Ho finito la main story di Assassin's Creed Origins.
E' il primo AC che non mollo nel prologo e mi è piaciuto più di quanto potessi immaginare. La rappresentazione dell'antico Egitto è straordinaria e se gameplay e attività secondarie fossero state al suo livello, parleremmo di uno dei giochi migliori di sempre.
Invece da diversi punti di vista Ubisoft si è limitata a fare il compitino. Capisco che non è facile riempire chilometri di deserto, ma avrebbero potuto fare qualcosa di meglio di decine di accampamenti o rovine in cui l'unica cosa da fare è recuperare uno o due oggetti in particolare.
Anche le città sono grandi e bellissime, ma il loro design, con intricati dedali di stradine, viali e case su più livelli è svilito dal fatto che il protagonista sin dall'inizio può scalare qualsiasi ostacolo. Che senso ha perdersi per le strade di Alessandria o Menfi, se posso arrivare all'obiettivo in un quinto del tempo, semplicemente andando sempre dritto e premendo un tasto ogni tanto? Le città di The Witcher 3 sono più piccole, ma mi sono rimaste più impresse proprio perchè le ho girate molto di più, visto che il gioco mi costringeva a farlo.
Anche le missioni seguono la stessa filosofia: tantissime, anche divertenti da giocare, ma si somigliano tutte. Il registro dice che ne ho completate più di 90, se me ne ricordo 5 è grasso che cola. E dubito che tra un paio di settimane mi torneranno in mente.
Peccato, perchè con uno sforzo in più avrebbe potuto fare il salto di qualità per essere un capolavoro.
Le uniche cose che proprio non ho sopportato sono le sequenze nel presente (davvero, ma a che cavolo servono?) e il finale della storia, che la tira davvero troppo per le lunghe, infilando una serie di missioni che non aggiungono praticamente nulla quando ormai mi aspettavo i titoli di coda.
In ogni caso il gameplay è semplice ma efficace e, anche se l'unica cosa davvero memorabile è l'Egitto ricostruito da Ubisoft, il gioco intrattiene e mi è piaciuto.