Vorrebbe dirci che anche la nostra vittima più insignificante potrebbe essere una di noi, un altro me stesso con in comune la passione per i videogiochi e Hotline Miami nello specifico. Però poi pensi che questa sta in un gruppo paramilitare dalle palesi connotazioni fasciste e - se ne avesse l'opportunità - probabilmente scriverebbe nei forum con lo scopo di svilire gli altri usando pittoreschi nick tipo... vabbè ci siamo capiti. Allora stika, zero empatia e ancor meno tolleranza; non basta essere un videogiocatore per renderti una brava persona. Tra l'altro il crudo realismo della sequenza è mitigato dall'essere pur sempre un atto di difesa; lei ci aggredisce innescando il crescendo di violenza (analoga alla morte di Mel, scelta francamente paracula). Se si fosse semplicemente arresa o dimostrata collaborativa, Ellie l'avrebbe ugualmente uccisa a sangue freddo? Non c'è motivo di pensarlo. Svolge un ruolo di comparsa anche nei due successivi segmenti in cui la incontriamo con Abby, troppo poco per affezionarcisi o avere un'idea della sua persona, di ciò che è stata o sarebbe potuta diventare. Non mi ha fatto sentire in colpa; mi è dispiaciuto di più per il cane ma, anche in quel caso, farsi sbranare non sarebbe stata una valida alternativa.