrenti e rischio di conflitto e stallo continuo.
- Organizzazione operativa e concreta del Senato:
su quali argomenti entra nel merito (uno, nessuno, teoricamente pure tutti),
quante mole di lavoro si deve smazzare,
quante volte si riunisce,
se si riunisce con quale frequenza e se questa frequenza risultasse alta, come fai a conciliare il lavodo di Sindaco (notoriamente abbastanza impegnativo), che delle 2 una, o ottimo sindato e pessimo senatore o viceversa.
-Eterogeneità di maggioranza tra le 2 camere. Se oggi è un rischio, domani è una CERTEZZA.
Considerando la polverizzazione delle elezioni locali (voto disgiunto, mi sta sul cazzo Renzi al nazionale, ma l'esponente PD di sarcazzopoli dove vivo è uno bravo) e shift temporale tra locali e nazionali (tra un anno esce uno scandalo bestiedisatana e il partito X cola a picco)
Almeno su questi miei dubbi mi è stato risposto,
"Eh si non è perfetta, è piena di di difetti, ma di meglio non riusciamo a produrre come riforma..."
Non mi sembra proprio un'argomentazione solidissima (questa l'ha sparata il mio conoscente eh)