Non ci ho pensato minimamente. Nella mia testa, quel Milan faceva la Coppa dei Campioni, punto; non è compatibile con la coppa UEFA. :asd:
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Ma il real ha dato via anche il fenomeno odengaard dopo l'altro bidone tedesco :rotfl:
Da Hubner.
Prendendo ampiamente spunto da un articolo di Umbria ON ripropongo qua un tema abbastanza controverso e, purtroppo, con risvolti spesso negativi: Calcio e dittatura. Il caso Han
Una volta ufficializzata la rescissione di Han Kwang Song con la squadra qatariota dell’Al Duhail si conclude (temiamo definitivamente) la parabola discendente di un calciatore dal talento e dalle doti fisiche straordinarie che però vede ora la sua carriera finire in campionati anonimi o addirittura fuori dal calcio. E non per ragioni tecniche. Il tutto, con la stessa velocità con cui era cominciata, nel giro di tre anni o poco più.
Due mesi eccezionali, con gol, assist, scatti e la sensazione di poter diventare un campione di livello internazionale. C’era già chi lo vedeva in Champions League. Poi, un po’ per la crisi del Perugua (che portò all’esonero di Giunti e all’arrivo di Breda), un po’ le enormi pressioni politiche e la spasmodica attenzione mediatica a cui lui, non sappiamo quanto volontariamente, cercava di sottrarsi (fece scalpore la mancata partecipazione alla Domenica Sportiva, col giovane in lacrime in albergo e Santopadre presidente Perugia calcio impacciato in studio che provava a giustificarlo in diretta tv), cominciò a richiudersi in se stesso, vedendo sempre meno il campo, fino alla decisione di tornare al Cagliari.
Già nel periodo perugino si parlava per lui di grandi squadra. La Juve lo acquistò nei mesi successivi, aggregandolo di tanto in tanto alla prima squadra, molto più spesso all’under 23. Ma ormai il fuoco di Han si era spento, le sue prestazioni non tornarono mai quelle di Perugia e le società non potevano puntare mai con decisione su di lui, con la spada di Damocle delle sanzioni. Quindi la decisione di cederlo all’Al-Duhail, in Qatar, ma anche lì, dopo un buon inizio, il suo impiego si è inceppato.
La risoluzione 2397 dell’Onu – nell’ambito delle sanzioni per la Corea del Nord – fra le altre cose vieta il lavoro dei cittadini nordcoreani all’estero, secondo l’assunto che spedendo denaro in patria potrebbero implicitamente finanziarie una dittatura. Per questo motivo, ogni volta, far avere il permesso di lavoro ai calciatori nordcoreani è una impresa. Si pensava che con il trasferimento in Qatar, dove il calcio non è certo al centro dell’interesse politico-mediatico come in occidente, potesse consentirgli di vivere la sua passione e la sua professione. Non è stato così purtroppo.
Il giovane Han, dopo un lungo peregrinare, tornerà a casa. E pure il ritorno sarà complesso. Deve passare per la Cina prima di entrare in Corea. Passando ogni volta per le procedure di isolamento previste per il Covid. Giocherà in una squadra del campionato socialista coreano, dove non c’è calciomercato e tutto è gestito dallo stato. Dicendo addio, forse per sempre, al suo sogno di sfondare nel calcio occidentale.
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Le intelligentissime sanzioni ONU, che da sempre vanno a colpire i "cittadini" (diciamo così) che già subiscono le dittature dei paesi d'origine :facepalm: .
Che poi, uno si chiede cosa potesse spostare lo stipendio di UNO strafottuto calciatore, nel quadro economico della Corea del Nord.
Roba da frustate.
E' bello anche come sia totalmente sbagliato e immorale finanziare solo certi regimi. Ad esempio, quali pesantissime sanzioni gravano su un paese di merda come l'Arabia Saudita?
Chiaro che il motivo è economico, ma almeno lo dicessero invece di prendere per il culo.
lei non sa che razza di gente c'è all'ONU, potrebbero anche farmi un applauso cit.
Superlega, Fifa e Uefa durissime: Chi la gioca fuori dal calcio!
