Citazione Originariamente Scritto da mattiacre Visualizza Messaggio
Su questo non saprei, i problemi ci sono sempre stati. Probabilmente e' venuto a mancare un tessuto di rapporti personaliche salvaguardava il singolo mischiato ad una pressione sociale sempre maggiore.

Mi spiego. Ai tempi del mio bisnonno facevano la fame e tanta. Dal punto della sopravivenza probabilemente era peggio. I lavori erano pesanti e fisici, pero' mia nonna mi raccontava che ci si aiutava tutti e c'era un senso della comunita' forse perso. Inoltre per assurdo non potendo che fare il contadino od il lavoro di tuo padre non subivi una pressione sociale volta a primeggiare.

Pero' leggendo Verga e i realisti francesi forse non era proprio cosi' mah.

Cmq non si puo' tacciare di egoismo od altro il gesto. Esternamente e' cosi', ma la mente di chi si suicida normalemnte non e' lucida e si trova in una situazione estrema. Prova ne e' che la maggior parte delel persone che vengono salvate MENTRE si stanno suicidando poi non lo rifanno piu'. Vuoi per i supporti psicologici, vuoi perche' deve essere una cosa momentanea (solo che una volta che ti sei ammazzato )
Giusta riflessione, direi che ci si adatta a seconda dei tempi, io non ho problemi ad ammettere che non tornerei alle condizioni dei miei nonni, almeno non avendo coscienza di quello che sono le condizioni attuali.
Riguardo al suicidio condivido cio' che hai espresso in maniera migliore della mia, io ho sintetizzato troppo parlando solo del gesto, perche' non posso entrare nel merito della persona.
Pero' chi ne paga le conseguenze sono i suoi cari e vorrei evitare il solito luogo comune del "e dove era chi gli stava vicino, per essere arrivato a tanto", perche' non fa altro che aggiungere altri chiodi alla croce in cui a mio parere, sono ingiustamente appesi.