http://www.asroma.com/it/notizie/201...ivo-al-chelsea
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Si parla di Blind che sarebbe offerto da Mou, che ne pensate?
Da accettare ad occhi chiusi
Io ricordo tanti bei cross e tante tante cappellate in difesa :bua:
s' parl s' parl e ns compr mai
Dopo Dzeko e Blind prenderei anche un giocatore ceco. :sisi:
Pare sia fatta per tale Jonathan Silva, terzino sinistro dello Sporting Lisbona...a breve già le visite mediche ..qualcuno lo conosce? Ci siamo caricati l'ennesimo pippone?
:rotfl:Citazione:
Jonathan Silva: l'argentino fuori da novembre per un infortunio al ginocchio
Il rinforzo invernale della Roma potrebbe essere Jonathan Silva, esterno argentino classe 1994 in forza allo Sporting Lisbona. Dopo l'esperienza Karsdorp, spaventano le sue condizioni fisiche: Silva, infatti, non gioca una partita ufficiale dallo scorso 5 novembre, nella sfida che lo Sporting pareggiò 2-2 col Braga.
Da lì, lungo stop per un infortunio al ginocchio che l'ha obbligato ad un'operazione al legamento collaterale mediale dell'arto destro. La tabella di marcia dovrebbe farlo riapparire in campo a febbraio. Un problema che ha limitato la stagione attuale di Jonathan Silva a 6 presenze in campionato, 4 in Champions League e 2 nella coppa portoghese.
:rotfl:
Ottimo, mai che ci azzardiamo a prendere un giocatore sano
Sì, però Monchi al Siviglia oggettivamente era un mezzo mago, viene qua e gli riesce di prendere solo pippe (a parte Kolarov) e giocatori già rotti, 'sta cosa è inspiegabile razionalmente... :asd:
Rispetta le tradizioni
È colpa del virus noto come " Iturbe ", prendere solo pippe e pagarle a peso d'oro [emoji23]
11.35 - Arriva a Villa Stuart il medico della Roma, Del Vescovo.
Moreno alla Real Sociedad :frigna:.
In b4 ho sempre seguito coso qui sin da quando ero al Siviglia
Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio 24 durante la trasmissione Tutti Convocati:
Cosa farà la Roma nelle prossime 8 ore?
"(ride) Non credo molto, nel senso che è arrivato un ragazzo che sta completando le visite mediche, che sostituirà Emerson Palmieri. Completeremo questa operazione, il DS nell'ultimo giorno è sempre in allerta, possono capitare sempre situazioni, che però non determinano stravolgimenti particolari".
C'era veramente bisogno di una cessione importante?
"Credo che sia opportuno fare chiarezza. Non so quanto tempo abbiamo (ride, ndr). Si è parlato di turbamenti, questa città cade sempre nel turbamento. Non è necessario fare una cessione, voi sapete che da qualche anno le squadre non sono libere di agire secondo le proprie strategie, ma devono fare i conti con un regolamento internazionale che ora è anche italiano, il fair play finanziario, che implica delle restrizioni nell'operatività. Senza essere troppo tecnici, bisogna raggiungere il pareggio di bilancio, i costi devono corrispondere ai ricavi, altrimenti bisogna recuperare. Spesso sento dire che la Roma ha bisogno di soldi, la Roma non ha bisogno di soldi, quando servono c'è una proprietà solida che li mette. Solo negli ultimi 15 mesi la proprietà ha inviato 98 milioni, nel 2014 altri 100".
Se Pallotta domani mattina decidesse di fare un ulteriore regalo, mettendo 100 milioni suoi, questo risolverebbe gli aspetti del FFP?
"No, la stagione scorsa la Roma ha fallito l'ingresso in Champions League e aveva una rosa con costi per una competizione di un certo livello e ha fallito i ricavi conseguenti. Questo non è utile a rispettare il parametro di bilancio, che non fa considerare i contributi della proprietà come attivi che coprono le perdere. Il FFP nasce proprio per questo motivo, per far sì che dopo l'acquisizione di City e PSG potessero essere messi limiti".
In tanti hanno detto di averlo capito, ma perché a gennaio?
"Intanto siamo al 31 gennaio e la Roma ha ceduto solo ieri un calciatore, questa è la dimostrazione che non c'era necessità. Ovviamente, avendo delle necessità, bisogna essere bravi a trasformarle in opportunità. Avendo acquisito una società con una situazione debitoria pregressa, per quanto riguarda il conteggio del FFP per cui la Roma è stata sanzionata, nonostante la proprietà fosse arrivata da poco, le strade erano due: abbattere i costi di gestione e tornare a crescere in parallelo con una crescita dei ricavi, immaginate quando ci sarebbe voluto. L'altra strada era mantenere costi alti e recuperare con le plusvalenze. Facendo questo, la Roma è riuscita a mantenere la competitività anno dopo anno, stando quasi sempre in Champions League. Se arriva un'offerta imprevista su un giocatore, come Dzeko, che può essere ritenuta interessante, in considerazione del fatto che a seguito dell'eventuale cessione di sarebbe dovuto valutare come impiegare il denaro per mantenere la competitività, quell'offerta va tenuta in considerazione. È evidente che se ci fosse stata necessità avremmo ceduto, ma siamo rimasti sulle nostre richieste perché era un'opportunità interessante. Siamo ben felici che Dzeko rimanga, qualora fosse uscito sarebbe stato compito della direzione sportiva trovare altre soluzioni altrettanto competitive".
La squadra non è in grado di fare un progetto a lungo termine? Si prova a vincere o si fa trading?
"Torniamo all'equivoco di prima. Quando si acquista una società con costi sbilanciati, che parte da -58 di perdita e un valore patrimoniale dei calciatori pari a 37 milioni, o si abbattono i costi e si ricomincia da zero, raggiungendo la competitività tra 10 anni, o si fa quello che abbiamo fatto noi. Abbiamo mantenuto livelli di costi gestionali alti, il fatto che sia un progetto sportivo è testimoniato dal fatto che la Roma continua a mantenere il secondo costo di gestione della Serie A col quarto-quinto monte-ricavi. Per far crescere i ricavi in modo organico ci vuole tempo, le cessioni sono utili alla competitività della squadra. La Roma ha fatto per due volte il record di punti, l'obiettivo di rimanere competitivi è stato raggiunto, purtroppo passando per cessioni che non sono scelta ma necessità per i regolamenti internazionali".
"Vorrei precisare che i soldi non sono solo le spese per i cartellini, ma anche per i rinnovi. Dall'estate a oggi ci sono stati i rinnovi di Strootman, Nainggolan, Manolas, dimostrando di credere nella competitività della squadra, mantenendo giocatori di profilo internazionale. Purtroppo a volte bisogna sanare il differenziale tra costi e ricavi con le cessioni, che dobbiamo prendere come opportunità per migliorare. Qualcosa non funziona in campo e bisogna fare meglio, ma la squadra ha dimostrato di essere competitiva come ci aspettavamo, col primo posto in Champions e rimanendo a ridosso delle prime. Da metà dicembre le prestazioni non sono a ridosso delle aspettative non solo dei tifosi, ma anche nostre, e su questo c'è da lavorare. La delusione dei tifosi è assolutamente giustificata, la loro frustrazione è anche la nostra, non possiamo biasimarli".
CONTINUA