Ho finito Pathfinder: Wrath of the Righteous.
Gioco a dir poco mastodontico, più complesso di quanto immaginassi (o forse sono io che sto invecchiando). Ci ho quasi 100 ore, ma circa a metà ho abbassato la difficoltà, non perchè avessi problemi, ma per risparmiare tempo. Penso che a difficoltà normale o poco superiore ci avrei impiegato almeno altre 20/30 ore.
Riassumendo:
PRO
I companion sono tutti interessanti, alcuni sono tra i migliori che abbia visto in un RPG: Arueshalae, Ember, Daeran e Nenio me li ricorderò a lungo
Trama godibile
Battaglie molto divertenti
Graficamente molto bello
La Crociata è decisamente meno invasiva rispetto alla gestione del regno del primo Pathfinder (e comunque si può disattivare facendola gestire al pc)
Ampie possibilità di personalizzazione di quasi ogni aspetto del gioco
Massima libertà per far crescere ogni personaggio...
CONTRO
...ma può confondere chi non vuole passare mezz'ora su ogni passaggio di livello
Alcune scelte di design discutibili (la città che cambia conformazione a seconda di come ruoti la telecamera è insopportabile, per dirne una)
A volte non è affatto chiaro cosa comportano le nostre scelte: solo dopo aver finito il gioco, guardando una guida, ho scoperto che, se nei primi capitoli avessi preso delle decisioni invece di altre, molto più avanti avrei avuto accesso a dei Mythic Path che invece non ho potuto sbloccare, ognuno con abilità uniche e companion reclutabili solo tramite loro. E si, mi sarebbe piaciuto diventare un Lich.
I puzzle. Cristo, i puzzle. Roba più adatta a Myst che a un RPG, nel 95% dei casi non sono neanche riuscito a capire la logica per risolverli. Per fortuna non sono necessari per proseguire nella storia principale, ma sono indispensabili per diverse quest secondarie.
Tutto sommato mi è piaciuto parecchio, sicuramento più del predecessore.