La Fifa, la Uefa e le altre cinque federazioni continentali del calcio mondiale (Afc, Caf, Concacaf, Conmebol e Ofc ) si scagliano contro la Superlega, il torneo internazionale a cui alcuni club blasonati (anche la Juventus) stanno lavorando, sotto traccia, da tempo. "Alla luce delle recenti indiscrezioni di stampa in merito alla possibile nascita di una Superlega europea ristretta ad alcuni club del continente, la Fifa e le sei confederazioni desiderano ribadire e sottolineare che detta competizione non verrebbe riconosciuta né dalla Fifa né dalla corrispondente confederazione (la Uefa, ndr) - si legge in un comunicato congiunto, pubblicato dai siti ufficiali degli enti coinvolti - inoltre ai club e ai giocatori che dovessero prendere parte al torneo verrebbe vietata la partecipazione alle competizioni organizzate dalla Fifa o dalle confederazioni corrispondenti. In conformità con gli statuti della Fifa e delle confederazioni, tutte le competizioni devono essere organizzate o riconosciute dall'ente corrispondente a ciascun livello: dalla Fifa, a livello globale, e dalla confederazione a livello continentale". Giocatori e squadre che dovessero partecipare alla Superlega, in pratica, sarebbero esclusi dal calcio ufficiale.
La Fifa riconosce solo il Mondiale per club
"A questo proposito le confederazioni riconoscono il Mondiale per club come l'unico torneo globale per club - prosegue la nota - la Fifa riconosce le competizioni per club organizzate dalle confederazioni come le uniche a livello continentale. I principi universali di merito sportivo, solidarietà, sistema di promozione e retrocessione e sussidiarietà, sono elementi chiave nella piramide calcistica, garantiscono il successo globale di questo sport e per questo sono inclusi negli statuti della Fifa e delle confederazioni. Il calcio ha una storia lunga e ricca grazie a questi principi. I risultati in campo devono essere gli unici a determinare la partecipazione alle competizioni mondiali e continentali". Il comunicato porta la firma di Gianni Infantino, presidente della Fifa, oltre che di Aleksander Ceferin (presidente Uefa), Shaikh Salman bin Ebrahim Al Khalifa (presidente Afc), Vittorio Montagliani (presidente Concacaf), Constant Omari (presidente Caf), Alejandro Dominguez (presidente Conmebol) e Lambert Maltock (presidente Ofc).
Oddio, "sotto traccia" :asd: ...
Comunque, passi per la UEFA, ma ai club che gli frega della FIFA?
Al massimo potrebbero escluderli dal mondiale per club, capirai :asd: .
quindi uno si fa la propria superlega con blackjack e squillo di lusso, anzi senza blackjack, e dovrebbe creargli un problema se nelle bettole non lo vogliono più? oh cavolo, certo che è difficile scegliere.
mi ricorda un po' com'è nata l'attuale associazione tennistica femminile in america. "noi non vi riconosciamo, nessuno vorrà vedere le vostre partite perché noi non vi riconosciamo".
Le nazionali potrebbero creare un altra lega mondiale e inculare la fifa :fag:
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Vero, dice anche "i giocatori"... non ci avevo fatto caso.
E le nazionali, perchè dovrebbero farlo?
Per fare un favore ai club, che da anni fanno carte false per mandare i giocatori il MENO possibile in nazionale?
Certo che l'azione (presa dal principio) del 2-1 dello Sheffield United è un capolavoro del Manchester United: a parte la deviazione, tra portiere e difensori avranno avuto l'opportunità almeno di scagliarla in tribuna non so quante volte :asd:.
Clamoroso in premier League lo Sheffield United ultimo a 8 punti batte a Old Trafford il Manchester secondo in classifica e trova la seconda vittoria in 3 partite.
https://www.eurosport.it/calcio/seri...48/story.shtml
Domanda stupida: dato che - apparentemente - sono tutti d'accordo con questa superlega del menga, allo stesso modo non potrebbero mettersi d'accordo su un tetto salariale comune?
Del tipo, tutti si impegnano a offrire contratti nuovi (o rinnovi) non superiori ai 4/5 milioni di euro netti (che sarebbero tanti in ogni caso).
Potrebbero fare altrettanto sui cartellini volendo, con valutazioni più sensate delle attuali.
In questo modo farebbero presto a mettere a posto i conti, molto prima di iniziare a litigare seriamente con la Uefa :asd:
gli ingaggi dei calciatori sono fuori scala, ma vallo a spiegare a cicciocamorra, per esempio