Gli obiettivi (chiamati così in quanto.. obiettivi di gioco) contribuiscono a farti giocare con calma tutti contenuti, perfino quelli che difficilmente noteresti durante una normale sessione plasmata attorno alla tua comfort zone. Dovresti provare a platinare qualcosa; anch'io in epoca PS360 non ne ho colto le potenzialità ma ho iniziato a farlo con PS4 e ti cambia proprio la prospettiva nel modo in cui guardi al videogiocare, meno superficiale e più appagante in ogni sua parte.
I videogiochi (come qualsiasi altra forma di intrattenimento più o meno ricreativo) potranno essere rifugio per disadattati ma ti informo che, di solito, nella vita reale (sic.) giungiamo a progressi tali da consentire una corretta gestione del nostro tempo, al fine di occuparlo con interessi e passioni senza preoccuparci di sentirci in dovere di dimostrare qualcosa a noi stessi o agli altri. Nutro seri dubbi sul fatto che chi è solito trarre gratificazione dal soddisfare dei requisiti ludici (sarebbe piuttosto strano e preoccupante il contrario) stia ricercando maggiore autostima rispetto a quanti sentono la necessità di fare della sociologia spicciola per giustificare la loro bassa considerazione nei confronti di "giochini" da usare come passatempo scacciapensieri utile a occupare lo spazio tra un gravoso impegno e l'altro, un po' per manifesto disinteresse (vale lo stesso se parliamo di guardare dei milionari che tirano calci a un pallone?) e un po' per l'insicurezza data dall'essere evidentemente schiacciati e sopraffatti dal logorio della loro esistenza. Il problema reale andrebbe ricercato qui e non nel modo d'uso della sfida e dei contenuti di un gioco che ognuno è libero di approcciare come meglio ritiene opportuno.
Del resto il videogiocatore occasionale che critica aspramente l'abilità altrui (e la pervicacia necessaria ad acquisirla) è un classico senza tempo che affonda nelle sale giochi popolate da ragazzetti incapaci e presuntuosi che, pur non sapendo andare oltre alla prima schermata di Dragon's Lair, guardavano con aria di sufficienza chi sapeva finirlo con un singolo gettone. Oggi come allora, c'è chi a spizzichi e bocconi arranca verso i titoli di coda e chi invece trae piacere nel mettersi alla prova con le caratteristiche e possibilità riposte nei contenuti suggeriti dagli sviluppatori attraverso obiettivi e trofei. Superfluo specificare chi fra i due è solito guardare con astio e compatimento nei confronti l'altro.







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